Green Love

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Green love.
Spin-off Aarja.
Mi passai le mani sul vestito azzurro pastello che avevo deciso di indossare per il matrimonio della sorella di Cameron. Ero contenta che si fosse risolta tutta la questione con lui e Aaron di mezzo. Ora svolgevano dei lavori socialmente utili senza lamentarsi mai. Non so cosa convinse Ezra a dire la verità e a presentarsi al tribunale, Ricordo la faccia sconcertata dalla sorpresa di Richard e dei due ragazzi che ora chiacchieravano tranquillamente. Voltai leggermente la testa e osservai Aaron alla guida. Da quando lo avevano rilasciato, ci stavamo frequentando e forse mi aspettavo che mi invitasse al matrimonio con un pochino di anticipo e non il giorno prima, ma questi erano dettagli inutili.
Sorrisi leggermente mentre il sole riscaldava le mani che avevo appoggiato sulle cosce sopra al vestito. Ci sarebbero voluti altri venti minuti prima di arrivare al luogo della cerimonia. Dallo specchietto retrovisore potevo vedere lo sguardo di Cameron perso nel paesaggio che ci passava accanto. Non sapevo che ci avrebbe riservato il futuro ma sperai vivamente di non andarmene dalla vita di Cameron. Era un buon amico.
«Tutto bene?», la voce di Aaron mi fece voltare verso di lui. Aveva ancora lo sguardo puntato sulla strana ma ero sicura che mi avesse guardata per qualche secondo. Sorrisi. «Si, tutto bene»
Quando arrivammo, Cameron e Taylor andarono verso la famiglia Dallas per assistere alla sposa. Rimasi con Aaron in un silenzio quasi imbarazzante, non sapevo proprio cosa dire e questo mi metteva a disagio.
«Sei bellissima oggi», disse, interrompendo il silenzio.
«Gli altri giorni faccio schifo?» aggrottai le sopracciglia e sbuffai una risata quando sgranò gli occhi, in panico. Sapevo che scherzava ma mi divertivo lo stesso a prenderlo in giro.
«No, io intendevo che sei sembra bellissima e che  … insomma, ti sta bene il vestito», arrossì leggermente e gli sorrisi. «Grazie»
Prendemmo posto in terza fila, sulle sedie bianche che avevano sistemato in modo da formare due colonne. Il luogo della cerimonia era veramente bellissimo ed immerso nella natura, subito dietro al piccolo altare c’era due salici piangenti vicini, i rami verdi si toccavano e sembrava quasi che si tenessero per mano. Il lungo tappeto verde che passava in mezzo alle sedie portava ad un piccolo residence da cui, poco dopo, uscirono Gina e Taylor. Sarebbe stato Cameron ad accompagnare sua sorella all’altare. L’uomo che avrebbe sposato Sierra si trovava giù sull’altare, alla sinistra del prete, e indossava un elegante smoking nero con la cravatta verde.
Aaron appoggiò una mano sulla mia e voltai il viso verso di lui. «Un giorno, se vorrai, ci potrei essere io al posto dello sposo» mormorò in modo che sentissi solo io, avvicinandosi la mio orecchio. Rabbrividii per le parole e arrossii subito dopo. Era ancora troppo presto ma lui fantasticava già su un probabile nostro matrimonio?
La musica inondò il luogo circostante e ci girammo tutti verso il residence da cui uscì Sierra a braccetto con Cameron. Amai il vestito di lei al primo impatto. Il corpetto stretto tempestato di gemme verdi le faceva risaltare il petto e la gonna lunga e ampia dava tocco di principesco. Schiusi leggermente le labbra e sentii Aaron ridacchiare.
«Chiudi la bocca o entreranno le mosche» mi sussurrò all’orecchio.
«chiudi la bocca o ci entrerà il mio pugno e ti spaccherà i denti», sorrisi per poi tornare a guardare Sierra. Aaron sbuffò una risata e incrociò le dita della sua mano con le mie, stringendole. Sorrisi, finalmente felice e consapevole di avere al mio fianco qualcuno che teneva a me.
La cerimonia fu veloce e in alle 13:30 eravamo già seduti ai nostri tavoli, aspettando che i camerieri servissero il pranzo. I tavoli erano tondi ed entravano un massimo di sei persone. Al nostro eravamo io, Aaron alla mia destra, Cameron alla mia sinistra con accanto Taylor e due cugine dello sposo. Stacy e Katy. Trovai campo comune con le due ragazze e iniziai a parlare della musica che stavano mettendo e dell’abito di Sierra. Katy parlò molto anche con Taylor e mi sembrarono una bella coppia.
«Che ne dite se stasera, dopo cena, andiamo a fare due passi nella foresta dietro al ristorante?» propose Stacy, sorseggiando lo Champagne che gli avevano portato. La festa dopo la cerimonia si sarebbe protesa fino a sera.
«Mi sembra un’ottima idea» disse Cameron. «Così Maja può smaltire quello che mangerà» scherzò Aaron e io lo guardai inarcando le sopracciglia. Tutti risero e assestai una manata sul braccio del ragazzo alla mia destra, che si morse il labbro inferiore e mi sorrise.
Si avvicinò al mio orecchio e sentii il suo respiro sul collo, un brivido mi attraversò la colonna vertebrale e mi fece venire la pelle d’oca. «Dopo ti devo parlare, in privato», si allontanò così come si era avvicinato e avvampai al sorriso che mi fece subito dopo. Mi faceva uno strano effetto averlo accanto e avere le sue attenzioni solo per me, era una cosa piacevole ma comunque strana.
Passammo un pranzo tranquillo e verso le 15:00 Aaron si scusò con gli altri e si alzò dai tavolini posti nel giardino in cui ci eravamo messi. Mi porse una mano e lo seguii sul sentiero di pietra che attraversava un boschetto. Il chiacchiericcio costante del giardino del ristorante sparì e al suo posto i versi degli animali e il fruscio del vento mi inondarono la mente. Aaron mi portò in silenzio verso quello che poi scoprii essere un laghetto e mi fece sedere su una delle panchine, anch’esse di pietra, che circondavano il laghetto.
Si grattò il retro del collo e arrossì leggermente.
«So che non ci conosciamo da molto e abbiamo parlato veramente poco, per non parlare di quello che è successo con Richard e Grace …» chiusi gli occhi sentendo nominare il nome di Grace e presi un grande respiro. «So anche che non ho potuto approfondire la nostra amicizia come avrei voluto e … ti prego non interrompermi, non avrò il coraggio di ripetere tutto questo una seconda volta» mise le mani avanti quando vide che aprivo la bocca per replicare. Chiusi la bocca e sorrisi, incitandolo a continuare.
«dicevo, e so anche che hai passato dei brutti momenti in questi mesi, sia per tutta questa storia, sia con Matthew» mi intristii al suo nome, aveva tagliato i ponti con me quando aveva sentito che non mi ero allontanata da Aaron e Cameron dopo la morte di Grace, ora lui stava con Alex e sembrava essersi scordato di me.
«So anche che forse non sono il ragazzo perfetto da presentare ai tuoi, o quello che ti porterà a Parigi per una meta romantica, ma posso essere colui che ti renderà felice, se me lo permetti.» chiuse gli occhi e lo vidi torturarsi le dita.
Il mio cuore iniziò a battere forte, talmente forte che temetti che lui lo potesse sentire.
«Quindi, volevo chiederti se volevi essere la mia ragazza, dopo tutto questo casino in cui mi sono immischiato e uscito grazie a te» disse tutto d’un fiato. Ci misi tre secondi a recepire il messaggio e mi alzai velocemente dalla panchina.
«Hai ragione, non sei lo stereotipo di ragazzo da presentare ai miei, ma sei lo stereotipo di ragazzo che amerei.» mormorai mentre lo abbracciavo. Ispirai il suo profumo e mi sembrò di stare in paradiso tra quelle braccia. Le sue mani sui miei fianchi e la sua testa affondata nel mio collo. Mi lasciò un piccolo bacio sul collo e facendo pressione sui fianchi mi allontanò.
«Allora penso che mi lascerò amare» sussurrò a pochi centimetri dal mio volto. Azzerò la distanza tra di noi e finalmente riuscii a risentire la sensazione delle sue labbra sulle mie. Fu un bacio lento e dolce, di quelli senza fretta. Le sue braccia mi circondarono la vita e mi avvicinarono a lui mentre le mie, erano intorno al suo collo.
Quello che successe dopo non lo ricordo, ma se c’è una cosa che ricordo bene, fu la sensazione più bella e felice della mia vita.

Bye, Mar❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 21, 2017 ⏰

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