The Color Of Your Destiny

il fossato dell'oscurità

La mattina seguente il sole batte forte sulla terra. Faccio fatica ad aprire gli occhi. Sono circa le sette del mattino ed è il mio turno. Il mio turno come Noctis.
Pur avendo solo sedici anni il governo dei Gialli impone che ogni persona di ogni altro colore se all'eta di sedici anni non è già spostata è costretta a lavorare. Esistono diversi tipi di lavori, ogni colore pratica un lavoro in base alle proprie competenze, ma noi rossi non avendo nessuna competenza siamo costretti ai lavori chiamati mortali.
Di questi ne esistono tre:
Il primo e quello del Fortem, che consiste nel portare grossi macigni di rocce fino alla montagna del ghiaccio, la vetta più alta della terra.
Poi c'è quello dei Tristis, e a differenza dei Fortem sono le persone che rompono le pietre dalle montagne che vengono date ai Fortem.
E poi ci siamo noi i Noctis. Noi lavoriamo al buio nelle miniere scavate vicino al fossato dell'oscurità. Io ogni mattina mi alzo con la paura che quel fossato possa chiudersi e lasciarmi li dentro, oppure che qualche anima ancora in pena dei dannati gettati li come mio padre mi catturasse.
Ogni mattina io arrivo li indosso proprio come ora la mia tuta rossa, per farmi identificare nel caso che qualche Noctis Verde stia lavorando vicino a me, e mi calo giù in quella miniera buia e fredda.

"Buongiorno Mae" mi dice Actus una ragazzi che è un Noctis come me.
"Giorno" dico ancora assonnata.
"Quante gemme credi che troveremo oggi" mi chiede.
"Mmm... Non lo so credo che a cinque ci arriveremo"
"Speriamo, non voglio essere punito" dice Actus. Diventa bianco ogni volta che parla di essere punito e inizia a tremare. A volte mi piace vederlo impaurito perché i suoi occhi castani iniziano a dilatarsi e produrre lacrime.
"Allora scendiamo?" Mi chiede.
"Ok"
Ci leggiamo alla corda e prima di essere calata dentro il fossato intravedo una sagoma dall'altra parte del fossato. È una Verde sicuramente, ed è anca