Qualcosa di nuovo.

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CAPITOLO II
Una sera iniziammo a litigare, ero molto confusa e volevo che lui riuscisse a chiarire i miei dubbi. Gli chiesi di mettermi in chiaro la situazione. Di farmi capire quello che eravamo diventati. Cosa stavo diventando io per lui?
Sapevo di non essere una semplice amica, infondo era lui che mi aveva cercata dal primo momento, e a me queste attenzioni non dispiacevano.
- Cosa siamo io e te ?
- Che vuoi dire ?
- Lo sai cosa intendo
- Cerca di essere più chiara .
Dio mio, Anton perché fai così... Manteniamo la calma!
- Siamo amici ?
- Ah io non credo. Tu mi hai però fatto capire chiaramente che io devo restare al mio posto ed è quello che sto facendo.
- E se io al momento volessi altro ?
Mi guardò. Non gli diedi neanche il tempo di rispondermi che iniziammo a baciarci, a spogliarci.. insomma facemmo l'amore. Ma era diverso.. era nuovo e lo sentivo così forte, attaccato a me che quasi mi faceva male.. aveva voglia di me, di toccarmi ed io lo sentivo.
Non appena ci eravamo rivestiti istintivamente mi venne da farmi accompagnare a casa, gli lasciai un bacio casto sulle labbra e in un certo senso scappai.. ripensando a quello che avevo fatto. Ero incredula, non immaginavo sarebbe successo tutto così in fretta.
Percorsi un bel tratto di strada a piedi, pioveva e quindi cercavo di ripararmi sotto qualche balconata. Controllai il cellulare, un paio di chiamate perse di Romi , il mio migliore amico. La persona più dolce e disponibile che abbia mai conosciuto.
Decisi di non chiamarlo subito, ero ancora un po' scossa da quello che era successo. Non sapevo se avevo fatto bene a lasciarmi andare così in fretta o se fosse stata una tempistica normale. Tempistiche... ma cosa mi racconto. E' stato l'istinto, il cuore, l'attrazione che provo per lui. I miei occhi lo vedono come forse nessuno lo vede..
Appena arrivo a casa mi getto sul letto e accendo il pc. Contatto Romi
'' Hey ''
'' Ma che fine hai fatto ? ''
'' Ero in giro ''
'' tu non me la conti giusta ''
'' in effetti no ''
'' tutto bene ? cos'hai fatto ? ''
'' ero con Anton ''
'' Anton.. il fratello di Marien ? ''
'' Esattoo...''
'' ecco perché non mi rispondevi stranezza.. voglio sapere tutto ''
'' magari domani, ora sono stanca.. vorrei andare a letto ''
''ok buonanotte ''
'' buonanotte ''
Stacco la conversazione e mi metto a letto. Troppe emozioni, troppe parole. Non ho voglia di sentire altri giudizi, basta già la parte morale di me stessa che mi fa sentire in colpa. A stento riesco a trattenere gli occhi che si chiudono. Ma l'hanno vinta su di me. Cado in un sonno profondo.
Mi risveglio il mattino seguente carica di energia da una bella dormita.
Trovo dei messaggi di Anton :
'' Come stai?'' e ancora '' Che fine hai fatto perché non rispondi ai messaggi ? ''
o cose così.
Il tempo di riprendere conoscenza, al mattino mi è sempre un pò difficile alzarmi decentemente, e gli rispondo spiegando che sono crollata.
Mi risponde in tarda mattinata. È strano, non crede al fatto che io mi sia addormentata. Sostiene che non abbia risposto di proposito ai suoi messaggi. Chissà cosa pensa, addirittura non vuole parlarmi. Aspetterò di sentirlo nel pomeriggio, gli lascio il tempo di sbollire.
Verso le 18:00 ricevo una chiamata. E' lui ,Anton. Devo dire che ci sto prendendo gusto e che mi scappa sempre un sorriso quando vedo che è lui a cercarmi. Mi chiede di vederci e non esito, esco subito di casa. Mi viene a prendere, solito posto, solita chiacchierata. Ci chiariamo, e facciamo di nuovo l'amore. Questa volta sembra ancora più bello. Mi riaccompagna e sta volta non faccio lo stesso errore, tengo il telefono vicino perché non voglio che si dispiaccia nel non sentirmi.
Il giorno dopo poco dopo la solita ora, Anton non si è ancora fatto sentire. Sono pensierosa. Perché lo sta facendo ?
Io per principio non lo chiamo !
La sera mi invia la buonanotte, sono nervosa.. cosa significa ?
Il giorno seguente mi invia un altro messaggio '' perché non rispondi ? ''
'' perché non rispondo mi chiedi ? perché ieri per un intera giornata non ti sei fatto vivo ! ''
'' non potevi farti sentire tu ? ''
'' e tu hai aspettato tutto il giorno semplicemente per la curiosità di vedere se io mi fossi fatta sentire o meno ? sei pazzo ''
'' di te, oggi ti accompagno io a scuola ''
Scesi dal portone e me lo ritrovai sotto casa. Devo ammetterlo, mi sciolsi come un ghiacciolo al sole. Ero davvero felice. Mi feci lasciare un po' prima dell'istituto, non mi andava di essere vista da Marien, avrebbe potuto avere qualcosa da dire al riguardo.
Entro in aula e decido di parlarle subito. Non mi va di tenerla ancora all'oscuro di questa cosa. Me la porto nel nostro solito angolino e poi :
- Devo dirti una cosa
- Dimmi tutto.. Matt ? Ti chiama ancora ? gli spacco la faccia !
- No, non è lui tranquilla, devo parlarti di me.
- Cosa succede ?
- Anton ed io.. ci stiamo vedendo
- Ah.. allora sei tu la ragazza con cui messaggia la sera prima di andare a letto.. dicevo che c'era qualcosa di diverso in lui, beh ma perché non me l'hai detto prima  ?
- Non lo so.. volevo vedere prima a cosa arrivavamo in verità prima di "ufficializzare" la cosa.
Le faccio il gesto con le mani delle virgolette in aria .
Entrò il prof ed interrompe la nostra chiacchierata.
Era sempre così.. ci mettevamo ad angolo del nostro banchetto ed iniziavamo a confabulare su tutto.
Finita la giornata mi saluta con un'occhiolino, la mia Marien. Mi faceva sentire così libera di essere me stessa.
Tornai a casa ed inviai un messaggio ad Anton.
'' ho detto di noi a Marien ''
'' cosa le hai detto ? ''
'' che ci stiamo vedendo ''
'' perché l'hai fatto ? ''
'' ti infastidisce la cosa ? ''
'' no, ma è mia sorella ''
'' e la mia migliore amica, allora  ? ''
'' mi da fastidio che sappia le mie cose''
'' le tue cose ? ''
'' si, mi fa strano che siete amiche ''
'' lo sapevi benissimo dall'inizio, cosa c'entra questo ora ? ''
'' niente, sono a lavoro, ci vediamo oggi ''
Mi fredda così, velocemente. Stranita dalla situazione, mi metto a letto. Dopo qualche ora vengo svegliata dal trillo del telefono, era Anton. Corro in bagno a prepararmi mentre rispondo al telefono.
- Dove sei ?
- A casa
- Possiamo vederci ?
- Certo, dammi 5 minuti
- Tranquilla con calma tanto sarò lì tra 20 minuti.
- Oh, ok.-
Mi guardo allo specchio. Occhi gonfi di sonno, capelli spettinati... ero un mostro !!
Mi preparo velocemente, perché la telefonata mi ha messo un po' d'ansia. Non mi aveva ancora chiamata ma decido di scendere per accendermi una sigaretta. A tempo lo vedo venire e salgo in macchina con lui.
- Che ci facevi giù da sola ?
- Non l'hai visto, stavo fumando una sigaretta. Buonasera, comunque.
- Sei sicura ? Avevi una strana voce quando ti ho chiamata.
- Mi ero appena svegliata, per quello.
- Hai sempre una scusa pronta
- Ma non è così... Anton si può sapere cos'hai ? Non mi credi mai, qualunque cosa io dica, sto mentendo o è falsa o non va bene. Cosa vuoi da me ? Ma se non ti sto bene che cazzo ci perdi ancora tempo ?
- Calmati. -
Ferma la macchina.
- Vieni qui. -
Mi abbraccia. Sento un odore strano su di lui.. mi affaccio per guardare nello sportello della macchina e ci trovo una bottiglia di Jack Daniel's. Mi allungo per afferrarla .
- E questa ?
- Non è niente.
- Non direi !
- Mi sono visto con un amico prima.
- Un amico ?
- Si...
- Chi mi dice che non sia un'amica ?
- Sei paranoica se fai così .
-?Anche tu lo sei. E' esattamente così che ti comporti con me.-
Mi interrompe:
- Ti va di bere ?
- No..
- Dai solo un po' , prova.
- No, ti ho detto che non mi va.
Apre la bottiglia, fa un sorso.. poi si avvicina alle mie labbra, io apro e lui mi versa il whisky in bocca.
Ingoio, e poi mi bacia. Con un mezzo sorrisetto malvagio mi chiede:
- Com'è ?
- Forte - gli dico, con una faccia un po' disgustata.
- Ne vuoi ancora ?
- A modo tuo.
Ripete lo stesso procedimento per più volte.
Poi mi dice:
- Avvisa i tuoi che stasera non ceni a casa, sei con me.
- Tu mi porti sulla via dell'inferno ragazzo mio.
Così feci. Chiamai mia madre e le dissi che sarei rimasta a cena da Marien. Ovviamente non potevo dirle che ero a cena con il fratello di Marien.
Mi portò in una tavernetta molto carina. arredata in modo rustico. Tavoli e pareti tutte in legno.
Arrivò la cameriera, sembrava conoscerlo perché lo salutò in modo caloroso come a dirgli '' ben tornato ''.
- Ciao ragazzi, cosa prendete ?
Lo guardo e gli lascio intendere un ''fai tu ''
- Due drink della casa. Poi il resto.-
La ragazza capisce subito, accenna un sorriso e va via.
Dopo qualche minuto arrivano al tavolo due drink bianchi.."Cosa aveva intenzione di fare ?"
Bevo qualche sorso.. è troppo pesante. Non voglio fare la signorina.. allora bevo tutto d'un fiato, o almeno ci provo. E provo anche ad evitare la faccia dell'orrore alla fine di ogni sorso.
Lui rimane sorpreso e subito me ne fa portare un altro..
Oh no, questo è un incubo. Accenno un sorrisetto imbarazzato, ma non gli confesso la verità. Dopo il secondo drink, ero già brilla. Mangiamo qualche stuzzichino e poi gli chiedo di portarmi via.
Sentivo le gambe che barcollavano. E questa cosa mi faceva ridere. A tratti lui mi bloccava e mi baciava. Sentivo il sapore dei cocktail mischiarsi tra le mie e le sue labbra. Era una sensazione paradisiaca.
Entrammo in auto e ne accese una. Incominciammo a fumare e ogni tiro, un indumento.
Ci ritrovammo semi nudi e le mani non si sapeva in che direzione andavano. Furono scintille.
Ma ci ho messo un po' di tempo per ricordare tutto il giorno dopo.

Meravigliosamente Mya‼️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora