Capitolo 12

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Esse fissa le piccole fiammette rosse e blu sulle candeline. Sono le uniche fonti di luci sul terrazzo. Sono veramente tante. Troppo forse. Nemmeno otto anni fa la notte del suo compleanno aveva dato il suo primo bacio. Al primo stronzo della lista. Un tipo conosciuto d'estate in un villaggio turistico che si era rivelato un grandissimo bastardo....fidanzato per giunta. Sono 22 candeline. Ma quando è passato tutto questo tempo? Lei dove era mentre la sua vita prendeva forma? Le sembra passata una era dalla maturità, dal liceo, dalle versioni di latino, dalla delusione per il grande amore adolescenziale. Eppure lei è sempre convinta di avere 18 anni. A volta quando le chiedono l'età si trova a doverci pensare su. "18...cioè 21". eppure lei rimugina sempre su le stesse cose. Le manca l'anima gemella. Quella che va cercando da quando a 13 anni e seguiva Dawson's Creek. Ma ora davanti a tutte queste candeline si chiede se davvero ne è valsa la pena fare la Joey Potter della situazione. Forse era meglio scegliere una Samantha Jones di Sex and the City come modello. Forse a quest'ora si saprebbe difendere meglio da questo leggero sobbalzo al petto che la tormenta. Forse ora lo stomaco sarebbe completamente rilassato e la mente lascerebbe andare questo pensiero fisso che la assilla. Forse ora spegnendo queste candeline non desidererebbe riaverlo qui, accanto a lei. Anche se è lui che ha sbagliato, anche se è lui che non la merita, anche se diceva di non essersene innamorata. Anche se, a dirla tutta, ci sta provando a fare la Samantha Jones. 

"Esse sta colando tutta la cera! Forza soffia!" Maty la guarda.

"Il desiderio Esse! Prima il desiderio!" le ricorda Ricky.

Esse guarda le sue amiche illuminate dai bagliori rossi delle fiamme. La guardano con attesa. Vivi sorride e le fa cenno "Soffia". 

Esse riguarda le candeline. Arrivata a questo punto della sua vita si chiede perché. Perché nessuno le ha insegnato ad amare. Ad amarsi. Perché le vite delle donne sono invase da tabù, da gonne vestitini e gambe accavallate, da padri impacciati, da grembiulini bianche da mantenere lindi, da lezioni su fiori pistilli e api da cui nessuno capisce niente, di congratulazioni per perdite di sangue, di reggiseni con ferretto che stringono il torace, di mutande scomode in mezzo alle chiappe,  di paura per la reputazione se vai con troppi e risulti una poco di buono, o se vai con troppo pochi e ti chiamano suora, di paura a girare per strada la sera da sola, di insulti per la tua guida perché " è da donna", di chili in più o di curve in meno, della paura di rimanere incinta troppo presto o di non rimanerlo mai, di nonne e mamme che si aspettano di vederti sistemata con un bravo uomo, di stalking seriale su tutti i social, di chiamate non ricevute, di messaggi non letti, di mail non inviate, di cronologie invase da "5 tecniche per capire cosa sta pensando veramente il tuo ragazzo" oppure "i 10 motivi per cui non richiama" o anche "come conquistarlo",  di pippe mentali, di sensi di colpa del tutto irrazionali, di film come  La verità è che non gli piaci abbastanza o Tutta colpa di Freud, di chili di gelato e cookies al cioccolato, di anni che passano con timore... Forse si sbaglia. Forse è solo lei a sentire il peso di tutto ciò. Forse il resto delle donne si fa meno pippe mentali e accetta quello che la vita gli riserva senza dolore, senza elucubrazioni. Forse lei è l'anormale. Lei e le sue amiche aggiungerebbe. Almeno una gioia in questo casino che è la vita. 

Riesce a sentire le note di "Come to me" alla radio. Ormai a furia di guardare le fiamme, le sono rimaste impresse sugli occhi. Alza lo sguardo un attimo e guarda le sue amiche sorridenti che aspettano solo che lei soffi ed esprima questo cazzo di desiderio. Ogni anno è lo stesso, escludendo una leggera defaillance al 21esimo dove ha sperato di rimanere single nella speranza di fregare il meccanismo per cui si avvera sempre il contrario di quello che desideri. Vivi le ammicca mentre Ricky sta facendo un video. Maty batte le mani guardando un po disgustata il tiramisù alla banana. Conny sta ancora cantando tanti auguri a te da capo.

 Nora le lancia un'occhiata "ti vuoi muovere? Non che abbia voglia di mangiare quella schifezza ma almeno il gelato lo vorrei gustare che ancora non si è completamente sciolto..."

Esse strizza gli occhi, esprime il desiderio, soffia. Si sentono solo le risate e gli applausi mentre sul terrazzo è tutto buio. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 29, 2016 ⏰

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