Un colpo.Due colpi.
Tre colpi.
La frusta scoccava sulla sua pelle.
Frustrazione.
Rabbia.
Dolore.
Era questo ciò che Stiles sentiva.
Dolore, assordante e acuto dolore mentre era sdraiato a terra, circondato dal suo sangue, da fluidi corporei e da terriccio, e invocava pietà.
La frusta colpì la sua schiena provocando altri solchi da cui fuoriusciva vermiglio liquido (che ormai aveva imparato a riconoscere fin troppo bene) che si andava ad unire al simile sul pavimento.
Tutto era accaduto fin troppo velocemente e tutto per colpa del nogitsune.
Gli abitanti di Beacon Hills, quelli che avevano perso qualcuno, lo accusavano della morte dei loro cari e gli andavano contro, lo maltrattavano e lo insultavano.
Erano arrivati anche a lanciargli pietre rompendo così i vetri di casa sua e i finestrini della sua amata jeep.
Nessuno era però arrivato a tanto.
Era accaduto tutto troppo velocemente: Stiles era nel suo letto che cercava di dormire quando questo losco figuro, Andrew, aveva detto di chiamarsi mentre lo torturava, era entrato dalla finestra, lo aveva sedato e rapito.
Andrew era un semplice banchiere che, in un attimo, aveva perso tutto.
Era andato con la moglie e i due figli per un semplice controllo all'ospedale, quando dalla porta principale era entrato il nogitsune che aveva sterminato i suoi cari rendendolo unico superstite e distruggendo la sua vita.
Da quel giorno aveva bramato vendetta, desideroso di distruggere fisicamente e mentalmente il ragazzo che, a sua insaputa, era in realtà una vittima.
Stiles tornò al presente.
Andrew si era allontanato per prendere uno strano oggetto e il ragazzo era riuscito a tornare vigile dopo momenti di incoscienza.
Gli veniva sempre più difficile farlo.
Quando ci riusciva pregava Derek (che da qualche tempo era diventato il suo compagno) di venirlo a salvare.
Il suo aguzzino tornò con una strana e rotonda asta premunita di spine che scomparivano ed apparivano premendo un pulsante.
Ghignando apertamente si avvicinò a Stiles che cercava, per quanto il suo corpo martoriato permettesse, di raggomitolarsi in posizione fetale.
Lo prese dai capelli e lo voltò in posizione prona , togliendogli i pantaloni e infilando l'asta nel suo ano.
Stiles urlò dal dolore, sentiva il sangue fuoriuscire dall'apertura che fino ad ora aveva violato amorevolmente solo il suo uomo.
L'aguzzino si rialzò in piedi e, riprendendo la frusta, ricominciò a colpire la schiena del ragazzo, totalmente coperta da ferite ed ematomi.
Andrew avvicinò la bocca all'orecchio di Stiles e gli sussurò con voce melliflua : "Ora la mia vendetta è finalmente compiuta" e, come se nulla fosse successo, si rialzò e uscì dalla porta perdendosi nella buia foresta e trovando finalmente la tanto agognata pace.
Stiles, a terra e ferito gravemente, non riusciva a muoversi, sperava ardentemente di morire e trovare la serenità quando, improvvisamente, sentì il familiare e rassicurante squillo del suo telefono.
Cercò di strisciare verso il tavolo dove era stato scaraventato il suo cellulare (unico oggetto che era riuscito a prendere quando era stato catturato) e riuscì, con uno sforzo non indifferente, ad afferrare l'apparecchio.
"Stiles, dannazione, sono ore che ti aspetto, dove diamine sei finito?" urlò la voce dall'altro lato del telefono.
Stiles sorrise, era lui, la sua ancora, il suo Sourwolf
. Il sorriso venne stroncato da un violento conato di vomito che lo costrinse a girarsi per rimettere.
"Derek, sei davvero tu? Non sto sognando vero?".
"Ovvio che sono reale razza di idiota, dove dove sei?".
"È bello sentire la tua voce...".
"Che diavolo stai dicendo, vieni subito al loft che ti sto aspettando".
"Ti amo...".
"Stiles che stai dicendo? Dove sei?".
"Nella foresta, ma non è importante, l'unica cosa che conta è che ti amo da morire".
" Stiles sto arrivando".
"Ti amo da morire, sei la mia ancora".
"Stiles sono in macchina" cominciò ad urlare il lupo disperato" ti prego, ti sto venendo a prendere, non mi lasciare, qualunque cosa è successo si sistemerà!!".
"Derek ti proteggerò per sempre" la voce poco più di un sussurro".
"Stiles che ti hanno fatto?Ti sto venendo a prendere, rimani cosciente,resisti, continua a parlarmi".
"Derek..."
Il telefono cadde a terra.
Nella foresta si propagò un ululato di puro dolore.
Game over, StilesSe siete arrivati fino a qua vi ringrazio, ringrazio chi lascerà un commento, chi la metterà tra le preferite e anche i lettori silenziosi.
Un bacione
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Revenge
WerewolfLa vendetta e l'odio portano gli uomini a compiere le peggiori azioni. Lo sa Stiles, vittima di forze più grandi di lui. Lo sa Derek, che perderà tutto ciò che ha di più caro.