Rimpatriata

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-Faremo tardi!- Urlò Lucy per la terza volta in dieci minuti, vestita di tutto punto attendeva marito e figli per la prima riunione dei membri senior di Fairy Tail. Erano anni che Natsu e Lucy non vedevano i loro vecchi compagni, dopo i vari matrimoni e la conseguente nascita della prole molti maghi avevano abbandonato i giorni ribelli della Gilda per ritirarsi ad uno stile di vita più tranquillo e occuparsi di missioni meno pericolose. Fu Mirajane Dreyer ad inviare gli inviti per la prima "Rimpatriata Senior" e Lucy non aveva fatto che contare i giorni che la separavano al ricongiungimento con i suoi vecchi nakama. Si erano detti di restare in contatto ma era a tutti ovvio che la vita da adulti accasati avrebbe rubato loro ogni energia.

-Pronto!- informò con voce squillante Ryu raggiungendo la madre, passandosi una mano fra la spettinata chioma bionda

-No così non esci, lo sai che la sera si alza il vento, corri a metterti una sciarpa- lo rimproverò Lucy incrociando le braccia al petto

-Non avrò freddo! Poi staremo al chiuso!- piagnucolò il biondino

-Niente storie Ryu- tuonò la madre in un sbuffo esasperato. Il ragazzino buttò gli occhi al cielo mormorando un "non le va mai bene niente" e tornado in camera sua

-Oh avanti Luce, e se avesse il sangue caldo del padre?- chiese Natsu percorrendo il corridoio e affiancando la moglie. Fra le braccia teneva con disinvoltura una pupetta poco più che neonata che stringeva nelle piccole manine la distintiva sciarpa bianca del papà

-Lo scopriremo quando non rischierà un raffreddore- rispose Lucy sorridendo alla tenera visione della piccola Layla che pacifica sonnecchiava attaccata al collo del padre.


In ritardo schiacciante l'allegra famigliola si incamminò finalmente verso la cara Gilda

-Ehi, perché a te mamma non ha detto di mettere nulla?- chiese Ryu indicando il collo scoperto del silenzioso fratello che camminava accanto a lui

-perché sono il maggiore- rispose asciutto il rosato, le mani infossate nella tasche dei pantaloni e lo sguardo indifferente volto davanti a sè

-solo di due ore!! Non conta!- rispose esasperato il biondo, Natsu ascoltò il battibecco dei figli scuotendo il capo, quei due di uguale avevano solo la data di nascita, come li aveva chiamati il medico? Ah "gemelli eterozigoti". Quei termini medici avevano poco significato per Natsu, tutto ciò che sapeva era che i due gemelli erano tanto diversi quanto inseparabili, si facevano la lotta tutti giorni ma guai a mettersi in mezzo ai fratelli Dragneel. Un sorriso fiero increspò le sue labbra constatando quanto i due fossero una replica fedele di lui e Zeref, perfino Lucy lo aveva notato: Igneel, introverso e pacato, dalla natura ponderata e dalla spiccata curiosità intellettuale e Ryu, instancabile mina vagante, estroverso e bizzarro con l'accentuata sete di avventura. Natsu abbassò lo sguardo sul fagottino che sonnecchiava beato fra le sue braccia, chissà a chi avrebbe somigliato invece la piccola Layla.

-siamo arrivati- sussurrò Lucy affiancando il marito e accennando qualche saltello euforico, gli occhi le brillavano d'eccitazione e Natsu non potè fare a meno di perdersi in quell'espressione accesa e piena di gioia che abbelliva il volto della bionda.


Da fuori si potevano sentire gli schiamazzi, le risate e il cozzare di bicchieri di vetro, varcata la soglia dell'imponente edificio una serie di gridolini lasciarono la gola di Lucy alla vista delle care amiche sedute al bancone

-Lu-chan!- la salutò Levy sfoggiando un'abbondante pancione

-non sei cambiata per niente!- disse Erza abbracciando la bionda

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 03, 2016 ⏰

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