La notte in cui tutto cambió

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Io sono Thomas, un ragazzo molto simpatico che conduce una vita abbastanza normale e monotona.
Vivevo in un paese in provincia di Palermo, ma non ha importanza perché lì non tornerò mai più.
Il motivo?
Ve lo spiegherò subito.

15/agosto/2016

Evvai!!!!!!
Finalmente...
Sono anni che aspettavo questo momento:
I miei compagni di classe hanno organizzato una serata in pizzeria e destinazione segreta post-cena.
E MI HANNO INVITATO!
"Non succede mai che mi invitano a qualcosa ma a quanto pare la generosità ha preso il sopravvento..."
Cerco di non farmi troppe domande, sono super eccitato...
In questo momento mi sto asciugando i capelli mentre mio fratello in salotto brontola come al solito.
Alex:Uffa però. Ma perché Tommy esce sempre, va a dormire dalla nonna e resta in paese mentre IO NON ESCO MAI?!
Noi abitiamo in campagna, questa è da sempre stata la mia "rovina", non esco molto con gli amici e questo è il motivo per cui non mi invitano a nulla, non posso biasimarli:
Non li frequento quasi mai...
Alex, il mio fratellino, ha solo 8 anni, ma è una peste gigantesca!
Spesso mi provoca e io, che sono un tipo un po' irascibile, arrivo ad alzargli le mani lui si arrabbia di più e cerca di controbattere, ma si sa chi prende sempre il sopravvento u.u
Fatto sta che certe volte arrivo a fargli male seriamente e lui piange come una fontana dicendo:TI ODIO!!!
E poi le prendo da mia madre...

Ultimamente è gia un mesetto che parlo su Whatsapp con una ragazza che si chiama Chiara
L'ho conosciuta su un applicazione che si chiama Wattpad, ci siamo conosciuti fino in fondo, abbiamo parlato molto, lei è molto simpatica, carina e anche provocante,ci piacciamo e ci mandiamo i cuoricini... (Rinchiudetemi vi scongiuro)
Scherziamo, ma aspetto ancora di dirgli che mi piace da impazzire e che senza di lei non avrei tirato avanti in certi momenti... purtroppo ci sono migliaia di kilometri di distanza a dividerci Lei sta in Veneto mentre io sono buttato in una zona della Sicilia.

Mi squilla il cell: È Vincenzo, uno dei 2 migliori della classe.
"Tommà, sei ancora a casa?"
"Si Vincé, 10 minuti al massimo e sono lì ok?
"Va bene ma sbrigati, manchi solo tu"
Come al solito... io e i miei capelli...
Mi finisco di pettinare e vado a mettermi la maglietta più bella e sgargiante che ho:
Gialla con un motivo di graffiti rossi sul torace, è la mia preferita.
Mi metto in tasca 20€ e vado da papà
"Sono pronto, andiamo?"
"Andiamo" mi fa eco mio padre.
Si alza a fatica:lavorare sotto il sole, in pieno agosto non fa proprio bene alla salute... prende l'auto e andiamo.
Tempo 5 minuti sono in piazza e intravedo i miei amici,sono tutti lì.
Mio padre mi fa le raccomandazioni, mi saluta e... niente orario di rientro!
Eh Già... quel giorno avevo ricevuto fiducia per trascorrere la notte fuori.
Avevo detto anche che se facevamo troppo tardi sarei rimasto a dormire da un mio compagno.Splendido!

Andammo in pizzeria a mangiare, facevamo un casino perché parlavamo tutti insieme e addirittura la proprietaria(Una nostra amica)
ci ha rimproverato per il fracasso. Dopo la pizza,una passeggiata in spiaggia dove i fidanzati si sbaciucchiavano e i ragazzi 'soli' chiacchieravano nel tentativo di rimorchiare ma fallirono tutti, me compreso.
La destinazione segreta era una serata al luna park che avevano allestito ieri alla spiaggia, avevano molte attrazioni, ma quella che attirò tutti fu il 'go kart' potevi salirci dai 12 anni in su e tutti noi ci salimmo a turni di due. (Insomma ci siamo divertiti un mondo)

