Sono passati due mesi.
Due mesi che mi taglio.
Due mesi che non sorrido.
Due mesi che non parlo.
Due mesi che Britt e Ginny mi riempiono di botte.
Due mesi che non mangio quasi nulla.
Due mesi che non smetto di piangere.
Due mesi di merda ecco tutto.
Mi rialzo da terra dopo che Ginny ha finito di picchiarmi.
Non parlo più con Nate.
Lui mi ignora e basta.
E fa male.
Fa tanto male.
Ritorno a casa e mi metto a studiare.
Alle 9 vado a dormire con Alaska, lei è stata l'unica che è rimasta sempre con me.
"Ti voglio bene piccolina"sussurro dandole un bacetto sul muso.Mi sveglio con Alaska che mi lecca tutta la faccia.
"Buongiorno anche a te nanetta"sospiro.
Mi alzo dal letto e mi preparo.
Decido di mettermi un paio di jeans chiari a vita alta e una maglietta corta a maniche corte, larga e nera.
Metto le vans bianche e nere ed esco di casa.
Quando arrivo a scuola corro subito in classe sperando di evitare Brittany e Ginny.
Le lezioni trascorrono velocemente e alla fine della giornata passo dall'uscita di sicurezza per evitare quelle due.
Purtroppo il destino non gioca a mio favore.
"Nate"sussurro.
"Ehi...ciao"balbetta.
"Scusami...adesso me ne vado. Non dovevo neanche parlarti scu..."mi interrompe premendo le labbra sulle mie.
Indietreggio fino a stare con le spalle al muro.
Mi divora le labbra e mi stringe le braccia intorno ai fianchi come se non volesse più staccarsi da me.
Gli avvolgo le braccia intorno al collo e chiudo gli occhi.
Mi bacia con passione e disperazione.
All'improvviso sento un rumore e mi stacco da lui.
"Merda...scusa...io, non dovevo. Mi dispiace"sussurra prima di andarsene.
Mi tocco le labbra e non posso far a meno di sorridere.
Corro verso casa e mi sdraio sul letto.
Ripenso al bacio.
Il mio primo bacio.
Sto sorridendo come una cretina.Mi sveglio più raggiante del solito e mi vesto canticchiando.
Oggi è sabato quindi niente scuola.
Vado a fare la spesa per mia nonna, visto che ha il raffreddore, e porto con me anche Alaska.
Quando ritorno a casa preparo da mangiare.
"Sei felice tesoro?"chiede la nonna.
Annuisco e le do un bacio sulla guancia.
Vado in camera mia a studiare e in pochissimo tempo si fanno le 10 di sera.
Decido di vedere un film e verso l'una mi addormento con il computer vicino.
Mi sveglio sentendo dell'urli.
Mi affaccio dalla finestra e mi sento svenire.
Nel giardino c'è disegnata una stella di Davide enorme e al centro c'è qualcuno.
"Fai che sia un sogno ti prego"sussurro.
La ragazza inizia a parlare quella lingua.
La stessa che usava la mamma quella notte.
Inizio a piangere.
È tutto come quella notte.
Indietreggio e cado per terra.
Sento le urla.
Metto le mani sulle orecchie per non sentirle.
Piango più forte che posso e urlo.
"No mamma"grido.
Alaska corre via dalla stanza.
Le urla di fuori si fanno sempre più forti.
Singhiozzo e premo le mani sulle orecchie.
Il cuore va così veloce che temo possa scoppiare.
Lancio un grido, poi sento una persona.Nate's pov
Vengo svegliato da una cosa che mi lecca.
"Alaska ma che ci fai qui?"
Abbaia e mi tira con i denti i pantaloni della tuta.
"Cosa succede?"
Continua ad abbaiare poi smette e inizia a piangere.
"Merda"mi alzo velocemente dal letto.
Mi metto una maglia a cazzo e le vans per poi uscire di casa.
Fai che non le sia successo nulla.
Corro più veloce possibile.
Quando arrivo a casa sua ho il fiatone.
Corro fino alla sua stanza e quando apro trovo Selene seduta per terra con le mani premute sulle orecchie e le guance rigate dalle lacrime.
Si sentono delle urla da fuori ma non sono in una lingua che conosco.
Mi precipito da Selene.
Lancia un grido e si piega in due.
"Ssh basta bambolina"dico stringendola a me.
"Ehi, ehi. Guardami"le alzo il viso.
"Respira"sussurro posando le labbra sul suo collo.
Dopo un po' la sento rilassarsi.
"Sta ferma"le ordino.
Mi affaccio dalla finestra e vedo che è disegnata una stella di Davide nel giardino.
"Aspettami, ritorno subito"
Corro in giardino e trovo un braccialetto all'interno del cerchio.
È il braccialetto di Ginny.
Gliel'ho regalato io.
Lo prendo e ritorno su da Sel.
Non si è mossa da come l'ho lasciata.
Sta singhiozzando.
La prendo in braccio stile sposa e mi siedo sul letto con lei seduta sulle mie gambe.
Continua a singhiozzare e mi si spezza il cuore.
"Piccola non piangere"sussurro asciugandole le lacrime.
"Era tutto come quella notte Nate"singhiozza.
"Quale notte Sel?"chiedo.
"La notte in cui è morta mia madre"sussurra.
"Va bene, basta adesso. Vieni qui"dico prima di sdraiarmi e far mettere lei sopra di me.
"Dormi...ti prometto che non ricapiterà più"sussurro dolcemente.
"Non ci riesco Nate"singhiozza.
"Sssh"la interrompo iniziando ad accarezzarle la guancia.
"Ho paura"sussurra.
"Guardami"dico alzandole il viso.
"Io sono qui, non devi aver paura...ti proteggo io, ok?"le sorrido e lei ricambia.
Le do un bacio sul naso e lei posa la testa nell'incavo del mio collo.
Le accarezzo la schiena cercando di calmarla il più possibile.
Quanto la amo merda.
Farei tutto per lei.
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La ragazza nel bosco
Short StorySelene si è appena trasferita con la nonna in una piccola città sulle montagne. Andrà a vivere in una casa in mezzo al bosco con Meredith, la nonna. Selene è misteriosa e riservata. Nasconde un segreto che non dovrà mai rivelare a nessuno. Ma un rag...