Capitolo 9

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Vi consiglio vivamente la nuova storia di skywithBand5SOS, si chiama "Resta con me" è molto bella e scritta benissimo.
E adesso torniamo da Jack e Ellie
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Passiamo ancora un'oretta a baciarci e dopo decidiamo di tornare a casa.
Si sta facendo buio, devo tornare a casa prima che papà inizi a preoccuparsi.
Jack ferma l'auto vicino a casa mia, mi apre la portiera e mi saluta con un bacio a stampo.
Entro velocemente in casa, senza fare troppo rumore.
La casa è molto silenziosa e buia.
Cerco papà in tutte le stanze e dopo un po' lo trovo nell'unica stanza in cui ero sicura che non lo avrei trovato.
È nella camera da letto, la loro camera da letto.
Pensavo che non ci sarebbe più rientrato e invece eccolo lì sdraiato sul letto. Un braccio è allungato verso il cuscino della mamma e soltanto avvicinandomi di più, mi accorgo che deve aver pianto molto prima di addormentarsi.
Ha le palpebre gonfie e arrossate, non ho mai visto papà piangere... deve mancare tanto anche a lui.
Il loro era un amore molto forte, da quello che mi ricordo non litigavano quasi mai e papà le regalava spesso delle rose rosse.
Nella sua mano sinistra, che pende giù dal letto, stringe una busta bianca.
Cerco di prenderla senza svegliarlo, ma ogni volta che provo a spostarla un pochino, lui la stringe ancora di più.
Lascio perdere... per adesso.
Non vorrei che si svegliasse dopo che si è addormentato in questo modo.
Vado verso la mia stanza in punta di piedi, cercando di non sbattere addosso a qualcosa, riuscendoci questa volta.
Mi infilo sotto le coperte e mi addormento, pensando ai baci di Jack ma anche alla strana busta bianca.
Mi sveglio di soprassalto, sentendo dei rumori provenire da fuori.
Guardo dalla finestra della mia camera, che affaccia sul bosco, ma non vedo nulla di strano.
Mi metto le ciabatte e passo davanti alla stanza di mamma e papà.
Papà sta ancora dormendo sul letto, non può essere stato lui a fare quel rumore, anche perché non sembrava provenisse da casa nostra.
Sempre più incuriosita, scendo le scale più in fretta, prendo la giacca e apro la porta lasciandola socchiusa.
Guardo ancora verso il bosco, ma non c'è nessuno.
Allora mi giro verso la casa del Signor John Cooper e vedo qualcosa.
C'è una persona sdraiata davanti alla sua porta.
È così buio che non riesco a capire chi sia, mi avvicino ancora di più e quando vedo che quella persona è proprio John aumento in fretta il passo.
Mi inginocchio verso il suo corpo disteso a terra.
Cerco di sentirgli il battito appoggiandogli due dita sul collo... "Respira ti prego, fai che non sia morto" continuo a ripetermi, dopo poco per fortuna sento il battito.
In mano ha una bottiglia di birra vuota, cerco di svegliarlo inutilmente.
Non so cosa fare, non posso svegliare la piccola Emily a quest'ora e soprattutto non posso farle vedere suo padre in questo stato.
John non sembrava questo tipo di persona, soprattutto dato che deve badare da solo a sua figlia, non può permettersi di fare certe cose.
Cerco le chiavi nelle sue tasche, le trovo nel suo taschino interno nel giubbotto.
Apro piano la porta, che inizia a scricchiolare.
Questa casa ha un qualcosa di sinistro...
È completamente buia, ci sono dei mobili molto antichi e le tende coprono completamente le finestre, sono fatte di un tessuto molto spesso e sono ricoperte di polvere.
Cerco di trascinare John in casa, per fortuna ha un sonno molto pesante.
Lo appoggio sulla poltrona, lascio le chiavi sul tavolino vicino all'entrata e mentre sto per uscire sento qualcosa che mi spinge fuori.
La porta sbatte forte e la sento chiudersi a chiave dietro di me.
Spaventata corro verso casa, inciampo su un ramo per terra ma mi rialzo subito.
Chiudo la nostra porta di casa, controllando varie volte di averla chiusa bene e vado veloce in camera mia.
Che cos'è stato a spingermi?? John dormiva e anche Emily credo dormisse.
Ma in ogni caso non poteva essere stata lei, è una bambina e non sarebbe riuscita a spostarmi con tutta quella forza.
Sto tremando ed ho la pelle d'oca, mi tolgo la giacca e vedo delle impronte su di essa.
D'istinto la getto lontano da me, mi infilo sotto le coperte e dopo poco, nonostante la paura, mi addormento.
Faccio un incubo in cui c'è una donna che piange, piena di lividi e sogno anche Emily, ma è vestita con abiti strani che sembrano di un'altra epoca.
Emily viene aggredita da qualcuno, la sento urlare e piangere.
Cerco di fare qualcosa, ma non riesco a muovermi e nemmeno a parlare.
Vedo del sangue, tanto sangue.
Tutto si fa buio e poi il nulla...

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