Kim Seokjin

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Il male ormai si espandeva davanti a tutto e tutti,da tutte le parti del mondo ormai,la parte oscura,governava sulle persone che molto spesso poteva portare alla conclusione abbastanza malinia. Ma chi poteva combattere o tenere a bada questa presenza,o almeno fermarla e combattere con essa?
Tutte le persone di questo mondo,ogni singolo essere vivente,viene assegnato un angelo protettore,il cui ha il compito di proteggere e portare nella strada giusta e guidarli per tirarli fuori dai guai,la maggior parte di questi Angeli erano anziani,non per età, ma per esperienza che avevano a governare il posto. I poteri non erano superiori ai primini,neanche minori a quelli di Dio stesso,su certi punti.
Erano sempre in una continua battaglia per combattere il male e per proteggere quelle povere creature che dominavano la terra. I protettori erano semplicemente chiamati angeli custodi.

Nel alto nei cieli un paesaggio tranquillo e sereno,costruito su un isola volante,con case bianche,ampio spazio che sembrava infinito, il centro sorgeva un edificio,più alto di tutti nel quale,all'ultimo piano si poteva incontrare il Dio di quel regno,assieme a suo figlio.
Nei piani inferiori, divisi in livelli del grado dell'Angelo che ci lavorava,andando pian piano al ultimo livello,quello ventesimo, dove c'erano per sé gli angeli con maggior esperienza.

-Devo avvisate il signore!!!-

Disse una piccola e fragile voce,che urlava e il corpo di essa correva verso il palazzo.
Correva e correva,superando tutti quelli che incontrava nella sua strada.
Appena arrivò alle porte dell'ingresso si porto alle scale,che erano a chiocciola e facevano vedere quando sarebbe stata lunga quella scalinata, il piccolo corpino sospiro e si mise le ma i nei capelli,per poi esclamare:

-Che il signore mi aiuti!-

Dopo di che prese a salire uno dopo l'altro gli scalini,che portavano uno dopo altro al piano. Ma quello scricciolo doveva arrivare al ventesimo piano,facendo conto che da un piano all'altro ci sarebbero state dieci scalini,più o meno due rampe di scale.
Ci mise un po' ad arrivare,con il fiatone che aveva,ormai si trascinava tenendosi attaccato ai muri,con il sudore che colava per tutto il corpo,mentre la lingua di fuori richiedeva acqua.
Appena arrivò al ventesimo piano,nel lungo corridoio, si accorse solo ora che alla fine c'era una ascensore,notando altri angeli uscire da essa.
La sua faccia non era che altro stupida e abbastanza irritata. Si stava anche maledicendo da solo per quello che stava accadendo.

"Ma stiamo scherzando?.."

Pensò per poi avendo più fiato andò fino alla porta,che busso prima di entrare abbastanza timidamente.

<Avanti.>

Disse una vociona,e da quell'invito il ragazzo entrò,di corsa. Sbadatamente inciampo su se stesso andando a fare una capriola,fermandosi con la schiena contro il legno di quella scrivania.

<Sempre il solito,Jeon..>

A parlare era sempre quella vociona che era collegata a un enorme busto,esile e non muscolo una struttura molto normale.
Che aveva le mani stese sul bancone, nella mano destra aveva un a penna mentre nella sinistra degli occhiali che si era appena tolto. Il suo viso era coperto da una luce molto potente che accecava chiunque la guardasse.
Al seguito ci furono state delle risate che provenivano da una parte della stanza. Erano due angeli,con un livello di differenza.

-Mi scusi,ma sono venuto di corsa...-

Disse il ragazzo corvino,che si stava rialzando da terra.
Prese un grand sospirò per poi parlare e raccontare la questione che aveva visto,mentre ritornava.

-Signore, la presenza è molto pericolosa.. Ha fatto tutto ciò con uno sguardo tra poco. Anche se non ho ancora trattato con un demone,quello ha molta esperienza.-

Due parti opposte si attraggono. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora