Ticci Toby

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Sono sdraiata sul letto a guardare il soffitto; sono le 9:00 di sera e prendo il cellulare per controllare i messaggi:
Anna e Luca stanno ancora facendo polemica su chi dei due deve essere il capitano della squadra di atletica,che stress.
Lui scrive cose del tipo 'le ragazze fanno schifo a correre' e lei invece insulti del tipo 'ma se sei lento!' O 'non capisco come abbiano ammesso un tappo come te'.

Comunque problemi così sono soltanto a scuola, abito in un quartiere pacifico...ma che dico, popolato da solo vecchi decrepiti!

Quando vado alla fermata del pullman ne trovo sempre qualcuno che mi chiede se devo andare a scuola...MA SECONDO TE COSA FACCIO CON LO ZAINO E LA CARTELLINA PER ARTE IN MANO EH? VADO A FARE LA SPESA, GUARDA!
Lo so che sono scemo e non capiscono al volo le cose ma avranno avuto un infanzia no?
Insomma è un quartiere con l'invasione di vecchietti ambulanti.
In alcune città ci sono i vampiri, gli zombie, i lupi mannari... quí abbiamo la morte che gioca a carte con l'immortalità per aggiudicarsi qualche mortale. Modestamente mi piace quando vince la morte e affittano la casa di qualcuno e per un mese rimane disabitata; purtroppo tornano sempre i vecchietti: se uno va via ne arriva un'altro.

Lasciamo i miei pensieri nella mia testa e passiamo ai fatti.
Apro la finestra affacciandomi per cercare di vedere la luna...NUVOLE.

A volte mi chiedo,sono nata sotto una cattiva stella o sono semplicemente una ragazza negativa?. . . Io credo sulla teoria della stella.

Non ho neanche voglia di richiudere, perciò mi butto a bocconi sul letto e inizio a fare versi con la bocca.

"B-buongiorno,o meglio b-b-buona MORTE!"

Mi volto di scatto e mi ritrovo un ragazzo con due asce in mano che teneva alzate sopra la testa.
Grazie finestra e stella mia cara, ora 'sto qua mi suona come 'na campana.

Inizio a urlare come se non ci fosse un domani e cado giù dal letto e inizio a fissarlo strisciando verso la porta.

"Che cavolo vuoi pure tu?!"
"Per l'Operatore io ti ucc-ucciderò!"

Sale sul letto e noto che ogni tanto gli vengono degli strani tic alla testa

"Sei malato?"
"Malato in che-che senso?i miei tic?Perché p-presto non saprai neanche se sarai in grado di res-respirare."

Tira una vecchia ascia dal manico malandato accanto alle mie gambe facendomi scappare
"Maaaaammaaaaaa paaaaaapaaaaaaaaaaaaa!"

Vado nella loro stanza...ci sono solo due strisce di sangue con le loro teste sui cuscini, il corpo era sparito.
È stato lui!

"Ti piace il re-regalino?Ho voluto fare il giro largo pe-per te..."
"Col cavolo e chi sei tu?"
"Questo non importa."

Mi allontano dalla porta e lui inizia ad avvicinarsi. Salgo sul letto e nel mentre inciampo su una piega del piumone, lui mi tira un ascia ma per un pelo la schivo abbassandomi.
Questo si chiama culo.

È disarmato, colgo il momento per saltargli addosso sfilandogli i grandi ochiali da testa quasi cadendo.
Mi afferra per una caviglia e mi ritrascina all'interno della stanza

"N-Non scappare,ridammi gli occhiali..."

Tiro diversi calci sulla sua mano agitando le gambe ma non sembra voglia lasciare la presa

"Credi di f-f-farmi male?"
"No,voglio che mi lasci!"

Mi dimeno cercando di scivolare via dalla sua presa ferrea. Butto i suoi occhiali davanti alla porta del bagno: il diversivo funzionò.

"I miei o-occhiali!"

Mi lascia e va a riprenderseli: io intanto approfitto di scendere le scale e scappare in strada.

*Creepypasta* X Lettrice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora