-Oh no, ti prego, lasciala stare, non ti ha fatto niente. Keyla! Ahh non la toccare, ti prego, oh ti supplico! Prendi me al posto suo! Lasciala stare! Lascia... Non riesco più a gridare, sono imbavagliata.
-Chiudi quella cazzo di bocca, lurida puttana! Ecco fatto ora non parli più, eh!
Mi agito ma sono legata con una corda ai piedi del tavolino del salotto. Brutto stronzo, mi agito ancora di più, ma l'unico risultato che ottengo sono due vasi rotti per terra. Sono proprio di fianco a me, quindi afferro un coccio di vaso per sicurezza. L'uomo si avvicina a me.
-Devi fare silenzio, stupida bambinetta! Così dicendo mi molla uno schiaffo che mi scaraventa a terra, riesco a graffiargli la mano con il pezzo di vaso.
-Brutta stronza! Si avvicina a me con un coltello, è sempre più vicino... E poi un urlo.
Ansimo, mi guardo intorno, sono nella mia casa, nel mio letto, da sola. Mi accorgo subito dopo di aver pianto. Faccio un respiro profondo. Il mio incubo è tornato!
Guardo la sveglia sono le 08:37. Mi alzo vado dritta in bagno e mi lavo. Scendo le scale, faccio in fretta colazione ed esco di casa. Ho deciso, lotterò insieme ai lost-souls. Lo faccio per mia sorella.
Sono davanti all'edificio, entro, vado dritta verso la minuscola serratura. Giro la chiave nella toppa, e cado nel vuoto, mi ci dovrò abituare.
-Hey Zoe, ti stavamo aspettando!
-Ciao Tyler, aspettando? Perché, chi deve assistere alla mia decisione?
-Tutti.
-Tutti? Scherzi?
-No, se farai parte di noi, la squadra ti deve accogliere, insomma è tipo una tradizione!
-Mmm okk!
-Seguimi.
Sto dietro a Tyler, che mi porta in un'altra sala gigantesca. C'è un mucchio di gente, come se aspettassero me. Oh, sì che aspettano te, Zoe. Che stupida, me lo ha appena detto Tyler. Dico fra me e me.
Scruto tutti gli individui nella stanza, e mi fermo su uno. Alex. Ha gli occhi piantati nei miei. Lo fisso e poi distolgo lo sguardo. Che ragazzo lunatico!
-Bene Zoe, attendiamo la tua risposta! Dice Tyler urlando davanti a tutti.
-Ho deciso di restare, mi unirò a voi! Detto questo, sorrido.
Le persone anno cominciato ad urlare, ed ora mi ritrovo in aria. Un gruppetto mi ha preso, e mi ha sollevata, ed ora mi ritrovo a vagare per tutta la stanza sospesa. Che sensazione magnifica! Ora mi hanno rimesso giù. Sono a qualche passo da Alex.
-Oh Alex, accompagna Zoe a casa sua e aiutala a trasferire le sue cose qui! Dice Tyler, venendo verso di noi.
-Oh amico, stai scherzando vero?
-No Alex, sono del tutto serio!
-Ma dai! Sbuffa.
Intervengo.
-Beh, non c'è problema me la cavo da sola!
-Vedi Tyler, se la cava benissimo da sola!
-Zoe, Alex ti accompagnerà a casa e ti aiuterà con il trasloco!
Alex si rassegna.
-Oh va bene, come vuoi capo! Dice prendendolo in giro.
-Dai ragazzina andiamo!
Lo seguo. Siamo davanti alla mia auto, sto per salire, ma lui mi blocca i polsi un'altra volta e mi ritrovo faccia a faccia con lui. ***certo che non è niente male*** oh ma che dico!
-Lasciami! Mi fai male! Gli urlo in faccia.
-Oh stai calma ragazzina! Detto ciò, allenta la presa. Mi guarda e con un gesto veloce mi ruba di mano le chiavi della macchina.
-Oh ridammele! ***razza di imbecille***
-Non vorrai dire sul serio? Guido io, vatti a sedere e stai zitta!
-È la mia macchina, se non te ne fossi accorto. Gli dico acerba.
-Non me ne frega niente, ora mettiti seduta sul sedile e taci!
Mi arrendo e faccio quello che mi ha detto.
-Oh, non ci posso credere mi hai ascoltato!
-Razza di... Mi posiziona una mano davanti alla bocca e mi zittisce.
-Ora va decisamente meglio! Dice, togliendo la mano.
Metto il broncio e mi volto verso il finestrino. Resto così per dieci minuti il tempo di arrivare a casa. Scendo dalla macchina, lui mi restituisce le chiavi ed io apro la porta della mia abitazione. Comincio a sistemare le mie cose, poi ad un tratto sento lo sguardo di Alex su di me, mi volto. Ci guardiamo. Lui rompe il silenzio.
-Cos'hai intenzione di portarti dietro, la casa? Dice con un sorrisetto.
-Sono le mie cose.
-Non ti servono! Là, avrai solo una camera da letto con un armadio e un bagno. Quindi tutt'e quelle cianfrusaglie non servono!
-Mah uff, e dove le lascio?
-Qui!
Detto ciò, prende uno degli scatoloni e lo carica nel bagagliaio della macchina. Questa volta è più gentile del solito. Strano. Fa così con tutti gli altri. Il mio stomaco comincia a brontolare, ho fame.
-Alex?
-Si?
-Io ho fame, quindi cucino qualcosa. Vuoi approfittare per mangiare un boccone?
-Cucini bene?
-Abbastanza credo!
-Allora va bene. Dice sedendosi su una sedia.
-Ok perfetto! Dico.
Mi volto e vado ai fornelli, riempio la pentola di acqua, la posiziono sul fornello e lo accendo. Sento ancora il suo sguardo su di me. Dopo qualche minuto mi volto e...
STAI LEGGENDO
Gli spettri dell'anima
Science FictionNella cittadina di Houston, nei quartieri affollati tra Downtown e North Loop si nasconde un tetro edificio ormai consumato dal tempo. Zoe, diciottenne appena diplomata, ha deciso di trasferirsi in Texas, per continuare gli studi all'università Bayl...