Cap.4

15 1 0
                                    

Jonathan
Come oggi giorno mi sveglio con una tipa diversa al giorno.
Di cui non ricordo il nome...
Mi alzo e vado verso il bagno per farmi una doccia fredda.
Esco e infilò il mio completo da lavoro.
Sento la ragazza alzarsi dal letto e avvicinarsi a me nuda come un verme.
È rifatta da testa a piedi! Che schifo!
《ciao bellissimo già vai via?!》mi chiede con quella voce stridula e per niente sexy.
《No! Tu te ne vai da casa mia! che un taxi giu' che ti aspetta muoviti!》le dico freddo.
Lei sbuffa e va a vestirsi.
Faccio sempre così! È uno stile di vita!
Sono un grande capo di un azienda e oggi mio padre mi ha ordinato di andare in una fottutissima scuola e fare il professore di storia per vedere la vita dei ragazzi d'oggi. Non chiedetemi perché... Non lo so!
Era no le 9:45 dovevo sbrigarmi se no avrei fatto tardi il primo giorno.
La ragazza se ne era andata e io ero in macchina ormai da 15 minuti.
Arrivato scesi dalla macchina sbadigliando per la stanchezza.
Non avevo dormito molto...ehhhhhh!!!
Entrai in questo carcere\scuola e andai davanti alla mia classe.
Entrai e calo il silenzio: le ragazze\troi che mi mandavano sorridenti maliziosi,
Ragazzi indifferenti.
E poi una ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi\blu... bellissimi.
Era vestita con un top bianco e un Jean nero attilato e dei anfibi.
Ma chi è questa una dea per caso?!
Mi presi a pugni mentalmente per essermi imbambolato a guardarla e torno a guardare la classe.
《Giorno ragazzi sono il professore black il nuovo professore di storia! Iniziamo con le presentazioni! 》di co serio e freddo.
Prendo il registro e inizio a fare l'appello.
《Lilliana Grey...》cerco fra gli alunni una mano femminile alzata.
3 fila ultimo banco vicino alla finestra.
Eccola lì... bella come una dea!
《Presente!》dice con una voce calda e femminile.
Non è umana!!!
《Si presenti... prego!》le sorrido e lei ricambia.
Vogliamo parlare di quel sorriso?!
Mi potrei scogliere da un momento all'altro.
《Allora da dove inizio... mmm... ok... mi chiamo Liliana sono stata bocciata l'anno scorso ho 19 anni abito con mio zio, la sua fidanzata mio fratello Jastin e mio cugino Max, mi sono apena trasferita dalla california e oggi e' il mio primo giorno,mi piace cantare,danzare e disegnare e mi piace la storia... veda di non rovinare la mia materia preferita chiaro professore?!》mi dice ironica.
Io rido e poi alzo le mani in segno di resa.
《Stia tranquilla!》le sorride e lei ricambia.
È proprio una dea!
La giornata vola e io già sento la mancanza di quella ragazza.
Esco da quel mortorio e mi avvio verso la mia macchina mi bloccò perché vedo una figura femminile bionda girare intorno alla mia macchina.
Mi avvicino e...
Lilly.
《Ehy》la saluto sorridendo.
Non  sapevo che gli piacessero le macchine...
《Salve professore... e' sua la macchina?》chiede guardandomi con quei occhi da cerbiatto.

Calmo...Jon...Calmo!

《Si, ti piace?》le chiedo sorpreso.
《Se mi piace?! Io la amo!》dice sorridendo.
《Vuoi fare un giro?》le chiedo.
Di di si ti prego!
《Certo!》risponde entusiasta.
SI!!!
Le apro la portiera e lei entra seguita da me che mi metto alla guida.
《Allora dove andiamo?》mi chiede.
《Vuoi venire a casa mia per una cioccolata?》le chiedo e lei annuisce.
Lo so portarla a casa mia dove siamo soli... Non è proprio una buona idea! Potrei perdere io controllo! Lo so... ma... fottesega!
Arriviamo a casa e la faccio scendere davanti al mio Palazzo.
Lei si mette a guardare e io ne approfitto per prenderle la mano e trascinarla vesto il mio appartamento.
La sento rabbrividire al mio tocco.
Ha delle mani piccole e essili in confronto alle mie.
Le sue piccole, le mie grandi.
Lei fredde, io calde.
Lei fine, io grosse.

Non per niente faccio box 3 giorni su 7!

Eravamo apena entrati in casa e...

Cazzo no!

La ragazza di oggi che era nel mio letto era sul divano solo in intimo e mi guardava in modo sexy.

A parere suo!

Il mio sguardo si posò sulla ragazza vicino a me che si vedeva che era a disagio.

No! Cazzo...no! Ora pensera che sono un fottuto puttaniere!
Non volevo dargli quella idea di me! Non lei! Cazzo!

Lei indietreggio fino ad uscire dalla porta e incamminarsi verso l'ascensore riuscì a bloccarla in tempo e tirarla dentro la porta di casa mia.
Per poi cacciare la troia
Da casa mia con picco garbo.
Mi girai verso la dea in piedi davanti al divano e la guardai con sguardo di scuse.
《se vuoi puoi sederti..》le dissi.
Lei scosse il capo e si avvicinò a me.
《Se intendi usarmi per una botta e via... no grazie! Non ci tengo ora vado!》si a vicino alla porta ma io la ribloccai e la misi sul divano e mi stessi vicino a lei cingendole la vita.
Si dominava gridava scaliava.
《LASCIAMI!》urla impresa al panico.
《Calmati no ti faccio niente!》le dissi accarezandole i capelli.
Lei si rilasso e rimase fra le mie braccia e io potei annusare il suo suo profuno di miele.
Mezz'ora dopo stava dormendo e io crolai insieme a lei come un sacco di pattate.
Meno male che non russo!

Un amore per caso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora