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Cara amica,
una buona volta. Spero che tu continui a leggere e lasciarmi spiegare come per tutto questo tempo ho vissuto io la cosa. L'ultima volta che ho provato a farmi ascoltare da te, mi hai chiuso la porta in faccia non appena mi hai visto, come se fossi un reitetto, scoria radiottiva che deve allontanarsi il più possibile da te.
Ti ricordi quel quaderno rosso che mi portavo sempre dietro? Tu credevi fosse il mio diario, e morivi sempre dalla voglia di leggerlo. In realtà lo era, li sopra annotavo tutti i miei pensieri, le mie emozioni, i miei sentimenti e parlavo molto anche di te. Mi pento di non avertelo fatto leggere, magari le cose sarebbero potute andare in maniera diversa. Ora sono seduta sul freddo pavimento della mia camera a cercare di rimettere insieme i miei pensieri sparsi su quel quaderno rosso e tanti altri taccuini.Nello scriverti,in questo momento,è come se stessi vivendo un grande flashback. Cercherò di prendere le parti che ritengo più significative,riporterò soprattutto quelle dove parlo di te.Spero che dopo aver letto ciò tu possa riavvicinarti un po' di più a me,io ti capisco ora vorrei che tu capissi me.
                                                Con affetto
                                                  Valentina

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