Prologo.
La bambina dagli occhi grandi e azzurri camminava per il piccolo bosco del paese alla ricerca dei genitori. Si era allontanata da loro e dal parcogiochi in cui si trovavano, appena un piccolo scoiattolo le era passato dinanzi. Per avere solo due anni sapeva benissimo di dover lasciare quel posto immediatamente, eppure non trovava una via d'uscita e non era quello che il destino aveva previsto per lei.
"Charly, Charly!" sentii chiamare il suo nome. La piccola biondina si girò alla ricerca di quello sconosciuto che la chiamava e lo intravide li, un uomo dai capelli scuri che le sorrideva. La bambina fin troppo innocente, si fece ingannare dal sorriso gentile del signore a pochi metri da lei, e si fece strada fra i cespugli e gli alberi del bosco ormai scuro, sperando di ritrovare li anche suo padre.
"Ciao Charly, che ci fai qui tutta sola?"
"Cerco il mio papà."
L'uomo sapeva fin troppo bene come riuscire a conquistare la fiducia della bambina e prese a parlare.
"Io conosco il tuo papà, che ne dici se prima andiamo a mangiare un gelato insieme e poi ti riporto da lui?"
Charly avrebbe fatto di tutto per un gelato - tanto proibito dai genitori "Fa venire male al tuo pancino" le ripetava la mamma - e accettò. Eppure quella notte sarebbe stata la sua ultima da 'persona' libera. Ormai era stata catgurata da uno Styles.
Sempre lo stesso sogno da ormai sedici anni, eppure Charly Styles era sicura di trovarsi nella famiglia giusta. Certo, non veniva trattata come una principessa, ma sapeva di essere amata.
Vivere nella cantina della villa Styles non ne era proprio la prova, ma forse era lei quella sbagliata.
» I'm back, questa volta con una storia un pò diversa.
Nel prossimo capitolo inizierò a scrivere dal punto di vista di Charly con qualche flashback riguardo la sua vita e cose varie.
Fatemi sapere se devo continuare, altrimenti smetto. :)
A presto, Jxx.
DU LIEST GERADE
Salvami.
General FictionDa sedici anni ormai, qualcosa nella vita di Charly non andava bene. Forse il fatto di vivere rinchiusa nella cantina di una casa, forse il padre un pò strano che la toccava diversamente dagli altri, forse la madre che la costrigeva a fare tutto - o...