#13

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Era passato piú di un mese da quello che poteva definirsi il nostro primo bacio. Ormai Demi si era praticamente trasferita in camera mia, ogni notte la trascorreva con me a farsi coccolare e il resto del tempo lo passavamo insieme andando in giro a divertirci o semplicemente andando a cena fuori e poi al cinema. Marco era sempre piú preoccupato per il rapporto che c'era tra me e Demi. Non perché fosse una ragazza sbagliata per me ma perchè non eravamo piú definibili, non stavamo insieme ma non eravamo neanche delle semplici amiche e questo poteva creare confusione o aspettative destinate a non avverarsi mai. "Buongiorno tesoro" disse abbracciandomi e cercando subito il bacio. Indossava solo una canotta, la mia canotta. "Vuoi farmi venire un colpo di prima mattina?" le dissi ricambiando il bacio. Era davvero sexy. "Non è una cattiva idea..." mi spinse contro il mobile della cucina baciandomi e iniziando a sbottonarmi la camicia. Nell'ultimo periodo sempre piú spesso cercava di andar oltre ma ogni volta prima che la cosa arrivasse al punto di non ritorno la fermavo nella maniera piú dolce possibile. Non volevo pensasse che non la desideravo ma non volevo neppure farle fare un passo così importante senza che fosse davvero certa di ció che voleva e provava. "Devonne..." le dissi accarezzandole il fianco. "Shhhhhh non ora" mi zittí mordendomi il labbro prima di baciarmi di nuovo. Ormai la camicia era completamente aperta e le carezze di Demi si fecero sempre piú ardite. La mia lucidità stava iniziando a lasciar spazio al desiderio e questo non andava decisamente bene. "Per favore..." le dissi baciandola piano. "Quando la smetterai di bloccarmi e frenarti?" mi chiese accarezzandomi il torace dolcemente. "Sai che non possiamo..." le risposi. "Perchè? Io lo voglio, tu anche...te lo leggo negli occhi. Dov'è il problema quindi?" replicò guardandomi negli occhi. "Non sarebbe giusto cosi..." le presi le mani e le strinsi. "Non credo che tu non ti sia mai divertita..." disse guardando altrove. "É vero, in passato mi sono divertita parecchio ma era diverso. Erano ragazzette che volevano solo spassarsela per una notte, non c'era coinvolgimento emotivo" le risposi prendendole il viso e iniziando ad accarezzarglielo. "Ah brava...e quante sarebbero queste tipe?" ribatté irritata. "Che importanza ha? Ora sono qui con te ed esisti solo tu per questo mi comporto cosi" le sorrisi. "Sei una paraculo..." disse ridendo. "Poco poco" la baciai. Come sempre Demi si lasciò andare e dovetti fermarla. "Ah ah ah Devonne, calma i tuoi bollori..." le dissi staccandomi piano da lei. "Uffa ti odio" si girò imbronciata e andò via sculettando. "Anche io" scoppiai a ridere. Quel giorno Demi decise di andare a far shopping. Quindi pranzammo e andammo al centro commerciale. La cosa che mi colpì è che non cercò il negozio con abiti firmati, entrò indistintamente in tutti. "Entriamo!!" disse entusiasta davanti a uno di intimo. "T'aspetto qui" replicai immaginando giá l'imbarazzo che avrei provato pensando a lei con certe cose addosso. "No, mi servono i tuoi consigli" mi prese per mano e mi trascinò dentro iniziando a guardarsi attorno, scrutando con attenzione ogni cosa. "Che ne dici di questo?" mi disse facendomi vedere un completino di pizzo nero. "Ami mettermi in difficoltà vero?" le chiesi imbarazzata. "Potrei metterlo stasera per te" disse al mio orecchio con voce sensuale "Anche se...preferirei non tenerlo addosso per molto" continuò imperterrita. "Buongiorno! Posso aiutarla in qualche modo?" le