Capitolo 4: Incoraggiamenti

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-OGNUNO VADA NEI PROPRI DORMITORI!-
Una folla agitata colpisce le mie spalle, mentre rimango ferma. Una mano mi tocca la spalla, e girandomi frettolosamente vedo che è Draco.
-Cosa è successo?-
-Una voce..diceva...beh non lo so! Insomma, voleva te, e se non prendeva Harry, ti..Voleva Harry! Voldemort vuole il mio migliore amico, lo vuole morto, e anche te!- dico mentre le lacrime cominciano a rigarmi il volto.
-Vieni- un braccio mi avvolge le braccia e comincio a correre con Draco.
Sbatte la porta della sua stanza e senza pensarci un attimo mi scaravento sul primo letto disponibile. Draco invece si siede piano, senza far alcun rumore. C'è un comodino, con sopra un profumo che mi ricorda i miei anni passati qui.
Menta.
All'improvviso entra un ragazzo dalla carnagione scura, e appena vede la mia testa appoggiata alla spalla di Draco, prende la bacchetta e la punta verso di me. Draco lo guarda minaccioso, mentre mi prende la mano e mi porta via dalla sua stanza.
Raggiungiamo un corridoio vuoto, con qualche quadro, che non si muove neanche.
-Ehi, te lo ricordi?- mi guarda dolce mentre comincio a ricordare.
La nostra tana, il luogo dei nostri incontri, del nostro matrimonio.
Appare un portone imponente, che si apre subito alla nostra entrata.
-Ehi, c'è un letto, ci sediamo?-
-Si, ho bisogno di sedermi.-
Ci avviamo verso il letto dalle lenzuola disfatte e, quando ci sediamo, rimaniamo per qualche minuto a baciarci. Quando ci stacchiamo Draco mi abbraccia e io faccio lo stesso.
-Ce la faremo.- afferma
-Si-
Da una piccola fessura alle nostre spalle si intravede il cielo inchiarirsi sempre di più, e dei fasci di luce celeste collegati ad esso. Sembrano incantesimi di protezione.
-È impressionante non è vero?- questa voce mi fa gelare, cosa che mostra il mio volto quando mi giro.

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