Non ci voleva!

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CAPITOLO III
Da quella sera, divenne come una ruota. I pomeriggi li trascorrevamo bevendo e fumando. Era una distrazione da una parte, ma io ero solo una bambina.. cos stavo facendo insieme a lui ?
Non eravamo mai andati a fare nemmeno una passeggiata insieme. Eravamo rimasti lui con i suoi spazi e dio con i miei. Ad un tratto questa cosa non mi bastava più e gli rinfaccio tutto.
Ma cosa stiamo facendo io e te ? Passiamo le giornate così.. stiamo fatti e facciamo l'amore.
Cosa c'è di più bello ?
Beh mi sono stancata. Vorrei fare qualcosa di diverso.
Bene, allora domani preparati, ti porto per negozi.
Mi bloccai. Fui contenta e dubbiosa allo stesso momento. Non aveva esitato nemmeno un attimo.
Forse ero io che mi stavo facendo troppi problemi. Lui in un modo o nell'altro mi stava dimostrando che ci teneva a me.
L'indomani, ero un po' agitata, non sapevo come spiegare a mia madre che sarei uscita prima e allora le dissi che mi sarebbe venuta a prendere Alex con suo padre per studiare insieme a casa sua.
Anton mi portò prima al solito posto, pareva volesse parlarmi.
Cosa fai ?
Voglio chiudere un attimo gli occhi oggi non mi sono fermato un attimo.
Accendo la radio. Passa una canzone dolcissima... mi viene solo da abbracciarlo. Mentre la voce soave di quel cantante ci aiutava a rilassarci . Dopo qualche minuto mi sorride accende il motore e iniziamo ad andare.
Era così lui, un po' particolare . Faceva tutte le cose di testa sua, non ascoltava nessuno.
Arrivammo in centro, qualche giro per trovare parcheggio e poi finalmente uscimmo. Era molto apprensivo, ci teneva a farmi passare una bella giornata. Mi portò a prendere un gelato e poi a fare una passeggiata sul lungo mare. Ci fermammo su una panchina e si avvicinò un ragazzo di colore che vendeva i classici braccialetti della fortuna. Ci guardò.. e poi si girò verso di me e mi disse
Tratta bene lui.
E poi tra una risata e l'altra andò via. Nella mia testa ovviamente pensavo ( deve essere prima lui che deve trattare bene me ).
Arrivammo ad un negozio di cosmetica, glielo indicai e dissi :
Non capisco le ragazze come fanno a passare le ore in questi negozi. Io una volta preso quello che mi serve esco. Ho amiche che provano di tutto, sarebbero capaci di passarci giornate intere. ( Tipo Marien, tua sorella ) .
La mia ex ragazza lavorava nella cosmetica, era make up artists.
Ah si ? ( sti cazzi non ce li metti ? )
Si era brava, creava dei capolavori. E lei poi non ne aveva bisogno .
In che senso ?
Era bellissima così com'era non aveva bisogno di trucco.
Sono perplessa... Che cazzo mi parli della tua ex ragazza.. stiamo scherzando ?
Mi incupisco.. poi ad un tratto mi prende la mano.
Che sensazione strana, una cosa che sembra così semplice, mi blocca del tutto. Mi sento il cuore uscire dal petto mentre ci avviamo verso la macchina.
Abbiamo passato un bellissimo pomeriggio, tanto che non mi va si ritornare a casa, così sono indecisa se chiedergli di passare dell'altro tempo insieme o non farlo per paura di ricercare troppe attenzioni da parte sua. Decido di tornarmene a casa.
Mentre sto cenando con i miei.. mentre sembra che finalmente tutto stia ritornando a prendere il suo equilibrio. Eh, mica era tutto così semplice. Arriva una telefonata di Matt.
Rifiuto.
Richiama.
Vado in camera mia e rispondo.
Che vuoi ?
Dammi il numero di telefono di questo stronzo
Ma che stai dicendo ?
Voglio il numero? Hai fatto presto eh, sei stata brava. - Faccio finta di non capire.
Ma di cosa stai parlando ? Tu sei pazzo
Che cosa vuoi ?
Che cosa voglio ? te lo dico subito cosa voglio : il numero di quello stronzo con cui stai uscendo.
