Scar.

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-Scar.-

La porta del misterioso bagno si aprì trasportando con sè tutto il trambusto che si stava creando in quest'ultimo.

Ero lì seduta sul divano mentre giocherellavo con le dita,odiavo le discoteche,ragazzi ubriachi che fanno cose fuori dal normale,giovani con minigonne lunghe fin sotto il bacino le quali si facevano palpare il sedere,uomini pervertiti,ecc.... Sobbalzai dal divano sul quale ero seduta quando la mia amica Raniha mi sorprese urlandomi nell'orecchio.

"Ehi! Ma non vieni a divertirti con noi? Vieni così ti faccio alcuni ragazzi molto carini."

"No grazie."

Obbiettai all'istante quando prese la mia mano per condurmi dagli altri. Avevo una strana sensazione... Ma non sapevo da cosa provenisse... La porta si aprì di botto ed entrò un ragazzo castano con occhi celesti. Cominciai a guardarlo,inizia a tremare,le mie guancie divennero rosse nel momento la sua nuca si muoveva come se stesse cercando qualcuno,con la paura che potesse notarmi. Abbassai di colpo il volto ponendo la parte inferiore delle mie gambe divariegata. Un gruppetto di ragazzi chiamò la sua attenzione facendolo avanzare con calma nella parte dell'edificio dove erano stanziati. Ripresi a guardarlo anche se lui non si era accorto di nulla. Il maledetto fatto che avevo previsto si avverò; il ragazzo si voltò e incrociò il mio sguardo. Il martellio nel mio petto si fece sempre più evidente. Mi alzai dal divano senza sapere il motivo,il mio corpo si muoveva a suo piacimento,il ragazzo non aveva intenzione di Staccare lo sguardo da me,me ne accorsi girando di tanto in tanto la testa per controllare se il suo sguardo si fosse fermato altrove,evidentemente non era così. Perchè mi ero alzata? Strinsi gli occhi e confusa mi diressi verso la porta d'entrata per non fare una figuraccia. Ero fuori dalla porta a causa della musica alta,assomigliava al mio cuore che batteva senza sosta dopo aver visto per la prima volta quel ragazzo. Appoggia la schiena sul muro e scivoltai finchè non mi sedetti a terra. Non mi stavo divertendo affatto. Avevo smesso di bere,per questo non sapevo come divertirmi quella sera,non volevo bere di nuovo. Rimasi lì sola a pensare.

Pur essendo una ragazza molto timida e immatura,dopo aver fatto conoscenza divento una chiacchierona di prima categoria. La porta della struttura si aprì,si sentiva qualcuno camminare verso la parte isolata dove mi ero accovacciata. Mi alzai e camminai lentamente verso la via che portava alla strada senza fare il minimo rumore. Mi muovevo in punta di piedi,in un modo lentissimo,anche se il cuore mi batteva a cento all'ora. Avevo paura che fosse qualcuno sbronzo e che potesse farmi del male dato il suo stato pietoso.

Una grande mano si avvolse lungo il mio braccio;ero voltata di spalle,non sapevo chi potesse essere o cosa volesse da me. Una voce acuta fece rimbombò nelle mie orecchie quando disse 'Hey!'. Mi sentii spingere verso la persona che mi aveva preso il polso mentre ero voltata di spalle. Sentivo il suo petto spingere contro la Mia schiena.

Quella voce mi prese di nuovo alla sprovvista sussurrando nel mio orecchio.

"Dove credi di andare piccola?"

La sua voce era qualcosa di unico. Ma non volevo essere toccata; la mia mano si mosse senza un comando e colpi la sua guancia. Mi voltai e vidi quegl'occhi celesti,quel volto e quei capelli.

"Piccola!" esclamò "Non c'era bisogno di essere così aggressiva!"

Ci guardammo per qualche secondo,indietreggiai qualche passo,mi accorsi che lui si avvicinava sempre di più a me;allora mi voltai e cominciai a correre in fretta e furia temendo potesse farmi qualcosa.

"EHY! TORNA QUI!" Urlò con un tono alquanto aggressivo e ostinato.

Correvo senza riflettere sul perchè stessi commettendo una cosa del genere.

Girai la testa e come pensavo mi stava rincorrendo,affrettai sempre di più il passo,diregendomi sulla spiaggia per nascondermi dietro i scogli,così feci. Mi fermai un attimo per riprendere fiato;lo vidi sopra la strada che mi guardava.

"Cazzo."

Non sapevo cosa fare,se mi buttavo dal dirupo(poco alto per fortuna) c'era la possibilità di cadere in acqua.

Una voce mi fece sussultare quando mi prese alla sprovvista.

"Piccola,perchè sei scappata?"

Mi voltai di scatto facendo piccoli passetti indietro,non ricordandomi del burrone pochi centimetri più indietro.

"ATTENTA!"

Il mio piede non trovò il punto d'appoggio sul quale posarsi,il mio corpo cadde in acqua immobilizzato. Ad un tratto...

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