1-Tyler

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《Mamma e papà partono per Manhattan questa sera. Passi alla Hoechlin Enterprises insieme a me, cosi li salutiamo?》chiese mia sorella Amber dopo pochi minuti di silenzio. Andare all'azienda di mio padre era la cosa più odiosa, quei posti pieni di persone spavalde e superbe; le avrei prese a calci nel culo, perchè erano dei stronzi egoisti e mio padre non era da meno. Si credeva al di sopra di ogni essere umano, persino con mia madre Anne. Perché mio padre non ha mai voluto sposarsi, ma avere un'assistente sia a casa sia al lavoro gli avrebbe fatto comodo. Quand'ero piccolo mio padre diceva sempre: "Un Hoechlin non s'innamora, un Hoechlin mette sempre il lavoro al primo piano. Poi, se obbligato, ama". Mi aveva riempito la testa di quella merda, fino quando non mi ero convinto che fosse la cosa giusta.
《Salutali da parte mia.》le risposi, in fine, con massima indifferenza. Lei annuì senza aggiungere altro ed uscì da casa.
Non feci in tempo ad accendere una sigaretta che la porta suonò due volte senza sosta.
Imprecai mentre i miei piedi nudi sbattevano contro il parquet freddo. Dopo aver aperto la porta, rimasi impallato per circa due minuti.
《Carter?! 》urlai sorpreso. Abbracciai il mio migliore amico, che non vedevo da un anno. Non potevo credere ai miei occhi che era lì davanti. 《Ty.》replicò sorridendo. Ero così felice di vederlo.
Entrò in casa scrutando attentamente l'interno. 《Porca puttana - esultò scoppiando a ridere - meglio dell'attico che avevate nel New Jersey.》sorrisi annuendo e lo fissai; ero cosi felice che fosse tornato in città.
《Com'è andato in riabilitazione...?》mi azzardai a chiedere dopo aver acceso la sigaretta.
《Quando Janette mi ha lasciato...tutto il mondo mi è caduto addosso. Era l'unica che finalmente mi amava veramente nonostante il mostro che ero. Ma ora sto meglio. I primi mesi sono stati un inferno, ma ho conosciuto una ragazza che presto tornerà alla Columbia. 》ascoltai attentamente le sue parole, m'interessava sapere di più su quella ragazza. Una ragazza in riabilitazione era raro.《Rosalie S...Stewart! Ecco come si chiama. Una bomba di ragazza...ma totale stronza, conoscendola è fantastica; credimi è uguale a te!》disse divertito. Rosalie. Un nome che mi suonava familiare; giravano cattive voci su lei.
《Smettila con queste robe Ty, altrimenti ci finisci anche tu a Seattle》mi ammonì serio. Non avevo paura di finire in qualche centro d'aiuto, avevo paura di fallire. Avevo paura di me stesso; di marcire da solo in questa merda di vita. Forse, avevo solo bisogno d'amore e di quelle cagate.
《Perchè lei era li?》chiesi ignorando il suo rimprovero. Si sistemò i capelli sfumati di biondo e si schiarì la voce. 《Faceva affari illegali, corse clandestine a Los Angeles e con il ricavato si comprava certe sostanze..orribili. Una volta mi ha detto che ha provato anche la Mescalina.》le sue parole erano amare e triste. Era brutto vedere una ragazza in quello stato, è vero; ma quella ragazza mi incuriosiva troppo.
《Ma tu puoi salvarla da quella fossa fratello! Lei ha bisogno di uno come te. Uno tenace con voglia di vivere intrepida!》iniziò a strillare biasicando cazzate senza sosta.
《Frequenterà il quarto anno insieme a noi, giusto?!》mi accertai delle mie strane idee e lui annuì.
《Okay》sorrisi ed iniziai a chiedere altre cose al mio amico.
《Torna anche Edward?》chiesi dopo aver preso due birre heineken per me e Carter. Edward era suo fratello minore di un anno; anche lui era come un fratello per me. Insieme a questi due stronzi io feci le peggiori esperienze da teenager. Dopo che Carter finì in riabilitazione a Seattle tutta la famiglia Lawchosky si trasferì li.
《Si》 rispose. 《E la lista l'ha riempita. Tutte della Columbia University》disse con massimo entusiasmo. 《Oh cazzo Ci sarà da divertirsi!》esclamai euforico. La lettera; l'obbiettivo di Edward, Carter e mio. Bei periodi. Iniziai da poco il secondo anno della Columbia, e le ragazze non scherzavano mica, perciò un'idea orribile invase le nostre menti; creare una lista con i nomi delle ragazze bionde di tutta la nostra scuola, classificandole in base alla bellezza.
《Già》disse dopo una lunga risata.
《Domani Rosalie è già a New York...?》chiesi con voce strozzata. Odiavo mostrare interesse per persone che non conoscevo. 《No》risponde. 《È già qui》aggiunse. Annuii e tornai a bere la mia buona birra.
《C'è la partita dei Carolina e degli Hawks!》esclamò buttandosi sul divando ed accendendo il grande schermo. Risi e mi affrettai a sedermi accanto a lui.
《Torni nella squadra di Lacrosse?!》chiesi dopo un'oretta di silenzio tombale.
《Si, devo. Mr.Turner ha già provveduto》rispose con un sorriso stampato. Finalmente le cose sarebbero tornate come prima; Carter era tornato, Edward era tornato, la mia vita prendeva una piega sempre migliore quando avevo due persone come loro vicino a me. No, anzi, mi correggo...avere loro. Perchè loro sono unici. Perciò ringraziaii dio per avermi ridato due persone importanti nella mia vita, che nonostante il mostro che giaceva in me loro erano lì sempre pronti a spaccare il culo insieme a me.
Perchè i fratelli si difendevano a vicenda, noi eravamo così. Eravamo qualcosa di stupendo insieme, avevo solo bisogno di una cosa; conoscere quella Stewart.
《Devo andare a casa, mia madre stara dando di matto. Ti saluto Edward, ci vediamo domani fratello!》disse tutto di fretta alzandosi dal letto. Annuii e gli diedi un abbraccio fraterno, sentendomi finalmente felice di averlo indietro.
Perchè Carter e Edward mi salvarono dalla merda numerose volte, avrebbero messo le mani nel fuoco per me; io idem.
《A domani》rimasi guardandolo andare via. Sorrisi un'ultima volta e tornai a sdraiarmi sul divano; ero stanco di quella vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 22, 2017 ⏰

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