"Di laurentis"
No.
Impossibile.
Stiamo scherzando
Il professore di Scienze ha appena pronunciato il mio nome.
Sono fottuta.
Divento rossa come un peperone, e tutta la classe comincia a ridere.
Vorrei vedere voi stronzi.
Prendo il quaderno e la sedia e vado verso la cattedra.
Si ma che due coglioni peró.
Non puo' interrogare la Vanderval, che sicuramente sa tutto benissimo?
Eh no, proprio me deve interrogare.
Il prof capisce ovviamente il mio nervosismo, che traspare dalla mia faccia, e scommetto che non vede l'ora di mettermi quattro.
Quando sento il suono della campanella ringrazio dio per aver fatto terminare questo incubo.
"Ho una verifica in 1D , perció il voto sul libretto te lo metto domani" mi dice mentre raccoglie le sue penne nell'astuccio.
Esco dalla classe prima che arrivi la professoressa d'inglese.
Vado sulle scale antincendio e mi accendo una sigaretta.
Dio, che ansia.
Mentre sto ritornando in classe incrocio Cece.
Quella pazza psicopatica.
Non riesco a credere che un tempo fossimo amiche.
Per fortuna nessuna delle due parla.
Terminate le lezioni vado nel parcheggio della scuola.
Vedo uscire Emily e Spencer, che mi vengono incontro.
"Vi siete perse la mia interrogazione di scienze" dico sorridendo ironicamente
Putroppo non sono in classe mia.
"Noo avrei voluto esserci a sfotterti con gli altri" ride Emily.
"Sta sera da te a che ora?" dico io per cambiare discorso.
"Nove?" risponde Spencer.
"Perfetto" ribatto.
Le saluto con un bacio sulla guancia e prendo la mia bicicletta.
Adesso che fa ancora caldo preferisco venire a scuola in bicicletta, nonostante il tragitto non sia cortissimo.
Piu' che altro la mattina è trafficato, ed è un pó uno sbattimento.
Dopo cena mamma mi accompagna da Spencer
"Ti devo venire anche a prendere immagino" mi dice quando stavo facendo per aprire la portiera.
"No, trovo qualcuno che mi dia uno strappo" la saluto e scendo dalla macchina.
Quando arrivo trovo tutti sul divano a discutere su quale film vedere.
"Io prima di te, è stupendo!" dice Emily indicando la locandina sullo schermo.
"Ti ho detto niente film romantici!" Grida Logan innervosito.
Alex e Zack stanno guardando il telefono parlottando tra di loro.
"Sentite, e se invece di guardare un film giochiamo?" dice Alexis
"Io ci sto" Ribatto dato che avevo gia passato il pomeriggio su Netflix.
Emily: "Si! Obbligo o verita!!"
Tutti si esaltano, era una nostra tradizione quel gioco.
Ci mettiamo tutti in cerchio.
I miei amici sono 6 , Spencer e Emily le ho conosciute anni fa quando facevamo danza insieme, e loro mi hanno presentato Logan, che è un ragazzo apparentemente sfigato, ma molto simpatico e gentile.
Poi c'è Alex, che è il fidanzato di Alexis, mia compagna delle medie, che è un tipo tosto, il classico belloccio della situazione.
Infine Zack, è un ragazzo abbastanza alto e molto carino, ma non ci siamo mai trovati tanto bene, siamo piu' conoscenti.
Mi sembra un tipo troppo superficiale, ci siamo scambiati qualche sorriso, ma non lo trovo molto simpatico.
Spencer va a prendere dalla cucina una bottigla di plastica e la mette in mezzo al cerchio.
Le prime ad essere indicate sono Alexis e Emily, che scelgono di comune accordo obbligo. Cosi le costingiamo a simulare un rapporto sessuale tra due cani.
Tutti ridiamo sguaiatamente per la scena esilarante.
Emily gira la bottiglia. La prima ad uscire sono io.
Il secondo è proprio Zack.
Spencer : "Usti"
"Obbligo" dice Zack senza neanche consultarmi opportunamente.
Tutti ridono a questa scena.
Si riuniscono per decidere la penitenza.
Alex: "Vi obblighiamo a stare chiusi in una stanza insieme per 5 minuti"
"Ma cinque minuti sono troppi!" replico.
Cosi siamo costretti a stare cinque lunghissimi minuti in una stanza, e scommetto che non mi guarderemo neanche in faccia.
Tutti ci seguono fino al bagno e provvedono a chiuderci dentro a chiave.
Entrando in bagno mi viene naturale di guardarmi allo specchio.
"Spostati " mi dice Zack mettendosi lui davanti allo specchio sul lavandino.
Evito di replicare per trascorrere 5 minuti tranquilla, senza discutere con lui.
Quando pero' alza il braccio per prendere la spazzola sulla mensola gli si solleva la maglietta e si scopre una cicatrice sul fianco.
"Cos'hai fatto?" gli chiedo, lasciandomi trasportare dalla curiosita' che mi ha sempre caratterizzato da quando sono piccola.
"Dici questa?" mi chiede indicandola.
Annuisco.
"Non me lo ricordo, potrei essermela fatta in tante di quelle occasioni" mi dice sorridendo.
"Tu ne hai una?" mi chiede curioso.
Ci penso un attimo.
"Oh Si, da piccola sono caduta dagli sci una volta" dico entusiasta, come se una cicatrice fosse chissa' quale trofeo.
E gli mostro il punto dietro il collo.
"Ho anche imparato a coprirla" gli dico tutta fiera.
Zack: "Voi ragazze non siete molto intelligente, ma con i trucchi ci sapete fare"
"Guarda faccio finta di non aver sentito " gli rispondo.
"Se vuoi ti insegno come coprirla, ti potrebbe essere utile" gli chiedo.
Zack: "Non ho idea di dove Spence possa tenere il rossetto"
Alison: "Ma che rossetto, si chiama Fondotinta"
Ridiamo.
"Comunque prendilo, e' la'."
dico indicando la mensola sopra lo specchio.
Mentre allunga il braccio per prenderla noto che è molto muscoloso, non ci avevo mai fatto caso.
"Ecco esperta" me lo passa.
Si toglie la maglietta per evitare di sporcarla e resto un secondo incantata a guardalo.
Lui se ne accorge e sorride.
Che figura.
"sei pronto?" gli dico ironicamente.
"Faccia dottoressa" replica.
Gli faccio un lavoro da superprofessionista, e la cicatrice sembra veramente scomparire.
Sono molto orgogliosa del mio lavoro, cosi gli chiedo il cellulare per scattare una foto e mostrargli il risultato.
Faccio la foto, ma per sbaglio sfoglio alla fotografia precedente, e vedo una foto di un succhiotto veramente bello.
Sembra strano dire che un succhiotto è bello, ma quello era veramente un capolavolo.
Perfetto.
Si volta per vedere cosa stavo combinando e vede che stavo guardando la foto.
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Teen FictionAlison, 15 anni, una vita come le altre, tra sigarette e tante domande sulla vita. Se cercate una fanfiction che vi rappresenti, sull'amore, e il sesso al giorno d'oggi tra adolescenti, siete nel posto giusto