Capitolo 11

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Nora guarda lo schermo. Va di fretta, deve uscire e  ancora non ha finito di truccarsi. Era in bagno prima che un'idea malsana le venisse in testa. Gino ha lasciato la sua camera da poco. Da quando è tornato dal fronte è strano. E' diverso. Non meno gentile, non meno altruista, non meno presente del solito. Neanche meno scontroso, pungente e musone. E' sempre tutto questo ma in un modo diverso. Nora sa che fare il soldato comporta un stress psicologico infinito, ma non riesce a togliersi una strana sensazione da dosso. Una sensazione che dal bagno l'ha portata lì. seduta alla sua scrivania, dopo una bellissimo pomeriggio tra le lenzuola con il suo uomo, a ficcanasare. Dopotutto solo una sguardo che male può fare? Mica è colpa sua se il pc è impostato per memorizzare le password. Senza molto pensarci ha cliccato l'iconcina a forma di fumetto. ed ora  è incollata con gli occhi a quelle frasi al pc. Sposta lo sguardo per un secondo fissando la parete difronte a lei. Forse si sta sbagliando. Riguarda il pc. No non si sta sbagliando.  "Nora muoviti o faremo tardi!" Le urla la madre dal piano di sotto. La sente che inizia a salire i gradini. le sembra di vivere uno strano incubo. Prende il telefono e fa delle foto allo schermo. Quando sua madre si affaccia dalla porta ha già chiuso  la pagina e messo i il telefono in tasca. 

"Che fai con un occhio truccato e un altro no?!" 

                                                                                             *

 Nora è in macchina con Esse. Stanno andando a ballare in un locale fuori mano. Stanno percorrendo strade in periferia in mezzo ai campi da mezz'ora buona. Non ne ha per niente voglia. Sono state due settimane di fuoco. Dicono  Aprile sia il mese della rinascita. Lei si sente morta invece. Esse guida senza parlare troppo. Nemmeno lei sembra aver tanta voglia di andare a ballare, è un mese che sembra sempre con la testa da un'altra parte.  Ormai sono due settimane che ha un pensiero fisso. due settimane che si sente stanca e nervosa per tutto. 

"Non abbiamo proprio voglia stasera eh?" E' Esse a rompere il silenzio. Nora guarda l'amica e annuisce. "Come va con Gino? Contenta che è tornato?" Nora la guarda. Prima che le lacrime incomincio a scendere, tira su sul naso e allunga la mano nella borsa. Esse frena al semaforo e guarda sorridente l'amica aspettando una risposta. Nora le porge il telefono "così va". Esse lo prende controllando che non sia scattato il verde. Tutto il fondotinta sembra scomparire dalla faccia di Esse. Nora apre il finestrino sperando che un po' d'aria fresca le impedisca di piangere.

" chi è sta Marisa che gli manda "baci bollenti"....ma sopratutto quale persona sana di mente scrive "ti mando baci bollenti"?" 

"Non lo so. Ho fatto delle ricerche sul suo profilo. E' una che vive nello stesso paesino dove lui va per il servizio. E' più piccola di noi di qualche anno, dovrebbe andare ancora al liceo..."

Esse sfoglia la galleria e trova le altre foto. Dall'iconcina in alto si vede una bella ragazza in un costume succinto. 

"Bè il resto della conversazione non è proprio terribile...cioè lei un po' lasciva ma niente che confermi che ci sia stato qualcosa!" 

"Esse, BACI BOLLENTI?? Ma su per favore!!"  

"Ma è Gino. Cioè ha tanti difetti, ma dopo 5 anni di relazione non ti farebbe mai una cosa del genere con una troietta da quattro soldi?" 

Nora non nasconde più le lacrime. E' rossa in viso per la rabbia. incomincia a singhiozzare. prende la fedina dalla sua mano sinistra e la scaraventa fuori dal finestrino nel buio, con un Vaffanculo che fa girare tutti i passeggeri nell'altra macchina.

"NORA" esclama Esse. Scatta il verde. La macchina affianco sgomma via mentre Esse accosta, mette le quattro frecce e scende dalla macchina. Nora la guarda imbronciata come una bimba. 

Una stanza tutta per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora