Sono stati pochi giorni, furtivi. Era estate, la stagione della mia vita: vivo solo d’estate, vivo solo con il sole. Ti ho trovato lì: santa timidezza del primo incontro. Mi hai fulminato: ero una di quelle lampadine sempre accese, sempre luminose, tu mi hai spento e mi hai portato nella notte. Sei riuscito a farmi vedere il bello del buio, e io odiavo il buio. Ma c’era lei. Mentre c’ero io, c’era anche lei. C’era anche lei, ma tu cercavi me, da ubriaco volevi me, da sobrio volevi me. Purtroppo siamo solo stati due ladri, io e te. Ci rubavamo sguardi, carezze, abbracci, baci. Ci rubavamo i morsi, le dita intrecciate, le parole sussurate. Abbiamo rubato il tempo. In tutto ciò ho paura, sostanzialmente di una cosa: che tu abbia rubato me. Non voglio dire il mio cuore o cose simili, me. Sento che mi hai rubato: io sono ancora là con te, anche se ora siamo distanti kilometri, abissi. Ho paura di essere rimasta là con te. Può tanta bellezza essere solo la gioia di alcuni momenti d’estate, può essere sbagliata, può essere una mia illusione? Riportami il mio corpo e la mia mente, voglio tornare a splendere.
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Sfoghi di una vita complicata.
RomanceIo e lui. Sole e Luna destinati a non incrociarsi. Poi un' eclissi. I suoi occhi, la sua risata, la sua voce. Sfoghi di lui, sfoghi di un amore nato così, di un amore estivo, di un amore realmente esistito. **TRATTO DA UNA STORIA VERA.**