Non sto uscendo proprio con nessuno.
Non me lo vuoi dare tu ? Perfetto lo contatto da solo, glielo dico che gli voglio spaccare la faccia.
Riaggancia.
Non mi fa nomi.. quindi penso che magari abbia preso un granchio. Invece no !
Pochi minuti dopo mi contatta Anton inviandomi lo screen della conversazione con Matt.
Impallidisco.
Chiamo subito Matt
La smetti di fare il coglione ?
Sto venendo sotto casa ?
Perché cazzo stai venendo ? Che vuoi ?
Perché dobbiamo parlare faccia a faccia, me lo devi dire di persona che ci sei uscita.
Ma cosa vuoi ? Io non devo dirti proprio niente !
Gli stacco il telefono sperando che la faccia finita.
Me lo ritrovo poco dopo che bussa come un pazzo il clacson della macchina aspettando che io scenda.
Mi sono stufata , faccio una corsa e lo spingo come una camionista.
Che cazzo vuoi ? Che vuoi sapere ? Ci sto insieme ok ? Mi piace ok ? Me lo sono pure baciato .. e mi è piaciuto! Mi piace stare con lui .. io e te non stiamo più insieme ok ?
Non ti fai schifo da sola ? Ci siamo lasciati da nemmeno un mese.- Mi urla contro.
No ! almeno io l'ho fatto quando ci siamo lasciati. Non come te , che l'hai fatto mentre eravamo insieme.
Forse c'era qualcosa tra di voi anche prima.
Non c'era niente non incominciare.. non essere ipocrita.
Sto ricominciando a fumare e bere per colpa tua
SONO PROBLEMI TUOI ! Io non ti voglio vedere più !
Dal baccano che stavamo facendo, scende mio padre.
Un attimo di calma e vedo Romi in macchina con lui...
COME
HA
POTUTO...
Torno sopra, a casa, mentre mio padre cerca di calmarlo.
Quando ritorna mio padre, sono in lacrime. Mi dispiace coinvolgerlo in queste cose.
Cosa ti ha detto ?
Che tu stai uscendo con un altro.
Non è proprio così. - Mio padre non sapeva nulla, non era giusto coinvolgerli nelle mie cazzate adolescenziali.
E com'è allora ? Spiegami.
Siamo amici.
Tu gli hai detto che vi siete baciati.
l'ho detto così, per vedere fargli rabbia.- Dovevo mentire.
Comunque tu da oggi non esci più. E poi chi è questo ?
Papà non puoi farmi questo. Non puoi relegarmi in casa, io impazzisco così.
Chi è?
Il fratello di Marien.
Ah, pensa.
Cosa ?
Sembra fatto apposta.
In che senso ?
Matt e Marien , tu e ed il fratello.
Ma cosa dici ?
Niente.
Mi lascia, e se ne va in camera sua. Ero a pezzi, e in verità.. mortificata da morire.
Mando un messaggio ad Anton :
'' Non puoi capire, è venuto sotto casa a fare il pazzo, tanto che è dovuto scendere mio padre ! ''
'' senti io non voglio stare in mezzo a queste cose, chiaritevi prima tra di voi e poi magari se ne parla ''
'' ma cosa cazzo dici ? cioè tu stai buttando nel cesso quello che stavamo costruendo per un coglione ? ''
'' tu non sai ancora cosa vuoi ''
'' sicuramente non lui !! ''
'' ma lui vuole ancora te ''
'' non mi interessa niente Anton, io so solo che con te sto bene, che mi fai distrarre dai brutti pensieri, che ci divertiamo e che facciamo tante cazzate, stiamo costruendo qualcosa che può solo crescere , cos'altro devo sapere ? ''
''  ci sentiamo. ''
Non gli rispondo più. Mi sento bloccata, persa, vuota.
Mando un mex a Romi:
'' da oggi in poi tu, insieme a lui sparirai dalla mia vita. Sei stata la seconda delusione più grande, davvero non me lo sarei aspettata. ''
Una freddezza unica.. una delusione incredibile..
Non guardo nemmeno la sua risposta, blocco il contatto.
Mi metto a letto, ma passo la notte in bianco. Una notte lunga e triste. Una sensazione da schifo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2016 ⏰

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