10 - I want to do it

185 65 9
                                    

Sto fissando il soffitto da quando sono andata a dormire.

Da quando ho ricevuto quella lettera sono eccitata ma allo stesso tempo nervosa.
Forse dovrei andarci.

Insomma, non capita tutti i giorni di essere invitata da un ragazzo molto affascinante per passare un'intera giornata a Capri.

Cioè scherziamo. È Capri. Come posso rifiutare.

Ma come posso accettare. Tradisco così la fiducia della mia famiglia?
Come posso scappare senza dire niente a nessuno.

Potrei lasciare un biglietto!
Ma non li tranquillizzerà affatto.

Cazzo, sono rovinata.

Se vado perdo la fiducia dei miei genitori.
Ma se non vado perdo un ragazzo speciale.

Prendo il cuscino e mi ci chiudo dentro la testa.

Cosa faccio?

Sono disperata.

Guardo l'ora. Sono le 3:48.

Ho ancora tempo per pensare.
Finché posso resto con la testa chiusa nel cuscino a tormentarmi.

***

Devo decidermi!

Manca mezz'ora e sono ancora in pigiama!

Cosa faccio? Cosa faccio?
Segui il tuo cuore, Sarah...
Fanculo tutto, fanculo tutti! Io vado!

Mi catapulto fuori dal letto. Non letteralmente.
Diciamo molto lentamente, senza far nessun tipo di rumore.
Appena mi muovo, le molle del letto fanno rumore.
Cerco di alzarmi lentamente.
Un piede è giù. Ora anche l'altro.
Con un movimento rapido mi alzo.
Le molle fanno rumore per un nano secondo. Perfetto, sono in piedi.

Prossimo obiettivo: i vestiti.
Cazzo, sono in valigia! È nell'armadio.
Molto lentamente vado all'armadio.

Il pavimento ad ogni mio passo scricchiola.
Molto lentamente arrivo all'armadio, lo apro e apro la valigia.
Le cerniere della valigia fanno rumore. Fantastico.

Claire si muove.
Il mio cuore batte all'impazzata.
Sta mormorando qualche parola incomprensibile.
Probabilmente sta sognando.
Ad un certo punto si alza, si strofina gli occhi e li apre.

Mi guarda in modo interrogativo.
Piega la testa da un lato e dice <<Sarah sei tu?>>
Il tono della sua voce è alto. Troppo alto.
<<Si sono io!>> dico sottovoce <<e ora torna a dormire>> le ordino.
<<Perché sei lì?>> chiede con la sua curiosità. Solita impicciona.

Per forza, è una bambina.

<<Shhhh, ti prego abbassa la voce>> la supplico.
<<La abbasso solo quando mi dici cosa ci fai lì>> dice, con un tono di sfida. Incrocia le braccia.
Solita testarda.

<<Ok, ok, mmm allora... >>inventa qualcosa, inventa qualcosa <<...stavo cercando gli assorbenti, sai quei così che userai anche tu quando sarai grande>> le dico.

Idea geniale, Sarah.

<<Uuuh... Che schifo>>

Rido. Mi alzo e vado verso di lei.
La spingo giù.

<<E ora torna a dormire>>
<<Perché>>

Che palle. Perché devo scappare con un ragazzo e devo tradire la fiducia dei miei genitori, ecco perché!

Quegli Occhi Color Destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora