~ Fall in love with the white devil ~

Prologo

Hermione's Pov

Hermione tremava di freddo e di paura, chiusa in quella cella ammuffita e buia. Sentiva delle voci concitate attuite dai vecchi muri che sembravano opprimenti come a chiudersi sopra di lei. Il sangue non la smetteva di scorrere dalla parola che Bellatrix aveva inciso sul suo braccio: Mezzosangue. Sembrava addirittura brillare nel buio, come se avesse una propria luce "Andiamo Hermione, è solo suggestione nulla di più, sei stanca e anche... Affamata"

Dovette ammettere a se stessa che aveva appetito, ma non avrebbe mai chiesto del cibo solo per principio. Cercò di distendere le gambe ma l'angusto spazio dove si trovava non glielo permise più di tanto. Dei passi frettolosi giù per le scale e delle voci concitate.

-No Bella l'ha chiesto a me e gliela porterò io! Tu va di sopra.-

-Ridicolo Lucius!- una risata fredda arrivò fino alle orecchie di Hermione la quale degluti, ogni traccia di appetito era passato.
La cella si aprì, rivelando la testa di Lucius Malfoy, leggermente lasciata al caso la dove Azkaban aveva lasciato le tracce.

-Alzati Mezzosangue, Lui vuole vederti.-
Un ghigno illumino il suo volto. Hermione si alzò senza fiatare, farlo non sarebbe servito a nulla.
L'uomo la condusse nella stanza principale e man mano che salivano Hermione dovette constatare con piacere che il caldo dell'ambiente andò a scaldarle i muscoli indolenziti.
La stanza era piena di persone, riconobbe Dolovoh e Rodolpus, insieme al lupo mannaro, Bellatrix in prima fila vicino a Narcissa e Draco. Tutti la guardarono quando entrò quasi inciampando nella sala. Lucius la condusse davanti ad una poltrona di pelle girata e s'inchino al suo cospetto.

-Mio Signore, la prigioniera che hai richiesto-

-Molto bene Lucius, grazie.-

Hermione sostenne lo sguardo di due occhi rossi come il sangue che trafiggevano lo sguardo e la mente. Non aveva nulla da nascondere essendo isolata da parecchio tempo e si chiese in quel momento perché i suoi migliori amici non l'avessero cercata o probabilmente lo stavano facendo ma non sapevano dove fosse il covo dei Mangiamorte. Amareggiata lasciò che il mago oscuro vagasse nella sua mente.

-Molto bene signorina Granger.. Lucius, riportala in cella. Sarà sotto la tua custodia.

-Si mio Signore.-

Le sue mani mi presero nuovamente con forza e mi trascinarono dentro la cella e fui di nuovo sola, con i miei pensieri.

Lucius's Pov

Quella giornata l'aveva distrutto mentalmente, come le precedenti d'altronde. Lucius Malfoy non ricordava da tempo immemore quando avesse passato una giornata tranquilla con la sua Cissy. Ed era proprio quest'ultima a dargli del filo da torcere. La donna sosteneva, in privato, che da quando fosse arrivato il Signore Oscuro in casa non c'era più quella tranquillità di un tempo. Eppure era l'unica cosa che era riuscito a fare di utile per risollevare le sorti della famiglia: offrire la villa come quartier generale. Si perché tutte le missioni da Lui affidatogli erano fallite tutte miseramente. E Lucius era stanco di quel trattamento che ora gli riservava quasi con disprezzo. Il fatto che avesse trattenuto la Granger nella smaterializzazione dell'elfo era stato un bel colpo per lui. Ora la ragazza era sotto la sua custodia e appena si fosse ripresa sperava di ottenerla come schiava personale.

- Lucius devi fare qualcosa. Non possiamo andare avanti così!- di nuovo quella sera nella loro intimità Narcissa aveva tirato fuori l'argomento.

-Cissy sai bene che ho le mani legate, non posso cacciarlo via! Andrei incontro a morte certa!-

Non capiva che facendo così avrebbe solo peggiorato la situazione. Lucius aveva timore del Signore Oscuro: era arrabbiato per i suoi continui fallimenti e temeva che scaricasse la sua ira sulla famiglia.

-Quando hai deciso di sposarmi sai a cosa andavi incontro! Sto facendo il possibile per mantenerci in vita e ad una condizione accettabile.. Eppure tu non lo vedi-

Si rivesti con furia, ormai sveglio e estraneo l'intimità di poco prima chiedendosi perché ogni volta doveva finire così. Se ne andò lasciando la moglie da sola, senza neanche avere il tempo di replicare.