Tutto può cambiare

Capitolo 2

*Harry's pov*

Ho chiesto a Julia di trovarci in biblioteca alle sei, mancano cinque minuti. L'ho chiamata perché devo confessarle dei sospetti che ho fin dal primo giorno sull'Hogwarts Express, questi sospetti riguardano Draco. In sei anni non mi è mai andato a genio quel tipo, ma Julia, non mi è ancora chiaro il perché, è la sua migliore amica. Ancora dopo sei anni mi chiedo come, lei ha il potere di far emergere se stessi, senza maschere e tutti quelli che la conoscono si fiano di lei. Ma Draco, andiamo, cosa può averci trovato in lui, non c'è niente di buono in lui.

*Julia's pov*

Spero che Harry non mi abbia chiamata per Draco, va bene che lo odi, ma sospettare di lui come Mangiamorte, mi sembra esagerato, è uno dei miei migliori amici ma devo ammettere che è un narcisista, pieno di se e codardo. Per quest'ultima caratteristica in particolare posso affermare che non sia un Mangiamorte.

Arrivo in biblioteca, non vedo Harry, o è in ritardo oppure è a cercare qualche libro. Mi avvio verso il reparto dove di solito ci troviamo per parlare, è abbastanza appartato e di solio li ci troviamo quando andare nella Stanza delle Necessità è troppo rischioso. Sono a metà strada quando vedo Draco intento a sfogliare un libro.

"Ciao Draco"

"Ciao Wood" solleva di scatto la testa dal libro e lo nasconde.

"Che ci fai qui?"

"Studio"

"Cosa studi?"

"La vuoi smettere di fare domande? Cos'è, un interrogatorio questo forse?"

Odio quando fa così, "No Draco, rilassati, era per chiedere. Comunque vedo che non vuoi essere disturbato, ti lascio in pace. Ciao. Comunque in questo periodo sei strano, se qualcosa non va me lo puoi dire, lo sai vero?"

*Draco's pov*

Si nota così tanto? Sono solo un po' più pensieroso del solito tutto qui, lei non deve sapere cosa sta accadendo, ma è difficile tenerle nascosto qualcosa a lungo, scopre sempre quasi tutto. "Certo, ma tranquilla, non c'è niente che non vada, tutto a posto"

"Quando uno dice così, di solito, vuol dire tutto il contrario"

"Sai che non ti si può nascondere nulla, quindi che senso avrebbe mentirti?"

"Non so" dice mentre se ne va. Ma la fermo

"In che senso sono strano in questo periodo?"

"Nel senso che sei diverso, sei più chiuso in te stesso, te ne vai di soppiatto e stai via per ore, poi ritorni come se nulla fosse, è strano da parte tua. Ah e, in oltre, non ti impegni più nel Quiddich, almeno non come una volta, e non mi parli quasi mai, è tanto se mi chiedi come sto"

Detto questo se ne andò senza aspettare una mia risposta, adoro vedere quei capelli biondi scuri e leggermente mossi ondeggiare, sono semplicemente fantastici.

*Julia's pov*

Ho lasciato Draco senza dargli il tempo per controbattere, non ho voglia di litigare con lui, so già che molto probabilmente litigherò con Harry.

Arrivo nel "nostro" reparto e, come mi aspettavo, lui è lì, mi salita con un grande sorriso che subito ricambio, mi siedo vicino a lui e aspetto che inizi a parlare. Dopo un po' dice "So che probabilmente ti arrabbierai -ho già capito di cosa vuole parlarmi- ma devo dirtelo..."

"So esattamente cosa mi vuoi dire" Lo interrompo "Vuoi parlare di Draco, vuoi dirmi che secondo te è un Mangiamorte perché gli hai sentito dire delle cose sospette e perché ti ha pietrificato per farti tornare a casa. Beh ti dico due cose: uno, magari hai sbagliato ad interpretare le sue parole; due, lui ti odia Harry, ti avrebbe pietrificato in ogni caso"

"Va bene, magari hai ragione, ma, andiamo, dì che anche tu hai notato dei cambiamenti nel suo carattere. È strano, non trovi?"

"È cambiato un po' si, un po' tanto" aggiungo dopo la sua occhiata come per dire ma dai... "Ma questo non significa che sia un Mangiamorte cavolo! Non puoi dire così solo perché lo odi"

"Ma lo hai detto anche te, è cambiato tanto"

"Senti, non ho voglia di discutere, ti chiedo per favore di non dirmi più cose simili fino a quando non hai delle prove concrete, d'accordo?"

"Va bene. Cambiando discorso, ti va di venire in Sala Comune? Hermione ha detto che ti deve parlare"