《Te l'avevo detto che questa collezione sarebbe stata la tua occasione, Tommo》.
Sorrisi senza distogliere lo sguardo dalla modella che avanzava sulla passerella. Avevo lo stomaco in subbuglio per lo stress e l'adrenalina come un tela in sovraccarico.
《Non portare sfortuna. Manca ancora la collezione di alta moda.》Ebbi un sussulto la modella sfilò troppo impettita, traballando sui tacchi pericolosamente alti che le avevo allacciato ai piedi.Il telefono vibrò nell'unico posto disponibile nel mio smoking, la tasca sul petto.
No, no. Non adesso.
Erano due giorni che aspettavo sue notizie; steso sul letto di un lussuoso albergo bramavo lo squillo del telefono per assicurarmi l'enebriante eccitazione della tresca. Invece niente. Neanche un bip.
Un mese di... cosa è stato tutto questo? Non era una relazione. Una storia clandestina? Un corteggiamento anonimo? Non trovavo una definizione per quella pazzia che mi ero concesso.
Anelavo quei brandelli di conversazione come un timido liceale.
Era ora di darci un taglio.
La vibrazione di un altro messaggio ridusse in frammenti la mia volontà di ignorare lui e il suo tempismo eccezionale - come al solito.《La collezione di alta moda farà impazzire tutti, lo sai. Bando alla modestia.》Lottie mi urtò la spalla con la sua.
Senza far caso a mia sorella e a quel cellulare improvvisamente pesante, feci una smorfia di disapprovazione alla modella che agitava i capelli e piroettava, allontanandosi poi con un'andatura molto esagerata, in un turbinio di seta rosa.
Troppa ostentazione per quel vestito. Scossi la testa, bloccando l'infinito monologo interiore che non mancava mai quando si trattava di modelle che sfoggiavano le mie creazioni.
《Non so proprio niente di niente. Smettila di infastidirmi Lottie, e fammi concentrare.》
Lottie si risentì:《Non so perché ti preoccupi tanto. I libretti degli assegni sono già aperti. Vedrai.》Arrivò un altro messaggio, che fece palpitare di eccitazione il mio cellulare. Perfino il cellulare entrava in fibrillazione quando era lui a scrivere.
Il cuore mi batteva forte. Un improvviso calore mi invase completamente quando ripensai all'ultima frase ricevuta da Kite007. Avevo commesso l'errore di leggerlo subito prima di imbarcarmi per un breve volo dall'Inghilterra alla Spagna.
Kite007: Non mi serve sapere come sei fatto per farmelo diventare duro - indovina dov'è la mia mano in questo momento?
Naturalmente non ero riuscito a trattenermi. Ero pur sempre un uomo in debito di sesso, circondato da donne iperprottetive.
La mia risposta fu: Non mi serve sentire la tua voce per essere già duro - indovina dove vorrebbe essere la mia mano?
Non ero mai stato così sfacciato. Con nessuno. Nel momento in cui l'avevo inviato, avrei voluto richiamarlo indietro.
Avevo trascorso tutto il viaggio in uno stato confusionario tra eccitazione e rifiuto. E non avevo mai ricevuto risposta. Fino a quel momento.
Tenni nascosto il rossore fingendo che non ci fosse nulla di provocante ad allettattarmi nel telefono. Amavo mia sorella e mia madre - li amavo terribilmente - ma se avessero saputo... sarebbe stata la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.《Oddio,》 avevo il cuore in una morsa mentre un'altra modella sfilava senza riuscire a mettere in mostra in maniera adeguata quel complicato vestito color pesca e blu:《non lo comprerà nessuno se non riusciranno a vederne la potenzialità del disegno.》
Lottie sospirò《ti preoccupi troppo. È stupefacente. Se ne sono accorti tutti.》I suoi occhi chiari di fermarono nei miei.《Concediti un guizzo di orgoglio, almeno una volta, Tommo. Andrà tutto nel migliore dei modi e io non potrei essere più orgogliosa di te.》
Lottie mi mise un braccio intorno alle spalle per stringermi a sé.A quel punto il mio cellulare vibrò di nuovo.
Mi raggelai, maledicendo il mio stomaco in subbuglio e il fuoco che sentivo li giù. Kite007. Quell'anonimo ragazzo tentatore che aveva potere su di me più di chiunque altro. Una stupida cotta segreta. Con uno sconosciuto, per di più.《Che ne dici?》 Lottie arricciò le labbra.
Con una battito di palpebre tornai alla realtà cercando di ricordare qualsiasi cosa avesse detto in questi secondi.
《Eh?》
《Stasera usciamo. Tu. Io. Una bottiglia di tequila e qualche scelta folle.》mia sorella alzò gli occhi al cielo.《Non voglio saperti solo nella tua stanza d'albergo.》
La sua voce persuasiva e il viso da angelo mi implorava. Non riuscivo mai a dirgli no. Proprio come innumerevoli donne e uomini.
《Niente tequila, niente night club. Jon bisogno di rilassarmi un pò in santa pace. Ho bisogno di quiete dopo una giornata come questa.》
《Tua sorella ha ragione. Non usciamo insieme da mesi.》una voce sopraggiunse alle nostre spalle, mi girai sorpreso verso mia madre che mi sorrideva radiosa.
Sospirai e guardai dietro di me, l'ultima modella stava scomparendo dietro il palco.
Tocca a me.
《Bene. Mi pare perfetto. Non potrei mai dire no alle mie donne preferite. Fatemi finire qui e poi mi rilasserò promesso.》 Quindi baciai le guance di entrambe e mi diressi verso l'organizzatrice.
La sala amutolì, in trepidante attesa, non appena la musica passo da un ritmo latino a uno sinfonico. Un enorme fascio di luce mi investì.
Il battito del mio cuore impazzì mentre prendevo la mano della modella, rivolegendole un breve sorriso.
Silenzio di tomba. Luci accese. Immensa concentrazione per non cadere dal palco.
Tutto il resto di dissolse....
Rimasi lì per dieci minuti, sepolto dagli elogi. Stordito da un senso di vertigine voli lo sguardo a mia sorella e mia madre.
Ingoiai lo stordimento, barcollai, mi piegai e sorrisi prima di scendere.Nell'ultimo scalino il telefono vibrò di nuovo e in quel momento.. non riuscì a ignorarlo.
Lo tirai fuori, sbloccai lo schermo e mi concessi di leggere il messaggio.
Kite007: Non ricevo tuoi messaggi da due giorni. Se non ne mandi uno immediatamente, dovrò risalire al tuo nome e alla tua posizione e venire a sculacciarti.
Il mio stomaco ebbe uno spasmo a quella minaccia. Non aveva mai fatto allusioni a incontri.
Kite007: Ancora nessuna risposta. Se neanche le minacce fisiche ti fanno rispondere, forse ti persuaderà pensare a me che mi masturbo leggendo uno dei tuoi vecchi messaggi.
Un leggero calore fece capolino li giù. Si era dato piacere pensando a me? Uno sconosciuto che si toccava non avrebbe dovuto darmi una simile emozione.
Kite007:Caro ragazzo disubidiente, non so cosa tu stia facendo, ma disgraziatamente sono venuto nella mia mano pensando a te nudo. Sarai contendo adesso.《Cosa leggi?》Lottie sbirciò da sopra la mia spalla.
Con le guance in fiamme oscurai lo schermo, testimone del fatto che nonostante le migliori intenzioni di mia sorella e mia madre, ero riuscito a trovare un ragazzo interessato a parlare di sesso con me.
《Niente.》
《Louis.》
Nel girarmi, mi trovai difronte mia madre. Solo che il suo sguardo, invece di essere sorridente e affettuoso come mi sarei aspettato, appariva freddo e severo. Percepii che qualcosa non andava e lo stomaco mi si contrasse.
《Mamma, cosa..》Non era sola. I miei occhi passarono dell'abito nero di mia madre al ragazzo alto e slanciato alle sue spalle.
Santo cielo, chi diavolo..
《Louis, vorrei presentarti una persona.》 La mascella contratta, le nocche bianche sui pugni chiusi.《Lui è Harry Styles. È un grande ammiratore delle tue creazioni e vorrebbe portarti fuori stasera a festeggiare il tuo successo.》
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Io Ti Appartengo
FanfictionLa famiglia di Louis Tomlinson è obbligata a rispettare un patto di sangue stretti in tempi antichi con la famiglia di Styles e, in quanto primogenito, il ragazzo sconta ancora le colpe degli antenati. I secoli bui sembrano essere passati, ma i debi...