Prologo

349 9 0
                                    

Corre l'anno 1867,una delle umili domestiche della famiglia Connodey,Dana Chodovin, ha diciannove anni, fu venduta dalla sua famiglia per poche sterline.

Tutti la credevano matta...trannela sua amica Emilie,d'altronde erano cresciute insieme.

27 GENNAIO 1867

Pulivo la cenere della sera prima e intanto,mentre le mie mani ormai ruvide dal duro lavoro si impregnavano di quella scura polvere,Emilie,la mia cara amica lavava accuratamente le stoviglie.

Edith,il nostro capo,spalancò quella fredda porta di legno e entrò dicendo parole disgustose nei nostri confronti,come al solito d'altronde.Di rado si complimentava per un buon lavoro svolto.

<<Piccole scrofe!Più veloce!...ho una notizia da darvi>>disse urlando 

Restammo in silenzio,senza dire una parola,senza il minimo rumore del nostro respiro.

<<Dovrete accompagnare la signorina Mary al ricevimento di questa sera.La Lady vi ha confezionato degli abiti.>>concluse così 

✕Trovammo due splendidi abiti sui nostri letti,li indossammo,lì mi accorsi della bellezza così naturale di Emilie,con quel viso così dolce,pieno di particolari così impercettibili a occhio nudo,così docile ma allo stesso tempo piena di forze.

Io invece così orribile,avevo avuto un brutto carattere fin da bambina,e il buon Dio mi ha donato la mia "bellezza".Arrivò l'ora di scendere in carrozza,erano circa le sei del pomeriggio,Mary doveva compiere diciasette anni a Giugno di quest'anno,quindi la madre stava già provvedendo a trovarle un buon marito facoltoso,ma di sicuro nè la bellezza nè intelligenza le mancavano.

Quella sala,decorata da oro e dipinti di ogni genere,facevano pensare a un palazzo principesco,sarà molto vecchio probabilmente.Tutti cominciarono a ballare,ma non prima di un avviso di una donna che non avevo mai visto:

"Signori e Signore!Benvenuti!Siamo qui per festeggiare il ventesimo compleanno di mio figlio... Ser Carter Spencer!"disse a voce alta e lui...scese da quelle splendide scale.cercava una dama probabilmente infatti si avvicinò vicino a Mary,era la più bella in quella sala.Le domestiche o dame da compagnia non erano valutate,anche se noi non lo sembravamo,con quei abiti così scargianti e luccicanti.Ballò con quella dolce donzella per tre volte mentre io e la mia compagna ci annoiavamo a morte.

Ad un punto quasi morto della serata un ragazzo dagli occhi verdi come un prato in primavera e capelli biondi come il grano in fiore,si avvicinò a me porgendomi la mano.

<<Vuole darmi l'onore di questo ballo insieme a me?>>mi chiese con un sorriso...non dovevamo ballare con quei aristocratici,Mai!

Ma lo feci e mi sentii più leggera dell'aria ad ogni volteggio come se potesse togliermi ogni pensiero di questo mondo,come se tutti i problemi che mi stavo creando non avessero importanza,stavo candendo velocemente nella trappola tesa da quel ragazzo,ballare quella dolce armonia di suoni che venne interrotta in un millesimo di secondo dalla Lady che mi cacciò dalla casa davanti a tutti,sotto la pioggia.

Quel dolce gentiluomo mi difese,litigando con la mia Lady,per mia difesa.

Quella stessa notte venni picchiata da Edith e lasciata nella stalla della famiglia,durante  quel fervido inverno Scozzese,insieme a cavalli e bovini.La mattina dopo trovai la mia valigia sul letto.Mi avevano cacciata o...almeno credevo.



Spero vi piaccia,se sì sapete cosa fare :)

Falling FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora