Cameron:
In che situazione mi sono cacciato?
Da una parte mi ripeto che è sbagliato ciò che sto facendo per lei ma dall'altra penso sia anche giusto.
Ha passato un periodo di merda e forse è meglio che io la aiuti.
Per quanto mi ripeta di non guardarla, non ci riesco proprio.
È così bella sotto la luce fioca che entra dalla finestra, con i capelli spettinati e le labbra socchiuse.
Dio quelle labbra.
Ma non posso fare questi pensieri.
Non con lei, se la sto aiutando devo farlo bene no?
Mi perdo a guardarla per minuti interminabili che sembrano ora prima di riuscire ad alzarmi facendo attenzione a non svegliarla.
Mi infilo velocemente nella doccia e in 10 minuti sono pronto.
Ho in mente qualcosa di carino per lei.
Vorrei tirarla su di morale e in questo caso mi viene in mente solo una colazione a letto.
Mi affrettò a preparare del te e del latte caldo, due tazze di caffè e dei cornetti con la Nutella, dei sandwich e un succo d'arancia dato che non so con cosa lei faccia colazione.
Salgo le scale fino ad arrivare nella nostra camera e mi siedo sul letto.
Fortunatamente sta ancora dormendo e non voglio svegliarla proprio ora.
Prendo un libro dalla scrivania e gli auricolari.
Passa un ora prima che Allison si svegli ed è circa mezzogiorno.
-
Abbiamo finito da poco colazione, Allison era abbastanza tranquilla e ora si sta facendo la doccia. Vorrei portala da qualche parte e magari conoscerla un po di più dato che starà con me per ancora un po'. Penso che rimarrà da me fino all'inizio della scuola : un mese e mezzo.
Poi le lascerò decide cosa vuole fare senza mettermi in mezzo nei suoi programmi.
"Cameron, non c'è un asciugamano in bagno puoi portarne uno?"
Al solo pensiero di salire in bagno dove lei è nuda rabbrividisco.
"Sì eccomi arrivo"
Prendo un asciugamano dal cassetto e apro lentamente le porta del bagno.
Il corpo è nella doccia, la tendina non lascia trasparire nulla e solo la testa sputa fuori.
"Grazie" dice abbastanza imbarazzato quando si accorge che mi sono incantato a fissarla.
Non le rispondo e mi passo nervosamente una mano nei capelli mentre esco dal bagno e scendo al piano di sotto per accendere la TV.
Mi raggiunge venti minuti dopo con i capelli asciutti e la mia mia vecchia tuta che che le avevo lasciato sul letto.
È dannatamente bella con quella coda e i miei vestiti.
È lei a spezzare il silenzio imbarazzante che si era creato.
"Senti, io non vorrei crearti disturbo e mi dispiace di essere piombata in casa e aver scombussolato i tuoi piani. Ti ringrazio per tutto ciò che hai fatto ma non so se è il caso che io rimanga qui. Oltretutto ho perso il mio telefono e ho tutta la mia roba nella casa di Lucas e mi dispiace tantissimo di esserti stata di intralcio" dice tutto d'un fiato.
"Ehi hei calmati non hai scombussolato nulla. A me va bene averti qui e non è un problema. Per i vestiti non preoccuparti perché avevo intenzione di portarti a comprare qualcosa che potrai tenere finché starai qua, tanto non ho problemi economici con i genitore che ho e mi fa piacere aiutarti, poi il cellulare lo possiamo comprare domani"
La vedo rilassarsi e accenna un piccolo sorriso. Le faccio cenno di sdraiarsi accanto a me.
Le cingo la vita con un braccio e con l'altra mano le accarezzo i capelli.
"Ti va una pizza prima di uscire?" Le chiedo dolcemente.
"Certo" mi risponde indifferente mentre continua a guardare la TV.
Mi sporgo sul comodino per prendere il telefono e leggo i messaggi dei miei genitori che come ogni giorno mi chiedono se sto bene.
Non ripongo e ordino due pizze che in meno di 10 minuti sono a casa.
-
Siamo a tavola da un bel po' di tempo ma nessuno dei due si decide a parlare.
"Cameron, puoi parlarmi di te?"
Chiede lei spezzando il silenzio.
Oh beh, cosa posso raccontarle?
"Ovviamente non sei obbligato, cioè solo se vuoi" continua imbarazzata dal mio silenzio.
"Sono nato in una famiglia di ricconi strafottenti che si ostina a farmi essere come loro. Io non voglio e essere come i miei genitori e ho fatto di tutto per conquistarmi la loro fiducia così sono riuscito a comprarmi una casa per poter stare in pace lontano da loro. So che è una cosa brutta da dire ma ora che ho 18 anni non ho intenzione di passare del tempo con loro. Oltre hai miei genitori posso dirti che non ho amici senza contare Zayn che conosco da quando sono piccolo. A scuola sono uno di quei ragazzi stronzi popolari ma non mi trovo in mezzo alla merda in cui sono gli altri. E beh credo solo questo."
"Cosa hai intenzione di fare dopo la scuola?" Mi chiede sorridendo leggermente
"Mi piacerebbe scrivere qualcosa" le rispondo in un sussurro. "E tu?"
"Mi piacerebbe fare qualche corso di fotografia" sorride mentre lo dice.
E quel sorriso. È una delle poche cose più belle che abbia mai visto.
"Allora andiamo a comprare qualcosa?" le chiedo cambiando argomento.
Annuisce e mi segue mentre mi incammino verso la macchina.
-
Torniamo a casa con cinque buste e devo dire che non è stato così male andare a compare i suoi vestiti.
È sempre così cocciuta e non voleva comprare nulla oltre delle felpone e dei leggins. La ho costretta a comprendere qualche maglietta e un vestito blu che le stava benissimo. Siamo stati fuori tutto il pomeriggio e abbiamo scherzato tutto il tempo.
Appena siamo dentro casa prendo le sue buste e le faccio vedere dove sistemare i vestiti. In questa casa c'è sua sola casa quindi dovrà dormire con me ma non credo sia un problema dato che lei non si è preoccupata.
"Cosa vuoi per cena?"
"Oh beh io non ceno"
La guardo un attimo sconvolto ma mi riprendo subito quando mi accordo che il suo sguardo è caduto sui suoi piedi e che è molto imbarazza.
"Oh va bene non importa, come vuoi, intanto se vuoi prepararti fai pure e se vuoi vedere un po di TV vai non c'è problema io ti raggiungo appena la pasta è pronta" le dico dolcemente.
Abbozza un sorriso e si dirige in salone.
È davvero strana questa ragazza e anche questa situazione, ma comincia a piacermi la sua presenza in casa.
-
"Andiamo a letto?" Le chiedo sbadigliando. Abbiamo appena finito di guardare un film e si è fatto tardi.
"Certo"
Mi butto pesantemente sul letto e le faccio un po' di spazio.
"Buonanotte piccola" sussurro tra i suoi capelli mentre la stringo a me con la paura che possa scappare da un momento all'altro.
"Buonanotte" mi riponde mentre si avvicina di più e incrocia le nostre gambe.

"Proteggimi" C.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora