CLAIRE’S POV.
“Carote, insalata, pomodori…”.
Sono queste le voci che si alternano al mercato di Santorini, sono qui da due settimane ormai e tutti qui mi conoscono come l’ Inglesina, è una cittadina particolare, oltre ai turisti, l’ isola è piena di persone che si conoscono tutte le une con le altre, inoltre vengo ospitata da una coppia di veterani del posto, la signora Aris e il marito Petro.
Ed era stata proprio la prima a chiedermi la cortesia di scendere in paese a prendere della frutta.
Mi diressi verso il banco della frutta, iniziai ad ammirare il bellissimo bancone che avevo davanti, era vita, pieno di colori, dal verde della verdura al rosso aranciato delle pesche, solo in quel momento mi ricordai di avere la mia macchina fotografica appesa al collo, così velocemente rubai degli scatti immortalando anche il signor Dimitri che accorgendosene mi disse scherzando:
“Clara vuoi solo che ti faccio da modello o prendi qualcosa?”.
Non potei fare a meno di sorridere.
“Mi dia sei pesche, un po’ di more e qualche albicocca Dimitri” gli risposi.
Mentre l’uomo mi serviva, avevo allungato la mano verso un albicocca, ma prima di afferrarla per sentirne il buonissimo odore, che mi ricordava i lunghi capelli di mia madre la mia mano si scontro con un'altra.
“Scusami” dicemmo all’unisono io e colui che alzando lo sguardo identificai come un ragazzo circa della mia età, alto fisico scolpito messo in risalto da una maglietta piuttosto stretta, capelli che si alzavano in un corto ciuffo e occhi di un castano molto caldo, era davvero bello.
“Tieni è tua” mi disse il ragazzo porgendomi il frutto.
“No, tranquillo prendilo pure” gli risposi totalmente imbarazzata dal suo sguardo.
Sorrise e si tenne il frutto, non potevo fare a meno di osservarlo la pelle chiara, quegli occhi castani come i capelli e quella strana voglia sul collo, morivo dalla voglia di fargli una foto, sicuramente sarebbe stato un ottimo soggetto da fotografare, ma a interrompere i miei pensieri fu il signor Dimitri.
“Ecco a te Clara e salutami quei due vecchi di Petro e Aris” mi disse porgendomi le buste.
“Sarà fatto, a presto Dimitri” gli risposi un po’ affaticata dal peso dei sacchetti e iniziando a camminare.
“Ti serve una mano?” mi chiese il ragazzo di prima seguendomi.
“Oh no grazie davvero, non devo andare molto lontano” gli risposi.
“Ci tengo e poi non ho molto da fare, comunque io sono Liam” mi disse.
“Claire, anche se come avrai sentito qui si sono fissati a chiamarmi Clara” dissi solamente, in quanto non potevamo scambiarci le mani perché le mie erano occupate.
Ma quando finì la frase lasciai che Liam prendesse una delle due buste tra le mani. Nel passargliela il suo braccio si scontrò con la mia mano, facendomi arrossire.
“Claire, sei inglese giusto?” mi chiese.
“Si, anche tu suppongo” gli dissi. Il mio comportamento era piuttosto tranquillo cosa molto strana considerando la mia totale timidezza ma Liam sapeva mettermi a mio agio.
“E cosa ci fai qui? Se non sono troppo indiscreto” mi chiese.
“Ho deciso di passare qui tutta l’estate, vivo a Londra e mi piace ma è tutto così grigio, qui ci sono colori e felicità, mi sono innamorata di questo posto dopo che Aris la signora che mi ospita, una vecchia amica di famiglia, mi ha telefonato e mi ha proposto questa vacanza e sono subito andata a cercare delle immagini su internet” gli risposi sorridendo e iniziando a salire dei gradini per dirigerci sulla collina dove vi era la casa in cui venivo ospitata.
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Summer Love
FanfictionNew York-Mullingar-Ibiza-SanTorini-Parigi Cinque posti diversi per cinque amiche che separandosi vivranno un' estate diversa, la loro estate.