Ormai le cose in casa, non vanno più bene. Mamma che lavora dalla mattina alla sera per mantenere la famiglia, papà che beve e la tradisce, mio fratello Daniele che studia a Roma non può fare nulla per aiutarci, mia sorella Tania neppure perché lei vive a Oslo...
Mi sveglio la mattina circa verso le 06.00, mi vesto, faccio colazione mi lavo i denti e alle 06.35 passa il bus vicino a casa mia, bus che mi porta davanti a scuola, il liceo linguistico di un piccolo paese in Lombardia, proprio al confine con la Svizzera.
Dopo le mie ore di scuola, torno a casa, faccio i compiti e vado ad aiutare nel bar vicino casa, così da guadagnarmi quei pochi, pochissimi soldi per prendere uno snack o una bevanda a scuola, alle 17.30 finisco nel bar e torno a casa, e vedo l'ultima delle cose che vorrei vedere, papà ubriaco con un altra donna e mamma che invece non c'è, è a lavoro.
Tutti i giorni così, stessa identica cosa.
Poi penso a Paulo, il mio idolo e mi torna seppur per breve tempo, il sorriso. Quando penso a lui, è come se tutto si risolvesse, mi fa stare bene pur essendo lontano.
Poi, le mie giornate migliori di quelle peggiori sono quelle quando gioca la Juve, che torno a casa, ignoro papà e guardo la partita dimenticandomi tutto, di tutto lo schifo che ho intorno.
Non ho una migliore amica, io ho bisogno di una migliore amica che mi accompagni allo stadio, che mi faccia compagnia quando penso a Paulo, insomma una che mi capisca. Questa ancora non l'ho trovata...