Io ho un'ascia

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Aleideen e Viktor stavano seduti al tavolo di un bar, giocando a poker con altri due.

Brutta razza i nani, Viktor non li sopportava, erano personaggi falsi, meschini e puzzolenti, con quelle loro lunghe barbe incolte, pronti sempre a ricorrere all'ascia per risolvere ogni tipo di situazione. Mica come lui che era povero in canna e come arma aveva solo un merdaliso, pregiatissima rarità tra i fioridimmerda, con il quale minacciava l'olfatto delle sue vittime.

Quella partita però era importante per l'orco. Uno dei due nani si era appena giocato la propria ascia e Viktor la bramava.

Sudava, nutriva speranze nella sua compagna anche se di solito non si fidava dei pellerosa. Si erano giocati tutte le loro monete e, se avessero perso, aveva già in servo un peto così potente che avrebbe steso tutti in quel bar, persino il merdaliso sarebbe appassito.

- Va bene. - Disse quella sgnacchera di Aleideen storcendo il naso, percependo l'agitazione e il disturbo intestinale dell'orco.

- Basta peteggiare, orco. È il momento della verità. La vita di qualcuno qui sta per cambiare. Viktor?

L'orco mostrò le carte.

- Niente. NanoNano? -

Altre carte vennero messe sul tavolo.

- Niente. - NanoNanoNano? - Aleideen si rivolse poi al secondo nano che, con orgoglio, mostrò due coppie. - Oh, due coppie.. Scusa tanto Vicktor. -

- Che scusa, la mia ascia! - Viktor si alzò in piedi pronto a sganciare.

- Scusa tanto, non rivedrai quell'orchessa di tua madre per un bel po' di tempo.. Perché noi ce ne andiamo in Urtunca! Full, ragazzi! -

Viktor afferrò con tutte e due le mani l'ascia e, preso dall'euforia, iniziò a spaccare tutto quello che gli stava intorno, anche i nani, soprattutto i nani.

Aleideen saltellava per la gioia in mezzo a tutto quel sangue e a quella puzza, non si accorse nemmeno del casino che l'orco stava facendo in quel bar.

- Torno a casa! Avete capito? Vado in Urtunca! - Urlava la bionda mentre le gocce di sangue di quei poveri nani, sventrati dall'ascia di Viktor, le schizzavano in viso come pioggia.

- No, amica. Il Puttanic va in Urtunca, fra cinque minuti. - Il barista guardava la scena schifato da dietro il bancone, cercando di trattenersi dal rimettere il cenone di Natale di cinque anni prima.

- Oh, merda, Viktor. Muoviamoci! -

L'orco non capiva, muoversi per cosa? Aveva la sua ascia, non era quella la vincita della partita?

- Qui, qui! Qui, dai! Sta per cominciare il grande viaggio! Siamo due perfetti damerini! Siamo praticamente dei maledetti reali, orco mio! - Aleideen sbraitava mentre correva tra la folla ricoperta di sangue, sporcando chiunque sfiorasse. Per non parlare poi di Viktor che, correndo con l'ascia in mano, decapitava distrattamente chiunque.

- Oh! Aspettate! Aspettate! Siamo passeggeri! Siamo passeggeri. - Aleideen mostrò i biglietti all'uomo che stava sulla porta di accesso al Puttanic.

- Avete fatto la fila per il controllo sanitario? -

Solo in quel momento si rese conto di essere sporca di sangue così, disse la prima cosa che le venne in mente. - Si abbiamo fatto anche l'esame del sangue, non vede? Comunque, noi non abbiamo i pidocchi. Siamo Urtunchi, tutti e due. -

L'uomo fissò perplesso l'orco con l'ascia sporca di sangue e preferì no fare altre domande. - Bene, salite a bordo. -

// Inserisco qui i nomi dei giudici spero vada bene ;) Rael83 cat_79 kaname125 e
Mi dispiace naghree xD insomma.. Dovevo.. E lo sai xD //

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