Capitolo 2.

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Ormai erano passati un paio di minuti da quando rimasi immobile davanti allo specchio, fissando così la mia immagine.
Per il primo giorno avevo optato per un jeans abbastanza chiari, una maglietta a maniche corte bianca, ed una camicia a quadri come felpa.
Dal mio abbigliamento, passai al mio viso, non mi truccavo mai, ma siccome era il primo giorno nella mia nuova scuola e volevo fare bella figura, mi misi soltanto una crema per il viso, un lipgloss ed il mascara.
I miei lunghi capelli castani, invece li avevo lasciati sciolti, come facevo sempre.
Ritornai in me quando sentii mia madre avvisarmi che si stava facendo tardi, così presi lo zaino e la raggiunsi per poi uscire con lei.
Camminammo fino alla high school e dopo averle lasciato un bacio sulla guancia, entrai.
Tutti notarono che ero "quella nuova" perché sembravo abbastanza spaesata, ed era proprio così!
Dopo vari tentativi trovai la mia classe e vedendo che non c'era ancora nessuno, andai a sedermi al penultimo banco.
Sistemai lo zaino sulla sedia e prendendo il cellulare, guardai qualche foto su Instagram.
D'un tratto qualcuno mi riportò alla realtà e quando alzai lo sguardo, vidi che era una ragazza con i capelli biondi, lunghi e mossi ed aveva gli occhi azzurri.

≪Posso sedermi qui, vicino a te?≫

Chiese la ragazza, facendo un'espressione abbastanza dolce.

≪Certo che si!≫

Dissi con un sorriso abbastanza ampio, per poi osservare ogni suo movimento.
Parlammo del più e del meno, fin quando non arrivò il professore ed iniziò a presentarsi.
Ad un certo punto, mentre stava facendo l'appello, un gruppo di ragazzi entrò nell'aula, facendo confusione.
Tra le varie persone, riuscii ad intravedere un ragazzo più alto degli altri, con i capelli scuri, la giacca di pelle e dei bellissimi occhi color ghiaccio, diversi dalla ragazza con cui stavo parlando.
Misi le mani sulle mie orecchie, così da non sentire l'urlo del professore, e quando i ragazzi si andarono a sedere, sentii qualcuno punzecchiare la mia schiena con la penna.
Subito mi girai e mi accorsi, che il ragazzo dagli occhi color ghiaccio era seduto proprio dietro di me.

≪Ehi bellissima, sono Alexander ma tu puoi chiamarmi stasera.≫

Disse lui ridacchiando con il suo gruppetto di amici.
A quel punto lo mandai a quel paese mentalmente e mi girai, cercando di ascoltare le parole dell'insegnante.

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