3.

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Il sole batteva sul mio corpo scoperto. Non riuscii ad aprire gli occhi immediatamente, restai a godermi l'umidità mattutina, fin quando il fastidioso abbaiare di un cane randagio, mi costrinse a visualizzare per bene la mia stanza. Presi il telefono.
11:57.
            1 luglio 2016.
  

        2 nuovi messaggi.
Solo sbloccando il telefono, visualizzai per bene ciò che successe la sera prima. Avevo conosciuto una ragazza, una ragazza bellissima, Lauren, infatti uno dei messaggi era suo.
Lauren J:
Camila, dormivo, perdonami. Buongiorno.💕
Dinahh:
TI HA SCRITTA? ODDIO RACCONTAA.

Risposi per prima a Lauren:

Ben svegliata, come stai?

E solo dopo aver ri-letto quel messaggio per più di 20 volte, incerta se inviarlo o no, risposi a dinah, con un semplice "Si."

Mi alzai pigramente dal letto, vestendomi, per prepararmi ad una giornata che già dall'inizio si presentava molto ansiosa. Oggi optai per un vestitino bianco panna, morbido, lungo fino alle ginocchia e che lasciava la schiena e le spalle scoperte.
Naturalmente, non riuscii a finire in tranquillità la mia colazione a base di latte e cereali, che fui fermata dalla squillante suoneria del mio telefono.
Dinah: DIMMI TUTTOOO
Io: Dinah, mi ha solo scritto il buongiorno, non c'è molto da raccontare. Poi non capisco tutto questo interesse, siamo amiche.
Dinah: questa l'ho già sentita.
Susu, fidanzati, sto già pensando ai nomi per la ship.
Io: Ma se non ci conosciamo nemmeno da un giorno, so pochissimo di lei. Vabbè, se ti va usciamo e ne parliamo, oggi pomeriggio, alle 18;00.
Dinah: okay okay, a dopo.

Passai il pomeriggio tra i compiti per l'estate e il pensare a come comportarmi con quella ragazza. Per uscire lascia il vestino bianco, misi delle ballerine del medesimo colore e una leggera matita nera sotto l'occhio.
Dinah si fece trovare sotto casa mia alle 18:00, era sempre stata molto puntuale, infatti fui io la ritardataria della situazione, che per mettere lo smalto nero, che tanto adoro, persi 20 minuti.
-DINAAAAAH.- la ragazza seduta nello scalino quasi saltò dallo spavento.
-mi vuoi morta per caso?-
-nono, mi servi per i compiti, da chi copio poi?-
Mi fece una smorfia e si alzò, incamminandosi verso la propria macchina.
Mi sedetti accanto a lei, non sapendo neanche dove fossimo dirette, esattamente.
-dove andiamo Dì?-
-a casa di Lauren, ovvio.-
Fui sopraffatta dal l'ansia, avevo un aspetto terribile, e non ero preparata a vedere ancora quella ragazza.
-allora, cosa vi siete dette?-
-oh, niente di che, è simpatica, ma ci conosciamo da poco, non posso ancora dare un buon parere.-
-io vi shippo lo stesso, sappilo.-
-si, si...- stavo per preparare qualche insulto amichevole, per la ragazza accanto a me, ma mi feci distrarre dalla grande abitazione che si apriva ai nostri occhi, una villa, con le pareti bianche e color confetto, un giardino curato e un piccolo bassotto nero che ci guardava curioso.
-è casa sua? Wow.-
-Si Camz, su, scendiamo.- dinah aprì la portiera e scese, dirigendosi verso il citofono, suonando al nome "jauregui."
Io scesi dalla macchina dopo infinito tempo, psicologicamente non ero affatto pronta a ciò che sarebbe accaduto.
-Ehiehi!- riconobbi subito la voce della mora, ma non capì da dove venisse, forse dalla finestra, o dalla porta.
Dinah entrò tranquillamente nel giardino, come se conoscesse molto bene quel posto, la seguii con un passo lento e leggermente imbarazzato, il cane di prima ci seguii fino davanti la porta, socchiusa, che si aprì di colpo davanti a noi.
-Ciao Camila, Ciao Dinah, enrate, prego.- Lauren era bellissima, indossava dei pantaloncini jeans e una lunga maglia bianca, i capelli erano legati in una treccia che le pendeva per la schiena.

Ehiehi, scusate se ci sono stata tanto, ma il capitolo continuava a cancellarsi, e ho dovuto ri-scriverlo. Da qui iniziano le parti camren, preparatevi.

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