Ore 3. 13

È molto tardi, è ora di tornare a casa.
I miei compagni erano tornati tutti a casa, sicuramente erano già nel mondo dei sogni...
Mezzo addormentato mi incamminai per la strada che portava a casa, ma nel tragitto vidi i vigili che chiudevano la strada a tutti.
"Scusi, cosa è successo? Come mai la strada è chiusa?"
"C'è stato un incidente e dobbiamo bloccare la via."
"Io abito qui vicino, devo andare a piedi posso passare?"
"Certo"
Subito si alzò un coro di proteste e colpi di clacson per quel gesto e il vigile si affrettó a spiegare il motivo dell eccezione.
Mentre camminavo sapevo che erano arrabbiati con me. Come biasimarli...
Questa strada porta all' autostrada che dirama in tutte le altre città e quindi quei guidatori erano temporaneamente bloccati in paese... era normale che fossero irritati.
Quando vidi le luci dell' ambulanza, delle auto della polizia, e di ben tre carri attrezzi capii tutto...
Praticamente il solito intelligentone che sorpassa in curva, si schiantò con l'auto dell' altra corsia... l'incidente aveva coinvolto una moto che andava veloce e non riuscì a rallentare...
Quindi un bel casino insomma...
Fortunatamente proprio a destra c'è una stradina che sbuca dall' altro lato, solo i paesani la conoscono eh eh...
E quella... fu la mia condanna.

3.35

Non si vede un cazzo, è buio pesto anche con la luna piena. Accendo la torcia del cellulare e procedo lentamente (Ho una fifa matta del buio, Grazie mille a te Slenderman)
Dopo 10 minuti di cammino spunta dal cespuglio una poltiglia di sangue, carne e pelo... è un lupo mezzo morto che cerca di scappare.
Sempre da li arrivano altri 3 lupi, loro però in perfette condizioni, saltano addosso al povero moribondo e lo fanno letteralmente a pezzi, vedo volare via una zampa mentre lo sbranano...
"NOO"
L'urlo mi usci spontaneo: era sempre stato nella mia indole difendere quelli che non potevano reagire.
I tre si girarono e mi videro, il più grosso iniziò a ringhiare e avanzare lentamente, seguito dagli altri due.
'Oddio vogliono sbranare anche me' pensai.
Il terzo mi si scagliò su una gamba e mi azzannò. Sentii l'osso rompersi sotto la forza di quella mandibola, forte in maniera disumana.
Il secondo si scagliò sul mio braccio sinistro e mi cadde il telefono dalle mani. Morse il mio polso che andò in frantumi. Non ricordo di aver gridato o meno ma il primo si buttò sul mio petto e insieme riuscirono a gettarmi a terra a pancia in su.Il primo lupo strappò la maglietta come un nonnulla.
In quel momento capii quello che voleva fare:Squarciarmi la gola a morsi.
Ma perché me? Cosa avevo fatto? Perché volevano uccidermi?
E fu li che vidi la cosa più raccapricciante della mia vita:
Il lupo  sul mio petto, con la precisione di un sarto, strappò la pelle sopra lo sterno. Gridai atrocemente per quel dolore e lo vidi insieme ad alcune costole...
Osso lucido che veniva sporcato dal mio sangue e dalla bava di quel lupo.
"No" dissi deciso
"NON FINIRÀ COSÌ!!!"
Mi ricordai che da un mese portavo con me un coltello a serramanico perché tempo fa mi avevano aggredito e derubato.
Estrassi il coltello dai pantaloncini, lo aprii di scatto e lo conficcai con la mano libera nella tempia della bestia sopra il mio petto.
Esso si accasció a terra e gli altri lupi, intimoriti lasciarono la presa, ne approfittai e mi scagliai sul secondo tempestandolo di coltellate sulla schiena.
Il terzo lupo si lanciò all attacco e io gli conficcai il coltello dal palato.
La bestia rimase così: morta sopra la lama, e lo lasciai cadere subito, troppo pesante per le poche forze che mi rimanevano.
Mi accorsi in quel momento che avevo perso almeno due litri di sangue. Significava che avevo pochissimo tempo, afferrai il cellulare e chiamai subito un ambulanza, ero davanti il panificio della campagna e mi rintracciarono subito, poi, il buio totale.
Ma no, non sono morto. Diciamo che ho avuto... un "aiutino da quei lupi"

Vita di un lupo mannaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora