Prologo.

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MusicalFest di Austin, quinto giorno

È in momenti come questi, quando sono in scena e do il meglio di me e l'archetto danza sulle corde come se vivvesse di vita propria, che mi sembra di volare. Non sono sul palco, non sono davanti al pubblico, non sono nemmeno più su questa Terra: sono in cielo, in un'altra dimensione.
Il cuore mi batte al ritmo dei colpi assordanti della batteria di Zayn e la chitarra di Niall è come un fiume in piena che mi scorre nelle vene e mi trascina da una parte all'altra del palco. Le note mi prendono, mi trasportano, e io suono con tutta l'anima. La musica mi avvolge, entra in me, una fiammata mi percorre dalla testa ai piedi, è un incendio che mi brucia dentro.
La parte di pubblico che riesco a vedere è immersa in una luce al neon bluastra con sfumature rosse. Colori vivi, come mi sento viva io; colori che porterebbero distrarmi se non stessi suonando, ma sono concentra. Io e lo strumento siamo una cosa sola, fa parte di me, è più dal violino posato sulla spalla, sembra che le note escano direttamente dal mio cuore.
Con la nostra musica portiamo il pubblico in uno stato quasi onirico, in un'altalena di emozioni. A Niall piace cominciare e concludere con canzoni ritmate, che fanno da cornice ai lenti nel mezzo. Suoniamo Whiskey Redemption subito dopo alcune rielaborazzioni di pezzi R&B il pubblico canta con noi. Continuiamo con Ring Of Fire e poi quel pezzo di Adele che adoro. Per Love runs out cantiamo tutti e tre, a turno, una sorte di sfida tutti contro tutti.
Il prossimo pezzo è il mio preferito è quando lo suoniamo vado al massimo, faccio faville. È una fusione tra Whataya want from me e Beneath your beautiful che abbiamo modificato per renderla più nostra. Tra tutte le cover che abbiamo messo online, è quella più scaricata in assoluto. Convincere Niall è stata dura e per prendere i tempi giusti ci è voluta un'eternità. Un lavoraccio, ma ne è valsa la pena. Mi basta guardare in faccia il pubblico per convincermene.
Suoniamo il pezzo folk che ha scritto Niall e chiudiamo la scaletta con una nostra versione di When you leave Amarillo. Gli applausi sono assordanti, mi vibrano dentro come una scarica elettrica. Faccio fatica a respirare. Con un inchino ringraziamo il pubblico più numeroso e più entusiasta per il quale ci sia mai capitato di esibirci e scappiamo dietro le quinte. Scendiamo dal palcoscenico e mi sembra di volare sospesa a un metro da terra.
Un tipo in giacca e cravatta, forse un potenziale agente, prende mio fratello e lo trascina in un angolo buio. Zayn, invece, è dietro di me. È vicinissimo, sento l'adrenalina che gli scorre nelle, anche lui, come me, è euforico.
《È stato fantastico!》Mi volto verso di lui. 《Anche meglio del sesso.》
Smette di tamburellare le bacchette sulle gambe e mi fissa dritto negli occhi. Il suo sguardo color nocciola si fa più cupo quando mi spinge nel corridoio, dove mio fratello non può vederci.《È stato fantastico perché tu sei stata fantastica.》
Le fioche luci del backstage che si riflettono nei suoi occhi lo fanno sembrare quasi posseduto, un essere ultraterreno. In quel preciso momento il gruppo successivo sta entrando in scena e mio fratello con una stretta di mano sta accettando un accordo che cambierà per sempre il corso delle nostre vite. Ma qui, adesso, Zayn Malik mi sta guardando negli occhi, sta facendo l'amore con me solo guardandomi negli occhi. E non voglio che smetta. Mai più.
Abbassa la testa, le nostre labbra quasi si sfiorano, con le sue parole riesce a farmi battere ancora più forte il cuore e mi rende totalmente incapace di formulare un pensiero coerente e logico.
《Ma se pensi che sia stato anche solo lontanamente paragonabile al sesso, quei bellocci con cui sei uscita fino a ora non hanno capito un bel niente della vita.》

Il Ritmo Del Mio Cuore ||Zerrie||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora