Paulo mi propone di entrare negli spogliatoi, ma io mi rifiuto, non ci tengo a vedere gente nuda o in mutande.
Aspetto seduta sulla panchina, esce lui dallo spogliatoio, con la divisa d'allenamento e i capelli bagnati che li ricadono sugli occhi, mi mette una mano dietro la schiena e dice: "Andiamo!"
Arriviamo a bordo campo dove c'è Allegri che parla con un altro signore, forse il preparatore del nostro grande Gigi, oppure non ne ho idea.
Ci raggiunge appunto il mister che mi chiede: "Piacere Massimiliano...tu?" Io sorrido e dico: "Piacere, Veronica" poi si avvicina quel signore che pensavo fosse il preparatore di Gigi, mi porge pure lui la mano e dice: "Ciao, io sono Alessandro il medico sportivo della squadra..." Ricambio e poi mi siedo in panchina accanto al mister ed il secondo allenatore.Il mister fischia e tutti si riuniscono intorno a lui, poi sgranchisce la voce e dice: "Allora ragazzi, l'allenamento è terminato, ci vediamo oggi alle 14.30!" Fanno tutti cenno di "si" con la testa e si dirigono verso lo spogliatoio, tutti tranne Paulo che prende un pallone ed inizia a palleggiare, poi tira di testa ed il pallone arriva davanti ai miei piedi, inizio a palleggiare pure io e poi passo il pallone ad Allegri, seguo Paulo che però non entra nello spogliatoio ma rimane seduto vicino alla porta, io lo guardo stranita e chiedo: "Ma come mai non entri?" Lui mi sorride e dice con quella meravigliosa voce: "Aspetto che escono tutti, così puoi entrare pure tu..." Io sorrido e dico: "Tranquillo, se hai fretta entra eh!" Lui fa cenno di "no" con la testa e poi mi fa segno di sedermi accanto a lui, mi siedo ed appoggio la testa sulla sua spalla.
Dopo circa venti minuti, lo spogliatoio si svuota ed entriamo io e Paulo. Mi dice di sedermi su una panchina, lui prende un asciugamano, se lo stringe attorno alla vita e si sfila le mutande in modo da non vederlo, io rimango incantata a guardare il suo fisico che è ancor più bello che in foto, poi lui prende lo shampoo e va in doccia.
Circa dopo cinque minuti spunta lui, tutto bagnato, che mi chiede di portarli le pantofole, io le prendo e gliele porto subito, mette le ciabatte e poi viene a vestirsi.