Capitolo 1

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Era un giorno come tutti gli altri, o almeno credevo lo fosse. 

Pioveva. Pioveva a dirotto. Ero seduta nell'ultimo banco della fila centrale della classe, accanto a Lucy. Non conversavo molto con lei, ma d'altronde tutti i miei amici, o per lo meno conoscenti, erano smistati in classi differenti.

Il professore continuava a spiegare una noiosissima lezione di storia, a cui non prestavo la minima attenzione. Per non annoiarmi del tutto, solitamente disegnavo su un foglio o scrivevo qualche frase che mi colpiva particolarmente durante quei pochi minuti di ascolto da parte mia, verso la lezione.

Quella volta stavo scrivendo un pezzo del brano che ascoltavo più frequentemente in quel periodo. Dio se adoravo quella canzone. E' qualcosa di meraviglioso ed unico quel testo. La canzone era 'Tides' dei Jack&Jack, maree. Rappresentava la vita, gli ostacoli che incombono su di essa, mi rispecchiava pienamente.

'Stay away from the bad tides       Only go where there's good vibes'

Alzai la mano tenendo lo sguardo fisso sulla frase che stavo finendo di scrivere, ma il prof. sembrava non avermi notata, perciò iniziai a parlare alzando lentamente il capo "Prof. potrei andare al ba-" mi bloccai, facendo cadere la penna per terra. Non ero l'unica che si era bloccata.

Mi guardai attorno e nessuno si muoveva, tutti erano come immobilizzati. Posai lo sguardo sull'orologio. Le lancette non si muovevano. Era come se si fosse fermato il tempo. Mi alzai e feci un giro della classe, dirigendomi infine verso il prof. per poi sventolare una mano davanti al suo volto. Non ricevetti alcun segno.

Mi avviai verso la finestra, per vedere se ancora pioveva. Anche le gocce d'acqua erano sospese in aria, ed ero a dir poco terrorizzata da ciò che stava accadendo. Uscí di fretta e furia dalla mia classe e, quando mi girai, andai a sbattere contro qualcuno.

«Dio Lynn, stai bene?!» disse una voce a me familiare.
«Alex?» realizzai dopo un po' che lui, rispetto agli altri, non era immobilizzato. Lo abbracciai di istinto e lui ricambiò.
«Hai notato pure tu?La scuola è troppo silenziosa..» affermò un po' titubante. «Davvero non sai cosa sia successo?» lo guardai stranita, per poi sospirare e prendere il suo polso.

Lo portai all'interno della mia classe «Guarda tu stesso la situazione...» dissi incitandolo a osservare meglio il luogo che lo circondava.
Spalancò gli occhi «Diamine!Si sono scaricate le pile dell'orologio!» sbuffò, «Ma fai sul serio?!» risposi scioccata dalla sua stupida affermazione.

Mi guardò torvo «E cosa dovrei notare?!» si bloccò e sgranò nuovamente gli occhi, «Oddio....» osservò meglio l'intera aula.
«C-cosa cacchio è successo» chiese non capendo la situazione che lo circondava, «Se lo avessi saputo non sarei qui a chiedermelo anche io...» sbuffai.
Ad un certo punto sentimmo un rumore provenire dalla classe accanto, e mi precipitai dietro al mio presunto, e caga sotto, migliore amico, Alex.
Lui, gran cuor di leone, si spostò e si mise dietro di me.

«Te lo sogni!Io non ti proteggo, non voglio morire, sono troppo bello e giovane!» disse altezzoso e spingendomi verso l'esterno dell'aula. Lo guardai in cagnesco e gli urlai contro un "Vaffanculo", avviandomi poi nella classe accanto. Entrai lentamente, controllai attentamente tutto e tutti, nonostante fossero immobili, e poi uscì dall'aula.
Proprio mentre stavo per svoltare l'angolo, sentì qualcuno tirarmi verso se, posizionando una mano nella mia bocca.

Mi dimenai come una pazza e poi sentì il mio "aggressore" ridacchiare. Riconobbi quella risatina inconfondibile. Smettei di muovermi e quando mi lasciò, mi girai verso di lui, «Sei un coglione-» dissi assottigliando lo sguardo«-come ti salta in mente?!».

«Oh, povera piccola Lynn mi dispiace...» si avvicinò per poi scompigliarmi i capelli e lasciarmi un bacio in guancia.
«Dallas-» iniziai, «-rimani lo stesso un deficiente» dissi infine allontanandomi.
Non saprei spiegare che tipo di rapporto ci fosse tra me e Cam, ma litigavamo quasi sempre. Lui mi provocava, io rispondevo.
Ma in fondo, eravamo amici, ci volevamo bene.

«Cam tu sai...» inizia, ma prima che potessi finire continuò lui, «Si, so che si è "pietrificato" tutto, se volevi dire questo...» rimasi sorpresa da questa sua affermazione, e parve accorgersene «Prima che ti facessi quel piccolo "scherzetto"-» disse tra virgolette ridacchiando «- sono entrato nella mia classe, ed era tutto immobile» continuò.

Lo guardai aggrottando le sopracciglia «Non mi sembri molto turbato da questa cosa...» incrocia le braccia al petto, «Affatto» rispose tranquillamente. Continuai a fissarlo assumendo un espressione interrogativa, incitandolo a dirmi il motivo per cui fosse tanto calmo.
Sbuffò «Sono tranquillo semplicemente perchè avrei avuto altre due ore di matematica e, sinceramente, preferirei che il tempo rimanesse bloccato così, piuttosto che passare due fottutissime ore a fare quella cosa lì, con segni, numeri, e bla bla bla» disse facendo una faccia buffissima.

Ridacchiai «Almeno non sono l'unica a non capirne nulla».
Ci dirigemmo verso la mia aula e lì incontrammo Alex che, per non annoiarsi, si era messo a disegnare, con il pennarello indelebile, sul volto del mio prof. di storia.
«Ma dico io, quando crescerai?» disse Cameron vedendo quella scena, «Solamente quando lo farai tu» rispose Alex, finendo la sua opera d'arte.
«Un Picasso» dissi ridendo per ciò che il mio migliore amico aveva disegnato.

Ad un tratto sentimmo della urla e subito Alex si nascose dietro di me, «Oh ma dai!Allora lo fai apposta, tu mi vuoi morta!!» gli diedi un lieve colpo sulla nuca.
Mi diressi fuori dalla classe per controllare cosa stesse accadendo, e mi voltai verso Cam con sguardo assassino.
Lui alzò le mani in aria «Non c'entro nulla io!» affermò.
Mi sporsi fuori dalla porta e vidi quattro sagome correre per il corridoio. Inizialmente non capii chi potesse essere, ma poi mi accorsi di chi potesse trattarsi.
Erano Kaya, Lele, Nash e Daniel.
Correvano come se stessero cercando di mettersi in salvo da qualcosa. Kaya e Lele stavano procedendo velocemente e lì mi preiccupai: loro odiavano correre, non l'avrebbero mai fatto spontaneamente e vederle in quella situazione mi fece rabbrividire.

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Salve a tutti, sono tornata con una nuova storia!!
Era da molto tempo che avevo in mente di metterla per iscritto, perciò spero vi piaccia😆
~Clara

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