Erano state poche ed essenziali le richieste dell'archeologo per il suo alloggio: un letto, un tavolo, un pasto. E poi un piccolo banchetto di preghiera.
- "Oh Iv, proteggi me e chi mi è caro, cosichè il tuo ricordo possa essere perpetrato da me, in attesa del tuo ritorno..."
La sua preghiera venne interrotta da un segnale sonoro: qualcuno era sulla soglia e voleva parlargli urgentemente. Con un gesto della mano Belor fece scostare le strutture rettangolari di cui era formata la porta: velocemente si staccarono l'una dall'altra compiendo mezzo giro e facendo intravedere l'uomo dall'altro lato della soglia. Ogni materiale del pianeta e degli anelli era composto da quelle strutture che avevano tutte la stessa forma e la stessa grandezza per qualsiasi scopo, eseguendo gli ordini solo del loro proprietario, diventato tale dopo un imprinting fra il cervello e le strutture stesse. Con un altro gesto Belor le riposizionò a formare una sedia, ma l'ospite, il Signor Teti, preferì rimanere in piedi ed esse si ricomposero meste a formare la porta.
- E' raro sa? Sareste rimasti un centinaio a eseguire certi riti - esclamò guardando le statuette di idoli posti sopra il banchetto. Esse effettivamente davano una particolare aria di antichità all'intero ambiente nonostante fossero incredibilmente piccole.
- Mi avvicina all'oggetto del mio lavoro Signor Teti. Queste preghiere sono l'unica cosa che rimane della civiltà pre-diluviana che ho studiato per tutta la vita...
- Mi chiami Kod..la parte più interessante delle sue ricerche è proprio questa, Dottore. Lei cerca dove nessuno cerca: è l'unico che abbia studiato con zelo reperti di quell'epoca, anche se senza alcun esito. Di essi in effetti rimangono solo antichissime tradizioni in disuso..
- E' qualcosa di cui non vado fiero..compito del ricercatore è si continuare a cercare, ma i miei studi sono stati più che infruttuosi. Molto tempo è stato speso purtroppo, e per nulla..di quella gente di cicli e cicli fa mi affascina il suo gusto per ciò che più gli mancava. E' come se fossero sempre stati tesi alla ricerca di qualcosa, ad aspettare il ritorno di qualcosa che non tornava mai..è incredibile come non sia rimasto nulla di loro..
Teti posò una mano sulla spalla di Belor e lo fissò col suo solito sguardo compiaciuto:
- Dorma, ci dorma sopra. Spero che il suo Iv la protegga domani..
Ma per entrambi fu una lunga notte senza sonno.
- Ci stiamo avvicinando all'oggetto a velocità normale. Per ora il contatto visivo è precluso.
Nella navetta, un parallelepipedo formato da centinaia di migliaia di strutture, c' erano una decina di individui fra cui Belor, alcuni studiosi e un gruppo di militari scelti da Teti fra i Tròni, più preparati e razionali agli imprevisti di un contatto con una realtà aliena. Non potevano ancora vederlo perché esso era nascosto nel suo movimento da uno scudo oscurante, posizionato fra l'oggetto e il pianeta per evitare che indiscreti osservatori ne occultassero il segreto. Lo schermo fu superato in pochi secondi di tragitto, rivelandolo in tutta la sua singolarità.
- Dottor Belor, qui è Teti dal pianeta. Descriva ciò che vede.
- Bene - esclamò con un leggero impaccio lo scienziato avvicinandosi all'oblò ricurvo della nave - Non vorrei smorzare il suo entusiamo Kod, ma l'oggetto in questione ha un aspetto decisamente deludente.
Gli altri ricercatori sbuffarono seccati e leggermente increduli all'affermazione dello storico, rimanendo a fissare con immensa meraviglia ciò che avevano davanti agli occhi. D'altronde loro erano più interessati all'aspetto "alieno" dell'intera faccenda rispetto a quello estetico o archeologico.
- L'oggetto si presenta di forma cilindrica, nessun tipo di rotazione, fortemente usurato nella sua parte visibile mentre..a prima vista....non sembrano presenti ulteriori scritte esterne. Inoltre, con l'aiuto dei miei colleghi senz'altro più esperti di me in meccanica, ehm..posso affermare l'oggetto sia un corpo unico, non è formato da strutture o altri meccanismi avanzati..
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Il Tempio Bianco
Научная фантастикаIn una mattina soleggiata l'archeologo Belor Temlo, matricola #114356/19, riceve un risveglio traumatico. Un uomo, che non vuole farsi identificare e che lo contatta da un luogo sconosciuto, gli propone un offerta difficile da rifiutare. Di cosa si...