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Da quel giorno Chiara si chiuse in se stessa, non usciva, non rispondeva ai miei messaggi e anche se andavo a casa sua per tirarla giù da quel letto, sua madre mi diceva che non era a casa. Le uniche volte che usciva era per andare a scuola. La stavo perdendo.

Con il tempo avevo conosciuto anche dei suoi compagni di scuola e per fortuna avevo i loro numeri, chiedevo a loro come stesse la mia mia migliore amica. Le ultime notizie erano davvero assurde.

Chiara aveva iniziato ad avere comportamenti strani, usciva con gente poco raccomandabile. Si stata autodistruggendo. Decisi di intervenire.

Conoscevo i suoi orari scolastici così un venerdì saltai scuola per andarla a prendere.

Erano le 2 e mezza, tutti i ragazzi erano usciti da quella prigione, ma non lei. Dove cazzo si era cacciata?

La chiamai più volte ma rispondeva sempre la segreteria. Quando pensai che sarebbe stata l'ultima volta finalmente mi rispose:

<<Chiara dove cazzo sei?>>

<<Alice, che vuoi?>> la sua voce era strana sembrava scocciata dalla mia chiamata e sentivo che ci fosse qualcos'altro sotto.

<<Sono davanti scuola tua che ti sto aspettando da mezz'ora. Dove sei?>>

<<Oggi non sono entrata, sono in giro con dei miei amici>>

<<Ah gli amici con cui ti fai a spaccare di canne tutto il giorno? Chiara ti stai facendo del male, stai esagerando, va bene una ogni tanto come facevamo insieme...so chi sono questi tuoi amici, mi sono informata, smettila Chiara, Giuliano..>> mi interruppe

<<Non me ne fotte niente di quello stronzo, né tanto meno di te. Lasciami stare ora e sempre, smettila di venire sotto casa mia, smettila di chiamarmi, ora sto bene e se mi voglio spaccare non sono affari tuoi>> e chiuse la chiamata.

Quelle parole, le ha dette davvero. Fanno veramente male. La mia migliore amica non mi vuole più al suo fianco. Il mio cuore era dinuovo a pezzi e questa volta ne era lei la causa, non avrei più visto il suo sorriso.

AliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora