(Nella foto Madison)
Ho sempre avuto la consapevolezza, grazie alla mia famiglia, che le streghe non fossero le uniche creature magiche a popolare questo mondo, ma che vi erano anche esseri nascosti tra le pieghe delle ombre, esseri pericolosi, dannati, molti dei quali banditi da questo mondo secoli fa.
Dopo la grande guerra che ha permesso ai nostri antenati di rispedire quei mostri all'inferno, le tensioni tra le due nostre specie non sono mai cessate.
Per mia fortuna nell'arco della mia breve vita non ho mai avuto la sfortuna di incontrarne uno, ma se dovesse mai capitare sarei più che pronta a rispondere a qualsiasi attacco, questo grazie alla premura della mia congrega che non si è mai risparmiata in allenamenti o pratica della magia.La mia famiglia fa parte della congrega di New York da molteplici generazioni, così come la famiglia della mia più cara amica, Madison.
Io e Madison ci conosciamo da quando ne ho memoria, siamo sempre state inseparabili, dove va una va anche l'altra, nei momenti brutti ci rialziamo a vicenda, non abbiamo alcun segreto tra di noi, quando è morta mia sorella lei è stata la mia roccia, è stata fondamentale per la mia ripresa.
A proposito di Madison, dovrebbe arrivare a momenti per la colazione, quindi devo uscire dal bozzolo di calore delle mie coperte e darmi una sistemata.Appena la pianta del piede entra in contatto con il pavimento freddo un brivido percorre tutto il mio corpo, recupero il paio di calzini che ho perso scalciando nel letto stanotte e mi trascino fino al bagno.
La mia immagine riflessa nello specchio chiede pietà, i miei occhi verdi sembrano due fari accentuati dalle pesanti occhiaie violacee che li contornano e che mi rendono ancora più pallida del normale, le labbra sono talmente secche che sembra io non ingerisca acqua da mesi e mesi, i capelli quasi troppo chiari sembrano avere vita propria come se le mie onde si fossero trasformate nei serpenti di Medusa, in effetti se qualcuno mi vedesse così si paralizzerebbe; la scelta più intelligente sarebbe buttarsi sotto la doccia e infatti è quello che faccio spogliandomi del pigiama sparpagliando tutto a terra e imprecando per l'acqua ancora troppo fredda.Non esco dalla doccia finché la pelle non diventa rossa per il calore e il vapore non ha invaso completamente il piccolo bagno; mi avvolgo in un asciugamano più grande di me e quando passò davanti allo specchio appannato noto un messaggio "Novità! Grandi novità! Sono da te tra 5 minuti~Mad" scuoto la testa e passo una mano sullo specchio, mi devo sbrigare.
Mi vesto pescando a caso dal mio armadio e controllo di avere ancora al collo la goccia di ametista, un regalo dei miei genitori per il mio dodicesimo compleanno, non l'ho mai tolta da allora, assicuratami della sua presenza familiare mi avvio in cucina.«Buongiorno tesoro» i miei genitori mi salutano all'unisono, sono entrambi seduti di fronte alla tavola imbandita di dolci, in questa famiglia la colazione è molto importante e deve essere tassativamente piena di zuccheri. Punto alla mia sedia mentre sento i loro occhi seguire ogni mio movimento «C'è qualcosa che non va?» chiedo mentre li fisso circospetta «Dobbiamo parlarti di una cosa, ci sono delle novità importanti» interviene mio padre, al suono della parola novità mi si accende una lampadina «Maddie ha detto che ci sono novità e che sta arrivando» aggiungo io, mia madre abbassa la tazza di caffè che stava sorseggiando fino a quel momento e abbassa il viso coprendolo con una matassa di capelli identici ai miei, ma è solo un attimo, si riscuote subito schiarendosi la gola «Ecco, vedi...» Non faccio in tempo a fare scorrere lo sguardo da uno all'altra che lo spazio intorno a me si increspa per poi piegarsi fino a fare spuntare la figura di Madison in mezzo alla cucina.
«Siamo state selezionate per il progetto delle congreghe di un'accademia mista» esordisce il secondo prima di stritolarmi in un abbraccio da "non ti vedo da mesi" quando saranno passate massimo solo ventiquattro ore. «Maddie i tuoi capelli mi stanno finendo in bocca» ed era così, avevo la faccia piena di ciocche scure «scusa» dice staccandosi. «Ora... potete spiegarmi bene cosa sta succedendo?» mio padre riesce ad aprire bocca prima della mia migliore amica, stranamente «Tre delle più grandi congreghe americane, New York, Los Angeles e Washington hanno siglato un accordo che prevede che diverse streghe appartenenti alle tre congreghe, che hanno 18 anni compiuti si rechino a Los Angeles in una nuova struttura per studiare e interagire con l'altra razza soprannaturale» non so come prendere queste informazioni, ci è sempre stato proibito interagire con loro cosa ha fatto cambiare idea agli anziani, non ci stanno mettendo deliberatamente in pericolo? E per cosa? «Perchè?» la domanda mi sfugge spontanea e ora a prendere la parola è mia madre «Vogliono tentare di allentare le tensioni, vogliono evitare che le nuove generazioni debbano rivivere gli scontri che abbiamo dovuto subire in passato, non vogliono altro spargimento di sangue» anche se ora le motivazioni mi sono chiare, la morsa della preoccupazione non si allenta «Abbiamo scelta?» e quando entrambi i miei genitori distolgono lo sguardo capisco che non è così. Guardo Maddie al mio fianco e anche lei ha un'aria preoccupata, ma sotto sotto anche curiosa e ammetto che la curiosità è presente anche in me. Le stringo la mano «Quando dobbiamo partire?» «Domani» risponde lei, questo progetto potrebbe rivelarsi un clamoroso disastro oppure no, però lo scopriremo insieme ed è questo quello che conta.
«Bene, ora facciamo colazione, al resto penseremo poi» esclamò, ma ormai mi si era chiuso lo stomaco.Angolo autrice
Non ho molto da dire se non buona lettura e tenetevi pronti per l'avventura che sta per cominciare.
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L' ombra che è in me
ParanormalIl mondo di Josette James è ricco di magia. Discendente da una famiglia di streghe il suo percorso cambierà nel momento in cui dovrà raggiungere la nuova accademia, un progetto per mettere a contatto streghe e demoni. Tra alti e bassi nelle interazi...