Sidney è esageratamente grande, per di più sono anche sola, una vera schifezza.
Passeggio per le vie del centro con la speranza che qualcosa mi faccia passare la frustrazione del fatto che son da 3 giorni qui e mio fratello, che non vedevo da un anno, non si degna di stare con sua sorella.
Sono sul marciapiede quando un ragazzo parlando al telefono, mi urta facendomi cadere la borsa, insieme a tutte le cose contenute dentro essa.
《Ehi tu guarda dove vai!》Non ci posso credere, ci mancava solo questa.
《Oh, ti prego di scusarmi, ma vedi, di questi tempi una telefonata vale tutto hahah》Simpatico, oggettivamente carino.
《Oh si scusami tanto, non volevo essere così brusca è che è proprio una giornataccia...》
《Magari potresti raccontarmi di questa giornataccia davanti a un caffè, sono Dylan》fece per stringermi la mano.
《Aria. Sì mi piacerebbe molto.》
Chiaccheriamo tutta la notte del più e del meno, lui sembra davvero molto affascinante.
Mi riaccompagna a casa verso le 4 di notte, e nel momento in cui lo saluto e apro la porta, trovo Luke piazzato davanti a me mente mi guarda con amarezza. Decido di rompere il ghiaccio tirando fuori un "ciao" smorzato.
《Sono le 4 di notte non dovresti rientrare a quest'ora, non puoi》con una tale superiorità che non riesco nemmeno a descrivere.
《Scusami? Ho 18 anni, sono abbastanza matura da rientrare all'ora che voglio rientrare, chi sei tu per dirmi cosa posso o non posso fare》dico abbastanza scocciata.
《Questa è casa mia, qui le regole le faccio io e tu le devi rispettare》
《Hahahah, hai proprio sbagliato persona a cui dare degli ordini. E per la cronaca, la casa è anche di Ash, mio fratello, non tuo, mio》
Sta zitto e immobile, ne approfitto per andare nella mia stanza, l'ultima cosa che voglio è l'ennesima discussione per cose che non stanno né in cielo né in terra.
Subito dopo, sento la porta di camera sua sbattere, siamo tornati alla normalità.
Sono stanca, dormo. È stata una giornata abbastanza movimentata.