chiese una commessa. Era una ragazza sui 25 anni, mora, con gli occhi scuri come la notte e molto molto attraente. "Ah la ringrazio ma ho già trovato ciò che mi serviva" le rispose guardandomi maliziosa. "E lei? Se vuole posso aiutarla a trovare qualcosa che la...soddisfi..." disse lanciando un'occhiata al mio fondoschiena. "No lei sta apposto cosi" si intromise Demi incenerendola con lo sguardo "Andiamo, subito!" mi tirò per il braccio verso la cassa e andammo a pagare per poi uscire. "Non farmi male...sii più delicata" la provocai ridendo. "Sarò delicata in altra sede... Casanova" replicò palesemente arrabbiata. Mi guardai attorno. Nel parcheggio non c'era anima viva, eravamo sole. La cinsi da dietro e la strinsi. "Qualcuno sembra gelosa..." le dissi dolcemente. "Vaffanculo..." rispose infastidita. Iniziai a darle dei baci leggeri lungo il collo, accarezzandole il ventre. "Che hai?" le chiesi. "L'hai vista? Ti stava mangiando con gli occhi" replicò nervosa. "E quindi?" la incalzai a continuare. "Quindi mi da fastidio. Non devono ne guardarti ne toccarti...sei solo mia" disse girandosi per potermi guardare negli occhi. "Io cosa?" ero stupita a dir poco. "Tu sei mia" si sollevò appoggiandosi a me e mi baciò. "Andiamo fuori a cena?" mi chiese scostandosi di poco. "Certo!" le sorrisi. "Prima passiamo per casa peró, devo mettermi una cosa" rispose ridendo. Salimmo in auto e tornammo a casa. Ci cambiammo e uscimmo di nuovo in direzione del ristorante che aveva scelto Demi. Non riuscivo a capire perchè avesse tanto insistito per andare proprio in quello ma una volta arrivate capii il motivo. Era situato in collina e da li si dominava tutta l'area circostante. La ragazza aveva buon gusto era innegabile. "Buonasera, seguitemi pure. È tutto pronto" disse il cameriere una volta entrate. Non riuscivo a capire cosa intendesse ma mi fidai visto che a quanto pare Demi la sapeva lunga, il sorriso era piú che eloquente. Dopo un breve tragitto all'interno del casale raggiungemmo l'enorme terrazza situata sul tetto. Non c'era nulla se non un tavolo al centro di essa, candele ovunque a rendere l'atmosfera magica e un panorama mozzafiato a fare da cornice a tutto ció. "Ti piace?" mi chiese Demi una volta rimaste sole. "Tu...hai organizzato tutto questo...per me?" la guardai emozionata. "Certo" mi sorrise. Mi avvicinai e la baciai. Nessuno aveva mai fatto una cosa cosi per me. Era folle e dannatamente dolce. La cena fu interamente a base di pesce e fu accompagnata da un ottimo vino proviente dalla Francia. Era tutto cosi meraviglioso che stentavo a credere che non fosse un sogno. Verso mezzanotte facemmo ritorno a casa. Demi era l'emblema della felicità quella sera e io...beh ero perdutamente e irrimediabilmente innamorata di lei. Ero appena entrata in camera quando la vidi avvicinarsi e baciarmi. Era un bacio passionale, caldo...le sue labbra premevano forti sulle mie e le mani cercavano insistentemente la mia pelle. La presi per i fianchi e la tirai ancora di più verso me. "Voglio fare l'amore con te" disse d'un tratto sfilandomi la maglietta. "Demi non è necessario, abbiamo tutto il tempo che vogliamo, non c'é fretta..." risposi accarezzandole il viso. "Lo so ma voglio farlo...voglio te...voglio sentirmi tua..." replicó e senza neanche darmi il tempo di poter dire qualcosa mi spinse piano sul letto e si mise su di me. In quel momento sentii tutti i miei muri cadere e il cuore prender fuoco. Non avrei resistito, non stavolta.

al di fuori delle ceneri sto bruciando come un fuoco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora