Nonostante i mesi seguenti passati assieme per i ragazzi era dura, ogni volta che le rivolgevano la parola si sentivano a disagio: non sapendo come comportarsi, provavano a trattarla come una comune ragazza, ma le vecchie abitudini erano dure a morire. L'unico che pareva non dare tanto peso alla cosa era Tommy.
-Alex- sussurò all'orecchio di lei Tommy una mattinata gelida, il calore che gli uscì dalle labbra si trasformò in un brivido che le percorse la schiena.
-Buongiorno Tommy- si girò adirata, quel saluto non le piacque affatto- ti vedo molto energico-
In risposta le fece occhiolino -indovinato- gli si illuminarono gli occhi dalla gioia -mia madre mi ha promesso che questo pomeriggio passerà davanti alla mia pasticceria preferita e mi comprerà dei dolcetti-.
Fin da piccolo amava i dolci, nella mente di Alex balenò un vecchio ricordo di quando la invitò a casa sua per giocare: la madre aveva comprato dei pasticcini per l'occasione e, per fare bella figura dinnanzi alla bambina, mentì a tal proposito, dicendo che li aveva preparati lei.
Lo sguardo che aveva da piccolo di fronte a quei pasticcini non era cambiato nonostante tutti quegli anni, anche solo il pensiero lo rendeva felice e questo rallegrò la giornata dell'amica.
Quella mattina arrivò a scuola in fretta e furia perché la sera prima aveva dimenticato di impostare la sveglia nuova che suo padre le aveva comprato causando così l'ira di sua madre che l'aveva svegliata lamentandosi del fatto che toccava sempre a lei farlo. Alex la ignorò completamente, essendo una sua azione abituale, si era preparata il più velocemente possibile per sgattaiolare fuori di casa per evitare di esser nuovamente sgridata da un insegnante.
Quando scoprì che faceva più freddo di quanto avesse pensato e che non era affatto in ritardo il suo umore calò drasticamente.
Aveva messo una camicia a quadri abbastanza pesante ma non bastava per riscaldarla, avrebbe tanto voluto esser in un manga che aveva letto non molto tempo prima: il ragazzo della protagonista le aveva prestato il suo giubbotto vedendola infreddolita. La scena era scontata secondo lei ma allo stesso tempo dolce.
Rifletteva sui personaggi nei pochi manga sul genere amoroso che aveva letto e non fece più caso al freddo ma a qualcosa che le appesantiva la testa.
Alzò lo sguardo per vedere Tommy che si era appoggiato sul suo capo tenendola stretta in un abbraccio.
-Che stai facendo?- le diventarono le guance rosse.
-Ti riscaldo! Sembravi infreddolita-
Quel gesto così disinvolto e spontaneo la resero felice ma altrettanto imbarazzata.
-Puoi lasciarmi adesso-
-Ma hai un buon odore, è molto dolce- strinse la presa facendola avvampare. La sua pazienza aveva un limite, la campanella lo salvò da una brutta fine ma le restò affianco per sentire ancora il buon profumo che emanava.
-Come mai è la prima volta che lo sento?- avvicinò il banco per starle vicino.
-Ho cambiato shampoo- lo fulminò un paio di volte durante la prima ora di lezione che cercava di seguire.
-Che shampoo?- la seguiva come un cagnolino, solo che la cosa le dava particolarmente fastidio. Erano vicini alla classe di Pietro quando videro Andrea interagire con una ragazza piccola di statura e dall'aria molto dolce: presi dalla curiosità si fermarono ad origliare.
-Ultimamente passi molto tempo con un'altra, è la tua ragazza?- lei spostò i suoi lunghi capelli neri da un lato facendo un broncio adorabile.
-No no, lei è solo una mia vecchia amica- sembrava molto imbarazzato dal tono di voce.
-Ti piace?- si poteva sentire una leggera nota di disprezzo e un leggero cambiamento sul suo volto, Andrea scosse la testa deciso.
-No, voglio dire... è come una sorella- quelle parole rassicurarono la ragazza solo per un breve momento.
-La trovi più carina di me?-
Lui le diede qualche pacca affettuosa sulla testa iniziando a ridere -Tu sei molto più carina e femminile.
Alex schioccò la lingua in segno di disappunto, estremamente infastidita dalla situazione.
I due si girarono verso il suono e Andrea sgranò gli occhi dalla sorpresa.
-Andiamo Tommy- Alex afferrò la mano di quest'ultimo che era rimasto imbambolato ad osservare tutto il tempo.
Lo trascinò in classe, prese un quadernino nero da dentro lo zaino e iniziò a scrivere il nome di Andrea.
-Scemo. E' solo uno scemo, non lo sopporto- blaterò la ragazza innervosita.
Il ragazzo, che l'aveva fissata per tutto il tempo, si era messo davanti al suo banco per guardarla meglio in faccia -Ti piace Andrea?-.
Dalla rabbia si alzò di scatto facendolo sobbalzare -Tutt'altro! Secondo quell'idiota io sarei poco femminile eh? Ma come si permette!-.
Passò un minuto di silenzio, la lezione iniziò e non parlarono più di quella faccenda.
Prima di tornare a casa Tommy le si avvicinò per sentire di nuovo il suo profumo -domani ti porterò un dolcetto, promesso! E devi dirmi che shampoo usi- ma la amica lo ignorò completamente, tenendo ancora il muso.
Tornato a casa il buon umore del ragazzo calò leggermente quando trovò sul tavolo della cucina un biglietto della madre, dispiaciuta del fatto che non aveva fatto in tempo a prendergli nessun dolce per via del lavoro.
Tommy sbuffò: non era la prima volta che succedeva.
Aveva promesso ad Alex che le avrebbe portato un dolce, nonostante lei si fosse mostrata contraria e lui era ben deciso a farle un piccolo regalo quindi cercò su internet qualche ricetta.
Quando non c'era nessuno in casa gli piaceva provare a cucinare qualcosa di nuovo ma non aveva mai avuto l'occasione di fare assaggiare una sua creazione a qualcuno. Sarebbe stata la prima volta, al solo pensiero di vederla sorridere lo rese felice.
Si mise ai fornelli ancora prima di rendersene conto con l'idea di prepararle delle praline al cioccolato. La parte più difficile fu dare al cioccolato una forma tonda ma il risultato non era male, forse qualche piccola differenza gli uni dagli altri ma non gli importava, aveva dato il meglio di sé.
Sistemò tutto prima del rientro di qualche familiare, mise le praline in un sacchetto trasparente, lo legò con un nastrino colorato e se lo portò fino in camera per evitare che qualcuno mangiasse il contenuto.
Poco prima di andare a dormire gli venne in mente il volto di Alex arrabbiata, una risata leggera gli uscì insieme a un sorriso. Solo in quel momento si rese conto che qualcosa stava cambiando.
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4 vs 1
RomanceQuesta storia è un reverse harem. L'immagine che ho scelto per la ragazza è ironica perché è un maschio. Ringrazio @MangaholicGirl per avermi sostenuta e aiutata in questa storia nonostante io non la finisca a causa della mia pigrizia.