The Color Of Your Destiny

qual'è il tuo colore preferito?

"Ciao piccola bambina" mi dice un Signore alto dai capelli Bruni.
"Buon giorno vostra maestà" dice rivolgendosi ai miei genitori.
"Non capisco a cosa servi tutto questo, noi siamo dei Gialli, siamo i sovrani di tutto... è ovvio che nostra figlia sceglierà il giallo" dice mia madre all'uomo alto.
"Beh sua maestà, questa legge è stata imposta dal suo bis-nonno, il quale ha perfettamente espresso che: qualsiasi bambino e bambina, anche se figlio di reali sarà portato davanti la commissione per il sacro giudizio" dice l'uomo con voce imponente.
"Bene allora proseguiamo pure"
L'uomo alto si avvicina cauto a me. Da quella culla in cui sono sdraiata il mondo mi sembra enorme, e guardo quell'uomo come se fosse un vero e proprio gigante.
"Ciao piccola, ora ti faremo una semplice domanda..." mi dice l'uomo. Davanti la culla c'è un piccolo tavolino con 5 ciotoline con dentro 5 colori diversi. "Allora... tra questi colori qual'è il tuo preferito?" Dice gentilmente.
Guardo attentamente tutti quei colori cercando di scegliere con cura.
Scorro tra un colore che sembra scuro e uno che gli somiglia molto. Ma poi vedo quel colore. Un colore stupendo. Acceso e vivace, mi ricorda tanto il calore e la sensazione di protezione. Tra tutti e 5 i colori che sono essi in ciotole con disegni fantastici, quel colore è messo in una ciotola brutta, molto molto brutto. Mi fa quasi tenerezza. Così punto il dito verso quel colore.
Vedo gli occhi dell'uomo alto aprirsi tanto e spalancare anche la bocca.
Cala il silenzio in tutto l'enorme sala. Mi guardo in torno e vedo solo facce stupite.
"Rrrosso" dice l'uomo alto.
Mi giro verso quelli che dovrebbero essere i miei genitori e vedo una piccola lacrima scendere sul volto di mia madre.
"QUELLA NON È MIA FIGLIA" grida mia madre.
I tutta la sala c'è il caos più totale. Vedo degli uomini alti e bassi venire verso di me, con degli strani aggeggi in mano che sembrano dei tubi lunghi. Li chiamerò Tubbetti.
Non capisco cosa stia prendendo a tutti. Mi prendo d'agitazione anche io e inizio a piangere.
"PORTATELA VIA DI QUI!!!" Grida ancora mia madre.
Corre verso di me uno degli uomini con i Tubetti che mi prende in braccio e mi fa uscire da quella stanza.