He's Niall my little brother

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ZOE'S POV.

"E con questo abbiamo finito'' si rivolse a me Mary, la governante della casa dei miei genitori, dopo aver spostato dalla macchina alla cucina la grande spesa fatta per la cena di questa sera. La grande cena, in casa mia non si parlava d'altro da dieci giorni, ovvero da quando eravamo arrivate io e Jill.

"Mary, ti serve una mano per preparare la cena?'' le chiesi.

"Oh no signorina, non si preoccupi, ha già fatto tanto e poi...'' si fermò interrotta dall'arrivo di qualcuno.

"Zoe, sei ancora così, Greg e la sua famiglia arriveranno tra meno di due ore, su vatti a preparare, ho già scelto io cosa indosserai'' eccola, la donna di ghiaccio, Christie Moore alias mia madre.

Rivolsi uno sguardo di scuse a Mary che ricambiò con un sorriso amorevole e pronunciando un "Si mamma '' mi diressi nella mia stanza.
Entrai e notai il vestito che aveva preparato un vestito blu abbastanza aderente che arrivava fino al ginocchio e con le maniche corte di Chanel, l'unica cosa in cui non peccava mia madre era il buon gusto in fatto di vestiti.

Mi diressi nel mio bagno personale e iniziai a far riempire la vasca per godermi un bagno caldo.
Entrai nella vasca e mi lasciai andare ai miei pensieri, faceva uno strano effetto essere in questa casa dopo quattro anni, la piccola Zoe Moore trasferitasi a Londra con la sorella che doveva iniziare l'università, ragazza instabile mai andata d'accordo con i genitori, i ricchissimi avvocati di Mullingar, Christie e John Moore, ma in particolare con la madre, il generale irlandese della famiglia, donna che ama avere tutto sotto controllo, impegnata nel lavoro fredda e con poco tempo da dedicare alla famiglia, soprattutto alla sua secondo genita che vedeva e tutt'ora continua a vedere così diversa da lei da non volerla accettare e cercare costantemente di cambiarla.

Da bambina avevo qualche chilo in più del dovuto, ero leggermente in sovrappeso, così, mia madre all'età di tredici anni mi mise a dieta, era uno strazio dover mangiare solo verdure bollite mentre gli altri ragazzini mangiavano liberamente. Dopo poco delle ragazzine a scuola iniziarono a prendermi in giro per i miei chili che nonostante la dieta non erano calati e così iniziai a vomitare tutto quello che mangiavo, divenni bulimica, ma riuscì a perdere quei fastidiosi chili, per la gioia di mia madre, che finalmente mi guardava con occhi diversi. Dopo due anni mia sorella, in partenza per Londra, se ne accorse e non potette fare a meno di fare le valige sia per me che per lei e portarmi con se, per farmi cambiare aria, nonostante i miei genitori non fossero d'accordo, cercando di convincerli dicendogli che lì avrei potuto trovare più opportunità per il mio futuro. Le devo molto è stata la mia ancora di salvezza, una volta a Londra mi portò da un nutrizionista e con il tempo riuscì ad uscire dalla malattia anche grazie al fatto di aver trovato in poco tempo delle vere amiche. Credo che senza di lei non ce l'avrei mai fatta ed è solo per ripagarla che ho deciso di ritornare per tre mesi a Mullingar, per preparare il suo matrimonio con il resto della "famiglia'' se così si può definire.

A risvegliarmi dai miei pensieri fu proprio Jill.

"Dai esci dalla vasca mollusco che ti sistemo i capelli e il trucco '' apparve sulla soglia della porta mia sorella in tutto il suo splendore con dei boccoli castani e un vestito color avorio simile al mio.

" Dammi il tempo di asciugarmi boss'' le risposi provocando la sua risata.

"Dieci minuti, signorina Moore non uno di più, non uno di meno '' mi rispose uscendo dal bagno.

Uscì dalla vasca e dopo essermi vestita mi asciugai, puntuale come un orologio svizzero mia sorella fece capolino nella mia stanza e mi aiutò a prepararmi.

"Ecco ho finito principessa'' mi disse mia sorella.

Mi diressi allo specchio e non potevo credere ai miei occhi, avevo un trucco leggero e i miei boccoli neri erano stati definiti dal lavoro fatto con il ferro di mia sorella e l'abito scelto da mia madre mi stava abbastanza bene nonostante tutto, mi piacevo.

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