Lunedì 03•10•2016
Se mai ci conosceremo capirai che dico tante, tantissime stronzate. Come quelle di ieri, non capisco cosa mi fosse preso: ricominciare scuola mi stanca, è come se il non dormire fosse una droga leggera... come se la testa fosse pesante e leggera insieme, ondeggiante e bloccata, i muscoli rigidi e le palpebre bisognose di sonno. Sono però un animale crepuscolare, mi affascina la notte e la penombra appena precedente.
Oggi stavo salendo la scala 3. Ti ho vista avvolta nel tuo cappotto rosso, ho percepito il tempo fermarsi tra noi due. Eri con una ragazza diversa, con una ciocca di capelli verdi. Devi esserti accorta che ti fissavo, devi avermi sorriso. Poi hai svoltato a sinistra, mentre la mia classe era a destra.
Ho proseguito per il mio corridoio, rivedendo nella mente i tuoi capelli ondeggiare al tuo passo leggero.
Tornerò a prendere il caffè più spesso nel tuo corridoio...
YOU ARE READING
October's
Short StoryRidevi, ridevo anch'io. Abbassavi le spalle rannicchiandoti, poi ridevi nuovamente, poi vi facevate il solletico e ridevi. E la tua risata era indescrivibile, era screziata di venature di sentimenti incomprensibili a qualunque persona se non autoriz...
