Capitolo 1.

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Finalmente mi guardo allo specchio e, dopo tanto tempo, quello che vedo mi piace. Indosso un tubino stretto e corto con degli accessori dorati, un paio di vertiginose décolleté nere ed un copri spalle ricamato bianco abbinato con la borsetta. I capelli lisciati ad arte ed il trucco pesante sugli occhi mi fanno sembrare più grande, ma anche più sicura di me.

"Ma sei meravigliosa!" esclama zia Brit, osservando il suo capolavoro.

"Grazie" sorrido fiera di quello che sembro.

Già, quello che sembro.
Questa non sono io, tutti questi bracciali, i tacchi scomodi ed il vestito che non veste non fanno parte di me... Ma dovranno entrare nella mia vita, perché ormai non posso essere più la solita Kim.

"Kimberly, per favore, lasciati guardare" squittisce mia madre.

"Eccomi" arranco fino alla camera accanto per lasciarmi guardare "sono pronta per la festa!"

"Ehy, non bere quello che ti offrono, non fumare, non restare da sola con qualche ragazzo.." mi raccomanda zia Brit.

"E nel caso, usa il preservativo" ride mamma.

Lancio un ultima occhiata alla mia immagine riflessa nello specchio, possibile che non essere me sia così bello? Magari stasera nessuno ricorderà del mio essere un disastro come ragazza, del mio essere così.. Così poco femminile. Potrei perfino essere baciata, qualcuno potrebbe dirmi che sono bella!

"Fa' presto cara, Stefany è giù che ti aspetta" mi informa zia Brit.

"Credo dovrà aspettare molto, non sarà facile scendere le scale sui trampoli" rido.

Oggi sarà diverso, stasera le cose andranno diversamente e non sarò quella che resta da sola alle feste.
A zia Brit ci è voluto un po per convincere mia madre a lasciarmi mettere "vestiti da diciassettenne" ed alla fine ce l'ha fatta. Credevo di adorare questo tipo di abiti, invece ora che li indosso credo di aver fatto una cazzata.

"Tu pensi troppo Kim" grida Stefany vedendomi uscire dal portone.

"Stasera no, stasera sarò una bionda stupida , ubriaca ed incapace di pensare" dico troppo in fretta.

La faccia di Stefany mi fa capire che il Kim-Filtro non va tolto.

"Io.. Intendevo dire.." bisbiglio, ma lei sorride all'istante e mi abbraccia.

"Sei bellissima tesoro, ma ti prego non togliere il Kim-Filtro" mi stringe.

Saliamo in auto entusiaste, impazienti di arrivare alla festa di Jim.
Stefany guida come se fossimo su una pista da corsa e per l'ennesima volta maledico il vestito, Perché ora come ora vorrei solo sporgermi dal finestrino e gridare al mondo che mi sento bella.

"So che sei impaziente di toglierti quel coso di dosso Kim, ma credimi sei bellissima. Una volta li questo diventerà il tuo abito preferito!" sorride.

"È una festa Stef, è tutto okay... Ci vado di solito alle feste!" sbuffo.

"Si.. Ma.. Ogni volta che torniamo a casa tu hai gli occhi spenti" bisbiglia.

È perché sono sempre invisibile Stef! Vorrei gridarle in faccia ma mi limito a guardare fuori dal finestrino.
Farle pesare il suo essere bellissima, finissima, popolarissima non sarebbe giusto, proprio come questa mia insensata gelosia.

Stefany parcheggia di fronte un enorme villa piena di gente.
Questa non è la nostra 'classica festa',ecco perché era così preoccupata.

"Ti avevo detto che Jim era un tantino più grande di noi, vero?" forza un sorriso.

"No" rido "non me lo avevi detto"

"Oh, beh, ha 26 anni" sorride, ma il suo sorriso si spegne quando nota la mia espressione.

"Cosa dirà di questo mia madre?!" grido.

"Glie l'ho detto" biascica " mi ha raccomandato di non dividerci ma ha acconsentito"

Ecco il perché delle raccomandazioni di zia Brit.

"Ragazze" una voce maschile ci chiama.

"È lui, sii buona, appena vuoi andare via, ce ne andiamo.. Lo giuro" bisbiglia.

Eh beh, mi fido.

"Ciao, piacere Kim" mi presento.

"Jim, piacere mio" dice guardandomi.

Che sensazione di.. Disgusto.

"Stef" la abbraccia e lei arrossisce.

Una volta dentro è peggio di quanto immaginassi, ora si che vorrei essere invisibile. Un branco di ragazzi ubriachi non ci toglie gli occhi dal sedere e , a differenza mia, Stef si lascia guardare sculettando di più quando passa accanto a loro.
Posso andare via anche ora?
La musica è assordante, ma non mi dispiace perché nell'aria ci sono le note di 'Just give me a reason' di Pink ed io seriamente non trovo la ragione per cui stasera sono qui.

"Kim, i miei amici sono li, se vuoi avere qualcuno della tua età" Jim mi posa la mano sulla spalla.

"Lei ha la mia età" Si indigna Stef.

"Scusate" alza le mani lui, in segno di resa "sembri più grande"

Gli sorrido, senza dir nulla, il Kim-Filtro ancora non funziona bene e non voglio rovinare la serata a Stef.

"O-okay" biascica lui " li ci sono un paio di ragazzi della vostra età, ma attenzione sono tori in cerca di una vacca"

"Seh, le madri" il Kim-Filtro è andato, non immagino come sarà dopo aver bevuto.

"Mhh, con il tuo atteggiamento potresti tornare a casa con le mutande Kim, ottimo" ride Jim.

Non mi applico a capire cosa fosse, se un suggerimento o del sarcasmo.. Ma vabè ci avviciniamo ai ragazzi della nostra età, o meglio, io mi avvicino.
A pochi passi dal gruppetto Stef e Jim cambiano strada e mi dicono di aspettarli li.

Mi siedo su una sedia di legno , facendo attenzione a non tirare troppo su il vestito quando noto una rossa più nuda di me avvicinarsi.

"Vuoi della birra?" mi chiede porgendomi il suo bicchiere.

"No, non la vuole. Vero Kimberly?" il suono della sua voce mi fa rabbrividire.

"Ehm, no, io.. Grazie cara ma preferirei prima mangiare qualcosa" le sorrido.

"Vabè" sorride andando via.

"Non berrai neppure dopo mangiato" mi prende per un braccio e mi alza dalla sedia " non berrai nulla qui dentro"

"Ma io sono venuta per la birra" mugolo avvicinandomi.

"Non funziona Kim" ride lui.

Ed io mi sento un po delusa, perché ero convinta che il mio abbigliamento avrebbe contribuito a far fare agli uomini tutto ciò di cui avevo voglia.
Ma lui non è un uomo qualunque,lui è Dylan, e nessun vestito succinto può abbindolarlo.

"Dai, vieni con me" mi tira verso di lui lasciando che il suo profumo mi inebri.

"Mamma dice di non restare sola con i ragazzi in assenza di preservativi" rido.

"Dov'è Vins?" chiede serio.

"Non c'è" rispondo seccata.

"Vieni con me prima che spacchi la faccia a quello stronzo sul divano nero" stringe la presa sul mio braccio.

Un Amore RubatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora