Capitolo 2

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Cala il silenzio. La mia espressione deve essere sbiancata ancora. Sento le pupille dilatarsi e il sangue ribollire nelle vene. Non può essere...

Cerco di ricompormi. Magari ho capito male.

«Mi perdoni ministro, ma credo di non aver compreso l'ultima parte.» Chiedo trattenendo il fiato in attesa di una risposta.

«Il Consiglio vuole che lei si sposi.»

Avevo capito bene... Sposarmi? Sposarmi, certo! È questa l'ultima trovata! Credono che facendomi sposare potranno avere il regno nelle loro mani. Magari obbligandomi a sposare un uomo facilmente strumentalizzabile! Ma no, signori. Non ci sto! Però adesso devo trovare un modo per non farlo... Pensa, Malak, pensa... Cos'hai studiato che può tornarti utile adesso? Ah, il regolamento!

«Ministri, non credo che questa sia una cosa giusta. Il Pensiero Superiore ha stabilito delle regole per quanto riguarda il governo del pianeta.»

«Lo sappiamo bene, sua maestà.»

«Non mi interrompi. Stavo dicendo, sono state stabilite delle regole dalle quali non ci si può sottrarre. Per alcuna ragione. Pertanto, secondo il "Codice del sovrano" il governo non può essere gestito da altri se non dal sovrano designato dal Pensiero Superiore stesso quindi, un eventuale matrimonio potrebbe distogliere la mia attenzione dal regno e io non voglio che ciò accada. Neanche voi, ovviamente. Bisogna pensare prima di tutto al bene del popolo...»

«... E all'ordine nel regno.»

«Certamente.»

«Allora, sua maestà non ha scelta: deve prendere marito per il bene del suo popolo. Senza una guida maschile nascerà una rivolta e non sarà capace di placarla. La situazione è stata esaminata a fondo e il Consiglio ha preso provvedimenti.»

Le cose stanno precipitando... Parlano troppo veloce, dove vuole arrivare. Non mi voglio sposare...

«Malak Sabaka, lei è obbligata a sposarsi.»

«No...»

«Sì, vostra altezza. Se non vi sposerete non potrete salire al trono perché nessuno vi considererà pronta, ma solo una ragazzina ancora bianca!»

Mi sento morire... Queste parole mi hanno trafitta, pugnalata. Ho il cuore che batte forte, sembra che debba esplodere da un momento all'altro.

«La riunione è terminata.»

«Aspett...» Cerco di fermarli, ma ormai non posso più fare niente.

Non voglio sposarmi, ma non posso scappare e abbandonare il mio compito. Io sono degna anche senza un uomo al mio fianco. Ma chi mi crederebbe? Hanno ragione. Sono solo una ragazzina... Ancora abitante, ancora bianca. Se solo cambiassi colore! Se solo non fossi pressata. Se solo...

Mi alzo dalla sedia e scappo di corsa verso la mia stanza. Mi butto sul letto e stringo forte il cuscino tra le braccia.



Quando apro gli occhi la prima cosa che vedo è il tappeto. Dove sono? Questo... È il tappeto?! Mi metto a sedere e mi rendo conto che sono sul pavimento. Devo essere caduta... Tiro un sospiro di sollievo, mi alzo in piedi ed esulto lanciando il cuscino per aria. Era solo un sogno! Inizio a cantare allegra.

All'improvviso entra Cloe di corsa.

«Malak! Ho saputo! Come mi dispiace!» dice tutto d'un fiato mentre la guardo con volto confuso.

«Sì, la notizia ha già raggiunto tutti nel palazzo. Poi, questo non lo sai, i membri del Consiglio lo hanno appena comunicato all'Eco e quindi... Insomma, domani mattina lo saprà tutto il pianeta. Sono così in pena per te!»

Malak - il regno del silenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora