Capitolo 1

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Mi trovavo in ospedale di fianco a me c'era mia zia aveva gli occhi molto gonfi e rossi io non esternavo le mie lacrime ma piangevo dentro...ma che dico STAVO MORENDO DENTRO, all'improvviso ci venne incontro un dottore dicendoci che non c'era più nulla da fare...I miei genitori erano morti mia zia scoppio in lacrime io corsi via all'improvviso sento chiamare il mio nome

"Hazel!!" Urlò mia zia ancora con le lacrime a gli occhi

decisi di non voltarmi e continuai a correre mentre delle lacrime mi rigavano il viso non volevo piangere ma era più forte di me non è mica bello diventare orfana a soli 11 anni...

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5 anni dopo

Sono passati 5 anni dalla morte dei miei genitori ma mi sembra ancora come se fosse ieri, mia zia mi ha preso ad abitare con lei e oggi ci traslochiamo abbiamo deciso di andare via da questa città da cui riaffiorano solo brutti ricordi partiamo per Seattle sono un po tesa faccio sempre così quando sto per compiere un passo importante e andarmene dalla mia città natale è davvero un passo importantissimo

"Hazel sei pronta hai messo le ultime cose in valigia?" Chiese mia zia dal piano di sotto

"Sì zia ora scendo" dissi poco convinta avevo paura di dimenticarmi qualcosa...
Scesi le scale e ragiunsi mia zia in salone

"Ah eccoti andiamo" esclamò alzandosi dal divano

"Scusa e la colazione?" Chiesi incuriosita e anche perché ero un po affamata

"Compreremo qualcosa al bar dell'aeroporto prima di partire"  disse prendendo le sue valigie e aprendo la porta d'uscita

"Zia a te mancherà un po questa città?" le chiesi guardando in basso ma poi alzai lo sguardo esitando un po una risposta, mia zia era molto pensierosa vidì nei suoi occhi molta tristezza e malinconia anche se ancora dovevamo partire...

"Certo! Ma ora non pensiamoci sai dicono che Seattle sia molto bella" disse ritornando un po al presente e strofinandosi gli occhi...Arrivammo all'aeroporto e ci avvicinammo al bar che c'era lì

"Hazel tu cosa vuoi?" mi chiese mia zia prendendo il borsellino dalla borsa

"Credo che prenderò un caffèlatte e un cornetto al cioccolato" dissi osservando la vetrina del bancone

"Ok allora un caffèlatte e un cornetto" disse vicino al barrista

"Zia tu non prendi nulla?" le chiesi spontaneamente

"Non ho voglia di nulla" credo che fosse triste perchè mia zia quando è triste non mangia mai

"Dai zia prenditi qualcosa" la incitai a prendersi qualcosa per fare colazione

"Va bene" disse tanto per farmi stare zitta sapeva che non mi sarei tolta dalle orecchie finché non avrebbe preso qualcosa
"datemi anche un cappuccino per me" disse al barrista richiamandolo

"Solo?" chiesi guardandola con un sorrisetto malizioso

"Hazel non insistere ti prego non ho voglia di altro" mi disse con aria stanca e scocciata e io anuii senza aggiungere altro,
Dopo 12 minuti salimmo sull'aereo che stava per partire ci affrettamo a prendere posto e una volta accomodate aspettammo che l'aereo partisse...finalmente ci eravamo messi in volo io ho deciso di distogliermi da tutti i pensieri negativi mettendo le cuffiette nelle orecchie e ascoltando One Last Time di Ariana Grande tralaltro la mia canzone preferita....

*****

"Hazel svegliati Hazel!" Sentivo urlare

"Aaaaa lasciami dormire" dissi ancora con gli occhi chiusi

Innamorarsi sotto le StelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora