I giorni di Mika trascorrevano con il nervosismo e la paura che poi lo avrebbero mangiato pian piano visto che il ragazzo dai capelli lunghi aveva iniziato a tagliarsi e a vomitare tutto ciò che mangiava. Sapeva che queste azioni non si dovevano fare ma si sentiva un errore, forse era meglio che non nasceva, pensava. Provava un dolore enorme a causa del caos creato da suo padre anzi lui lo chiamava "lo stronzo". Viveva in un inferno rosso, rosso come il sangue che usciva dalle ferite che si procurava con le unghie o piccoli oggetti affilati e taglienti. Per vomitare ciò che aveva mangiato si chiudeva nel bagno e vomitava nel wc, mentre compieva quell'azione piangeva ed i suoi occhi diventavano gonfi e rossi. Per colpa dello "stronzo" Mika non riusciva a relazionarsi con i suoi coetanei. Con l'inizio del liceo, Mika si isolava visto che i suoi compagni di classe lo prendevano in giro perché era timido e un po' in carne. In 4 anni di liceo però Giusy, quella ragazza che diventerà la sua migliore amica lo aiuterà molto ad essere più forte. Se Mika era triste, Giusy si avvicinava e gli faceva un sorrisone che lo tirava su di morale. Un giorno però a scuola, stavano in palestra per fare educazione fisica e Mika si sentiva a pezzi, infatti Giusy si avvicina per chiedergli perché aveva il muso lungo ma niente Mika non rispondeva allora ad un certo punto il ragazzo urla: MI SENTO SOLA! Allora la sua migliore amica gli risponde subito che lei non era sola perché c'era lei! Da quel giorno Mika si sentiva meglio, si sentiva più forte. La sua migliore amica lo ascoltava, lei c'era per qualsiasi cosa, tanto che poi Mika gli racconterà dello "stronzo" e allora lei da quel giorno diventa molto più presente tanto che durante le vacanze gli chiede come va con quel familiare allontanato da lui. Mika si sentiva meglio ma nascondeva in sé un segreto importante: Mika era una ragazza di nome Marika ma lui sapeva di essere nato nel corpo sbagliato. Non avrebbe mai detto a nessun familiare o amico di essere transgender perché sarebbe stato ripudiato. Per avere dei consigli sulla sessualità delle volte scriveva su un gruppo composto da LGBT su Facebook, visto che li non lo avrebbe insultato o umiliato. Per la sua sessualità Mika piangeva spesso di sera nel letto. Mika rispecchiava molto la sua personalità nel modo di vestirsi, visto che indossava solo pantaloni, jeans, felpe, T-Shirt e gilet, odiava i vestitini, le gonne e il colore rosa. Una cosa che amava fare era giocare a calcio ma giocava solo a scuola con un compagno di classe e altri ragazzi di un'altra classe. Mika quando giocava a calcio si sentiva una persona nuova, era sempre stra-felice anche perché quando giocava nessuno diceva che ci fa una ragazza in campo anzi esultano tutti insieme per i goal messi a fine. Anche se Mika non parlava con nessuno della sessualità delle volte comprava dei manga Soft Yaoi per capire meglio il bene e l'amore che c'è tra 2 persone dello stesso sesso; visto che Mika voleva fare l'operazione per cambiare sesso perché comunque diventando poi fisicamente uomo avrebbe amato a sua volta un altro uomo. Lesse un manga dove uno dei protagonisti voleva cambiare sesso ma quel manga fu solo una coincidenza visto che glielo aveva consigliato la sua rivenditrice però alla fine a Mika quel manga è piaciuto moltissimo.
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MK, un ragazzo che voleva capire la sua identità
General FictionStoria di un piccolo leone transgender !