l'inizio di tutto

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Ore 8.00, areoporto di Roma, aspetto il volo che mi condurrá negli states per provar a iniziare la mia avventura nel mio sogno di debuttare nella massima lega del basket, l'NBA.
Io sono Antonio Maretta un ragazzo che appena ha fatto i 18 anni ha cercato il modo per partecipare ai draft della stagione 2016-2017 e ora ho l'opportunita di partecipare al "camp" pre draft. La mia esperienza sportiva, fino ad oggi, sono stati diversi anni nel settiore giovanile di Reggio Emilia, ma in realtá, iniziai a praticare la pallacanstro per i fatti miei nei campetti di periferia a Parma, dove scoprì che questo sport mi piaceva e più ci giocavo più diventavo bravo.
Decisi di provare a praticarlo seriamente e, facendo domanda nella societá di Reggio Emilia, venni preso e inizia subito alla grande. Il mio ruolo è quello di guardi adattandosi anche ad ala piccola, prediligo un gioco dalla distanza con rapidi tagli sui contropiedi per poi rompermi la mani schiacciando, la digesa non è il mio forte e anche se sono 1,95 non me la cavo bene nei rimbalzi, di sicuro mi dovrò allenare. Iniziò il campionato delle giovanili e, dopo una decina di partite, divenni titolare grazie ad una media di circa 15 punti che crebbe con l'aumento del minutaggio. Poi, il 27 febbraio, ho compiuto 18 anni e iniziai ad informarmi per tentare i draft, mi contattò un certo Alex e parlando con lui si concretizo la possibilitá di partecipare. Finì la stagione a Reggio e la data della partenza arrivò, più veloce di quanto mi potessi aspettare. Sono passati 10 minuti e mi dirigo alla coda per il volo, faccio il check in, passo i miei bagagli a metal detector, cammino verso la pista e salglo sull'aereo. Il mio posto è il 32b, vicino al finestrino, di fronte a me è seduto un uomo di mezz'etá che leggeva il giornale, poco dopo l'hostess di viaggio disse al microfono che la partenza era immediata, si accendono i motori, l'aereo inizia ad avanzare sulla pista e a staccarsi dal suolo e salendo oltre le nuvole di quella calda e bella giornata d'estate. Ormai non si può più tornare indietro o la va o la spacca, verso questo songno che da piccolo credevo inragiungibile (fino ad oggi).

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